Tenere un piede in due scarpe è un'impresa complicata, esattamente come avere due lavori, specie se uno di questi fa fatica a decollare.
Dare ogni fibra di cervello non basta, versare tutto il sudore di cui si dispone, nemmeno; essere disponibile a tutte le ore, accondiscendente, propositivio e reattivo, non porta sempre ai risultati sperati e allora che bisogna fare?
Nulla, perseverare, continuare e non demordere mai.
E' davvero così?
[momento di motivazione]
Ma fino a quanto riuscirò a sopportare questo ritmo?
Non saprei rispondere.
Spero che la questione si regolarizzi infretta e soprattuto si possa definire meglio, dato che lavorando in due posti diversi, si corre il rischio di fare cilecca da ambo le parti.
C'è anche da dire una cosa: faccio una fatica bestiale a relazionarmi con chi ha in mano le redini del nuovo lavoro, io non riesco ad avere un quadro chiaro di cosa stiamo facendo e forse nemmeno chi ha ideato il tutto. Stiamo percorrendo una strada senza via d'uscita.
Sono fuori fase e ho perso buona parte delle mie energie cercando di dare un senso a tutti questi sforzi che vedo vanificarsi ogni giorno più velocemente.
Ma allora che motivo ho di continuare?
Sarà che ho una curiosità morbosa e voglio vedere fin dove si può arrivare. Sarà che ho investito così tanto che mollare adesso mi darebbe solo fastidio. Sarà che ancora nutro un po' di speranza, o forse sarà perché non è cosi facile mollare tutto arrivati a questo punto; insomma sono legato a doppia mandata sia di qua che di là.
Non ho voglia di fare un bel niente, mi sento stanco e mal mostoso.
Che pacco.
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