sabato 11 marzo 2017

PARENTAL ADVISORY

Uno dei mei ultimi post trattava l'argomento: internet e tutto quel che ci ha tolto come individui, ora mi sa, mi sa che continuo su questo tema perché non mi sembra di aver concluso ciò che avevo da dire.
Non sono solito a parlare di sesso e francamente, non sono nemmeno così spinto a volerne parlare ora, però se si parla di internet non si può prescindere da questo.
Sono fermamente convinto che il web sia stato creato per permettere ad una miriade di persone con delle inclinazioni piuttosto perverse di potersi incontrare su una piattaforma virtuale e così facendo, di poter scambiare materiale pornografico in tutta libertà. Mi sembra di aver letto da qualche parte che il 75% dei siti che viaggiano sulla rete siano a sfondo pornografico, il che la dice lunga sui contenuti che si possono trovare in una navigazione più o meno esperta in questo tipo di ambiente.
Il porno è sempre stato un genere messo al bando dalle autorità e dal senso comune della decenza, almeno formalmente, però si sa che non ha mai smesso di far guadagnare palate di denaro a chi lo produce e a chi lo vende, poiché ha avuto una forte fetta di clienti silenti, nascosti e anonimi. Per lo meno una volta era così, cioè non che adesso non venga prodotto, ma oggigiorno non c'è una vendita così diretta come accadeva una volta, ossia, non esiste più un luogo fisico dove si possano vendere le videocassette a luci rosse dato che quest'ultime sono state soppiantate da quasi vent'anni da un altro tipo di formato video. Ok prima ci sono stati i dvd, ma ora il file è quel che ha sbaragliato il commercio.
Tempo fa chi faceva del porno (produttori e attori) si lamentava dell'avvento di internet e dei mancati guadagni dopo la diffusione capillare dei filmati distribuiti in maniera illecita. Sicuramente avranno avuto delle scosse mica da ridere e anche il cinema normale l'ha subito, eppure, è bastato poco tempo perché l'ambiente pornografico si adeguasse alle nuove tendenze e potesse farla da padrona, cosa che invece non è avvenuto allo stesso modo per il cinema normale.
Per cui magari i sexy shop avranno avuto un calo drastico nelle vendite, per non parlare dei cinema osé che sono stati chiusi uno dopo l'altro, ma non per questo non si è smesso di produrre film porno. Qualche anno fa la pornografia su internet era davvero fuori controllo, c'erano siti che facevano (passatemi il termine) schizzare le bollette del telefono alle stelle, una volta avvenuta la connessione, per cui c'era un guadagno spropositato ma molto contestato dai fruitori del servizio. Per cui le case produttrici hanno dovuto migliorare anche questo aspetto e da lì sono nati i siti gratuiti per la visione dei filmati ma che al tempo stesso, incassano lo stesso quantitativo di denaro dalle pubblicità o dal numero delle visualizzazioni. (Detta così sembra che io non abbia fatto altro che guardare materiale pornografico da sempre, non è vero, questo tipo di informazioni sono facilmente reperibili in rete; sia ben chiaro.)
La cosa che più è deprecabile è che anche in questo caso, il mercato dei video "zozzi" non ha comunque alcun controllo e chiunque ma proprio chiunque, può vedere senza problemi questo tipo di oscenità.
Io non sono affatto un moralista, ma ho quattro figli e due dei quali si stanno avvicinando al mondo di internet inconsapevoli di quel che viene pubblicato ogni giorno. La cosa mi spaventa non poco, poiché rimarrebbero sconcertati da quelle immagini e dalla loro reperibilità. Internet lo reputano ancora come un limbo indefinito di immagini e di cartoni/telefilm, se si imbattessero così di punto in bianco in immagini oscene ne resterebbero turbati tanto quanto hanno fatto le scene horror che hanno visto dai cugini e non è detto che gli stessi cugini un giorno possano far vedere cose proibite ai miei figli, solo per un senso di goliardia.
Anche quando ero ragazzino io di materiale pornografico ne girava tra quelli più grandi e non nego che il mio primo giornaletto porno mi abbia shoccato, però a differenza di ora, la rivista porno era uno di quei giornali introvabili come le mappe del tesoro. Certo, capitava che qualcuno lo proponesse ma dalla prima visione alla seconda, potevano passare addirittura degli anni. Invece ora basta un click ed è possibile vedere cose talmente estreme che superano la stessa pornografia.
C'è bisogno di un regolamento e non basta chiedere di confermare la maggiore età prima della visione di un video a luci rosse, c'è bisogno di qualcosa di più efficace proprio per preservare quel poco che resta dell'innocenza dei bambini. Pensateci.






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