domenica 29 marzo 2015

SONNO MA SON DESTO

I giorni della settimana corrono veloci, soprattutto le mattine viaggiano alla velocità della luce (ovviamente) Eppure, per quanto dovrebbe essere rapida la messa a punto della famiglia alle primi luci dell'alba, la risposta dei mie figli, non sempre corrisponde alla tempistica strettamente tirannica che le lancette ci impongono. I loro risveglio è pacato, la colazione è lenta, l'abbigliamento più il lavaggio corporeo è flemmatico, il tragitto per l'arrivo a scuola è di conseguenza frenetico, ma nonostante questo, a loro non importa nulla. Preferiscono fare le cose con i loro tempi, magari nel mentre giocare tra di loro o con i giochi, piuttosto che arrivare in tempo e senza correre davanti al portone della scuola. La sveglia suona alle 07.00 e passa una buona mezz'ora prima che arrivino i miei pargoli a caricarsi a dovere, in previsione dei loro oneri quotidiani. Non so quante volte li chiamo per tirarli giù dal letto, insomma, da lunedì a venerdì, la sfida si fa sempre più ardua. Poi però arriva il weekend e la musica cambia. Il sabato e la domenica sono giorni in cui non sentiamo l'obbligo di correre da nessuna parte, e anche se capita di avere qualche programma, nulla inizia prima delle 09.30. Allora mi chiedo: per quale strano motivo, i miei figli nel fine settimana, si svegliano all'alba? Non c'è ragione che spieghi una contraddizione di queste dimensioni. Se per loro il risveglio è un tasto dolente nei cinque giorni precedenti al sabato e alla domenica, non dovrebbe fare differenza negli ultimi due giorni della settimana, invece no. Perché?
Io ho provato a dare una spiegazione a questo fenomeno, anche perché da piccolo facevo la stessa cosa. Potrebbe essere che:

  1. Non sentano la tensione del risveglio e quindi, non siano costretti a dovere custodire fino all'ultimo secondo, il magico torpore del sonno.
  2. Alla sera del venerdì siano talmente esausti, che il riposo notturno sia così profondo e ristoratore, da essere necessarie solo quelle otto ore spese bene a dormire, così da poterli rimettere in carica presto la mattina seguente. (questo potrebbe valere anche per la notte del sabato)
  3. Sia una vendetta nei confronti dei genitori, che li costringono a delle levatacce durante la settimana. Per ripagare con la stessa moneta, si svegliano a delle ore estremamente mattutine, attuando così una piccola rivincita. 
Oggi il risveglio è stato da record.
Sono tornato a casa dopo il lavoro e tra una cosa ed un'altra sono arrivato a letto all'una e qualcosa. Ho fatto due chiacchiere con mia moglie mentre allattava il piccolino, che tra un mugugno, un cambio pannolino ed un pianto finale, si è addormentato alle due passate. Mi sono alzato alle 03.42 in preda ad un dolore inaspettato e molto acuto, per giunta. Sta di fatto che sono andato a dormire sul divano. Alle 07.14 mi sveglia mia figlia, con una mano in faccia, dicendomi di avere molta fame. Quando ho realizzato che l'orario fosse ancor prima delle domeniche passate, volevo sprofondare nel cuscino e riaprire gli occhi dopo almeno due ore. La mia battaglia per continuare a dormire è durata quasi un minuto, al che, mi sono alzato e ho preparato i pancakes. Certo che le sette e un quarto di domenica, è davvero una sveglia da marines U.S.A., ho pensato tra me. Terminata la lunga colazione domenicale, mia moglie butta un occhio all'orologio e mi chiede:
"Ma hai già mandato l'ora in avanti?"
Subito mi è venuto in mente che stanotte c'era stata l'ora legale, perciò i miei figli si sono alzati alle 08.15 e non alle 07.15. Va beh, per questa volta passa, ma il prossimo weekend il traguardo sarà tirare fino alle 08.25, forse sto già sognando.


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