sabato 3 aprile 2021

COME UN ANNO FA



 L'anno scorso siamo rimasti rinchiusi per mesi a causa di un virus letale, sconosciuto e altamente aggressivo, dopo un anno siamo ancora qui a contrastarlo senza riuscirci per davvero; purtroppo. 

In questi mesi ci sono stati i colori a determinare le varie possibilità di muoversi andando da una gamma cromatica che passa dal bianco candido fino ad arrivare al rosso rafforzato, vermiglio, pompeiano ecc... in mezzo c'è tutta una tavolozza di sfumature ad indicarci cosa si può fare e cosa no, alla fine si arriva ad estrarre sempre lo stesso asso nella manica per combattere il Covid, ovvero: chiudere le scuole. A quanto pare le scuole sono i focolai da tenere più sott'occhio rispetto di tutti gli altri luoghi di aggregazione, come se all'interno ci fossero delle provette di laboratorio pronte a rompersi e a diffondere il panico e altre mille malattie, quando in realtà sono dei posti dove ci può essere un controllo quasi militaresco. Eppure sembra che non si possano attuare accorgimenti corretti, come se gli studenti fossero privi di cognizione, di senso civico, di attenzione per la pandemia da doverli costringere a casa. Ovviamente tenere a casa i bambini/ragazzi vuol dire un sacco di cose, primo fra tutti: estrometterli dalla vita scolastica, poi vengono la mancanza della socialità, costringere un adulto (solitamente la mamma) a restare a casa e dover gestire le problematiche tecniche della scuola, del proprio lavoro, i pasti, l'andamento della casa altre miliardi di cose che si accumulano come una cesta di panni sporchi. 

Mi chiedo: cosa differenzia una classe da un luogo di lavoro, da un supermercato, dalle Chiese (queste immancabilmente restano aperte) dai bar che dovrebbero vendere solo d'asporto? Non c'è differenza alcuna, si cerca solo la soluzione più semplice (in termini di produttività economica s'intende) cioè lasciamo a casa chi non produce. 

Dopo un anno siamo ancora qua a chiederci quando si potrà uscire di nuovo e ricominciare a vivere in maniera normale. Forse la risposta ce la darà il vaccino, ma prima ancora avremmo dovuto rispettare le regole in modo rigoroso e non nel solito modo approssimativo dicendo, ma sì va beh...

La questione è molto semplice, ossia, non se ne può più di questa situazione, non si può nemmeno pensare di fare dei progetti a breve termine e ancor di meno sognare. Che disastro.










giovedì 24 dicembre 2020

2020 L'ANNO CHE HA CMABIATO IL MONDO

 E' chiaro che questo sarà l'ultimo post del 2020, dato il periodo potrebbe sembrare un annuncio nefasto, ma è solo per una questione cronologica niente più. 

Siamo agli sgoccioli della fine del 2020, un anno fa nessuno avrebbe immaginato che in una manciata di mesi l'umanità avrebbe dovuto fare i conti con tutti i suoi punti deboli, è stato e lo è ancora: una situazione davvero critica. Nell'immaginario comune gli esseri umani sono in grado di effettuare le più grandi prodezze, di riuscire a soggiogare la natura e piegarla sotto la propria volontà, di ritenere la razza umana al di sopra di tutto, di dettare le regole del gioco chiamato vita e ponendosi al di spora di tutto come unici vincitori. Ma poi quando qualcosa va storto, quando tutti i deboli pilastri sui quali è poggiato l'enorme egocentrismo umano cosa succede? Ovviamente tutto crolla. Rendersi conto di non essere invincibili fa male all'orgoglio ma anche alla salute, visto i risultati.

E' stato un anno di perdite: in primis di vite umane, poi economiche che forse fanno piangere di più che non tutte quelle vittime; non è cinismo è solo la triste realtà di una società che vede in un mancato introito il più grosso dei dispiaceri. E' stato anche un anno di regole, di attenzione, di terrorismo psicologico e di comunicazione, sia giusta che sbagliata. L'anno delle modifiche sociali e delle abitudini, l'anno in cui si è imparato a fare le code e a stare chiusi in casa, l'anno in cui la natura si è riappropriata (per poco) degli spazi che l'uomo ha invaso e sarebbe dovuto essere l'anno in cui si prendeva coscienza dei disastri umani e rimediare ma così non è stato, credo che mai lo sarà. 

In questo 2020 la musica dal vivo ha subito una drastica battuta d'arresto, non si è potuto organizzare più nulla se non in streaming e le band grandi e piccole hanno visto saltare i propri concerti come rane in uno stagno. E' stata denunciata dagli addetti ai lavori, più e più volte, la totale assenza di assistenza da parte del governo nei confronti di chi non ha potuto lavorare a causa delle chiusure a yo-yo che hanno creato più confusione che non una soluzione definitiva. Mi rendo conto che non sia affatto facile gestire una popolazione di quasi 60 milioni di individui ma se nel resto del mondo e prima di tutto in Cina, che sono ben di più di noi, sono riusciti ad arginare il problema perché qui non è possibile?

Credo fortemente che il senso civico sia la causa di tanti problemi che si sono creati durante e dopo i vari decreti, e qui sarebbe da riflettere ancora sulla capacità di noi italiani di rispettare le regole e accettare quelle che possono essere delle soluzioni amare e difficili da digerire; si sa che le medicine non abbiano un buon sapore, ma essere ricoverati è ben più penoso.

In definitiva il 2020 verrà ricordato come l'anno più brutto del nuovo millennio per questo virus difficile da eliminare definitivamente ma anche dell'occasione mancata per aggiustare il tiro sulle cattive abitudini dell'umanità che continuano a distruggere il pianeta.

Grazie e buon anno nuovo. 







sabato 26 settembre 2020

SI TORNA IN SCENA

 Sembra strano, fortuito, o sapientemente calcolato, i Twenty Euro For Love saliranno di nuovo sul palco e questa volta si gioca in casa, saremo al Centro Internazionale di Quartiere a Rogoredo. Anche questa fa parte delle tante date sudate che siamo riusciti a scucire dopo un anno e mezzo di lavoro ai fianchi. Nel post precedente avevo dichiarato quanto sia difficile riuscire a trovare una data per esibirsi, ecco questo è il risultato di tanto lavoro. 

Bando alle ciance, e che gli artisti si esibiscano!

Con l'occasione presenteremo finalmente il nuovo disco "Unsurfing Bastards" che era da quando l'abbiamo fatto uscire che non vedevamo l'ora di proporlo, proprio come dice Marty McFly nella locandina qui sotto.

Mi raccomando, siateci!




martedì 8 settembre 2020

SETTEMBRE E QUELLA IRREFRENABILE VOGLIA DI SUONARE

 Ebbene, sono 11 mesi che noi Twenty Euro For Love non ci esibiamo dal vivo, quasi un anno! L'ultimo live è stato ad halloween e dall'ora ne sono capitate di cotte e di crude, non ultimo il lockdown che ha fermato ogni tipo di attività, anche se quella musicale è stata senza ombra di dubbio la più colpita di tutte. Basta vedere quanta partecipazione c'è stata da parte degli addetti ai lavori e artisti nel momento in cui si sono trovati senza lavoro, nel chiedere delle regolamentazioni sulla tipologia di mestiere, di manifestazioni per far riprendere le attività ecc... Noi che alla fine non siamo nessuno, nel senso che per fortuna non campiamo delle nostre esibizioni, dopo aver cancellato 4 o 5 concerti ci siamo resi conto che non suoniamo da un sacco di tempo. C'è da aggiungere che ora scucire una data è diventato impossibile, se prima era difficile convincere un locale a dare lo spazio necessario ad una band (sgomitando tra le altre migliaia che vogliono la stessa cosa) adesso con tutte le restrizioni e regole che bisogna osservare, di certo un locale non è assolutamente intenzionato ad accollarsi l'onere di una serata, con l'assoluta certezza che questo tipo di attività è un vuoto a perdere. Le capisco purtroppo, mannaggia; ognuno deve riuscire a stare a galla e la pozzanghera è troppo piccola per potersi bagnare allegramente tutti quanti. E quindi, come si può fare?

Nulla, si attende come si è sempre fatto sperando che tra le migliaia di mail mandate ai locali per farci suonare qualcuno risponda positivamente. Attendiamo...



lunedì 11 maggio 2020

LA SETTIMANA E' MENO DURA CON UN PO' DI MUSICA

In questi tempi malati (è proprio il caso di dirlo) nulla allieta la giornata meglio di un po' di musica, quella bella fatta con il cuore. E allora perché non creare una playlist ad hoc per una giornata così uggiosa come questo 11 maggio, che non prospetta nulla di elettrizzante? Detto, fatto. 
Oggi nelle vesti dj, ho ideato una serie di canzoni surf da accarezzare la cresta dell'onda. Preparatevi per bene con le infradito, asciugamano e no, l'ombrellone no; ma l'ombrello si, ahimè. 

https://open.spotify.com/playlist/02zwrmsQZN1k5WVx5ZyBdh?si=sDbnV39qSJ2Uyui0T_rD1Q

lunedì 13 aprile 2020

UNSURFING BASTARDS: IL NUOVO DISCO DEI TWENTY EURO FOR LOVE

Nonostante là fuori ci sia una mondo sottosopra, che tutto sia stato scombussolato e di concerti nemmeno l'ombra, i Twenty Euro For Love sfornano finalmente il loro secondo album: Unsurfing Bastards https://twentyeuroforlove.bandcamp.com/a…/unsurfing-bastards
Come per il precedente il trio street surf propone 7 tracce che lasciano la schiuma come di un'onda che si infrange sulla spiaggia. Ebbene l'anima street surf resta prepotente ma il sound ha raggiunto un nuovo livello di maturità, con sperimentazioni più audaci e composizioni più elaborate rispetto al primo album Street Surf Love Stories. Con questo disco il power trio vuole annunciare che ciò che viene proposto non è identificabile con l'etichettatura canonica di un genere ben chiaro e definito, bensì, ribadire che lo street surf e roba loro e si può fare solo così, alla loro maniera.
Ascoltare per credere.


sabato 1 febbraio 2020

DATE SUDATE

L'inizio del 2020 è partito un po' in sordina, ma per una serie di avvenimenti che mi vedono coinvolto in prima persona e per questo l'attività live ha subito un rallentamento, ciò non significa mica che i Twenty Euro For Love abbiano abbandonato l'attività live, anzi!
Il fantastico trio si troverà a fine di febbraio, quest'anno è pure bisesto (anno funesto) a suonare alla ciclo officina ponte giallo, al circolo IAM, sì proprio quello situato all'interno dell'anfiteatro della Martesana. Con noi ci sarà un'altra band i: Jet Jaguars con la quale si potrà condividere piacevolmente la serata in oggetto, perché finalmente abbiamo trovato un gruppo affine al nostro.
Comunque con decisamente largo anticipo vi propongo un annuncio da tenere bene in mente, che verrà ricordato nei prossimi giorni in maniera ufficiale, fino ad allora beccatevi questo:


COME UN ANNO FA

 L'anno scorso siamo rimasti rinchiusi per mesi a causa di un virus letale, sconosciuto e altamente aggressivo, dopo un anno siamo ancor...