giovedì 30 marzo 2017

OGNI TANTO CI VUOLE

Per tenere un po' il passo con tutto ciò che è mutevole, ho rifatto il look al mio blog. Non è nulla di trascendentale ma ogni tanto ci vuole un rifacimento della facciata, come se dicessi a me stesso che è giunto il momento di cambiare. La voglia di fare dei cambiamenti ben più grandi c'è, anzi, ci sono tutti i presupposti per i quali si possa dire di aver fatto un altro passo nuovo e colgo l'occasione del blog per iniziare qualcosa di inedito.
Di carne da mettere sul fuoco ce n'è parecchia e nelle prossime settimane o mesi, sicuramente saranno documentati tutti i vari passaggi che compongono i miei prossimi cambiamenti.
Va beh, non dico nulla per non portarmi jella. Per adesso c'è il nuovo aspetto del blog. Teniamoci questo per buono, poi dopo si vedrà.



lunedì 27 marzo 2017

TWENTY EURO FOR LOVE RESTANO SUL PEZZO NONOSTANTE TUTTO

Oggi al T28 noi T.E.F.L. ci siamo esibiti puntuali come degli orologi svizzeri alle 18.00, davanti ad un gruppo di persone che ancora non aveva avuto l'occasione di poterci ascoltare/vedere/vivere.
Il luogo adibito per i concerti al T28 lo si può definire angusto? No, troppo poco. Raccolto? Intimo? direi semplicemente: un buco.
Quando si suona in spazi così ristretti, sarebbe bene calibrare un po' i suoni poiché ciò che esce dalle casse ritorna indietro e per questo, si crea una specie di bolla sonora in cui si sente poco e male. Una semplice regola, che come si evince dalle mie parole, oggi non è stata seguita.
I centri sociali sono gli ultimi baluardi dove ancora si crea l'occasione per poter fare suonare le band, ma essendo sempre a corto di danari, utilizzano delle apparecchiature molto scarse il che ne compromette la qualità dell'esibizione. Quindi se uniamo il suono pessimo con la qualità bassa delle apparecchiature, ne viene fuori un gran casino. Per fortuna noi T.E.F.L. siamo riusciti a tenere duro e alla fine, abbiamo concluso il nostro concerto in maniera dignitosa, pur avendo avuto la grancassa che mi scivolava in avanti ed il pedale che conseguentemente si girava ad ogni colpo.
Non sono scuse, ma forse, a causa di questi problemi tecnici, non è stata la nostra miglior esibizione. Tutto sommato le persone hanno gradito le nostre canzoni e sono rimaste per tutto il nostro concerto ad ascoltarci fino all'ultima nota.
Prossima tappa Tortona Dazibao.
Arriveremo anche da voi.


sabato 25 marzo 2017

CAMBIO CASA, DI NUOVO.

Ebbene al quarto figlio si cambia per la quarta volta casa. E' un passo abbastanza obbligato per chi come noi, non vive proprio in una magione ed è naturale cercare di ottenere dello spazio vitale in più visto che in casa siamo tanti.
La macchina è già stata messa in moto, il che significa che mia moglie sta vagliando ogni tipo di immobile presente nelle vicinanze della nostra attuale situazione abitativa, oddio, non proprio così vicino ma nemmeno fuori Milano, non sia mai!
Da quando abbiamo messo in atto quest'idea, sono venuti a casa tre esponenti di tre differenti agenzie che dopo un rapido sguardo alla casa sono giunti all'unanimità allo stesso valore dell'immobile; milioni di miliardi di paperdollari!!! Ora resta da scegliere a chi tra questi contendenti dobbiamo mettere in mano la nostra casetta.
Il pensiero sorto nella mia mente, dopo aver vissuto alcune delle situazioni dei giorni scorsi, mi fa riflettere su quello che ho sempre pensato ed ho sempre avuto ragione sostenendo che, il lavoro dell'agente immobiliare potrebbe essere un bel lavoro, peccato però che chi lo esegua abbia le medesime radici di poca qualità personali, ovvero: molto spesso sono dei caproni.
Un momento, un momento. Non voglio scatenare l'ira di nessuno. Ho detto questo proprio perché chi è venuto a fare le valutazioni sulla casa, non è stato così pessimo come quelli che ho conosciuto tempo addietro.
In effetti a ben vedere, il lavoro potrebbe avere delle potenzialità, poiché è dinamico, si deve padroneggiare un linguaggio tecnico, si portano avanti dei progetti, insomma ha un qualcosa di non malvagio. Purtroppo però le agenzie in franchising reclutano anche dei personaggi assolutamente non idonei a svolgere una mansione di questo tipo, ne consegue una perdita di valore della categoria.
Per anni ho visto di malocchio coloro che svolgevano questa mansione, e ho ritenuto di essere nel giusto, quando ho potuto constatare con mano che gli agenti immobiliari fossero degli zarri ripuliti che non vedevano l'ora di poter rendere orgogliosa la propria madre, mostrandosi ai loro occhi con la giacca e la cravatta per andare a lavoro.
Eppure nei giorni scorsi, sono venute persone che almeno due parole in croce le sapevano dire, però non è che mi abbiamo fatto cambiare totalmente idea, anche perché, sono più i tamarri immobiliari che non il resto.
Comunque staremo a vedere se costoro avranno delle soluzioni che faranno al caso nostro.
La ricerca continua...





domenica 19 marzo 2017

TUTTO PUO' CAMBIARE IN UN BATTER D'OCCHIO

Quando non credevo più che la mia situazione lavorativa potesse cambiare, arriva la proposta di seguire il corso di Washoku Kentei e farne parte attiva. Una cosa così non l'avrei mai nemmeno sfiorata come idea e mi ci sono buttato a capofitto fin da subito perché questa opportunità avrebbe potuto far procedere diversamente il corso della mia vita lavorativa migliorandola, per poi ottenere da questa esperienza un baglio culturale che si potesse rivelare utile anche in futuro.
Da questo nuovo impiego è partito tutto un discorso che mi riguarda personalmente e ha dato il "LA" per permettermi di partire con le mie gambe sul lungo e tortuoso cammino del mercato.
La novità, le idee, la volontà di mettermi in gioco mi hanno letteralmente assalito ogni ora del giorno e della notte. La mia testa ha brulicato di idee come se fossero arrivate con un pacco postale e all'apertura fossero uscite mille e mille nuove creazioni e nuove proposte. Come un vaso di Pandora sono uscite tutte e le ho vagliate una da una per poter tirar fuori l'idea vincente che mi avrebbe potuto far fare il salto di qualità.
Seguendo l'onda dell'entusiasmo, ho partecipato ad un corso per imparare a gestire il sito del Washoku Culture e crearne uno tutto mio, dove poter mettere quel che ho pensato fosse giusto collocare tra le mie "creature". Ho stipulato piccoli accordi con degli amici per mettere in piedi la mia baracca, ho trattato con gente nuova in attesa di attuare uno dei miei tanti piani e poco a poco la mia fantasia ha preso il volo arrivando in zone sempre più alte. Come per magia poi, sono arrivate le richieste per far suonare noi T.E.F.L.  un po' ovunque e tutto mi è sembrato meraviglioso, finché non mi sono svegliato ed è terminato il sogno.
No, non è vero. Non mi sono ancora svegliato del tutto, diciamo che sto dormendo con un occhio aperto, per cui, ora sogno lo stesso ma con uno spiraglio aperto sulla realtà. Nel senso che si fa in fretta a perdere di vista ciò che è attuabile in maniera concreta, bisogna ridimensionare un po' le aspettative e si deve cercare in qualche modo di essere il più realisti possibile.
Quel che ho appreso finora è che tutto è mutabile e quando si lavora in proprio non ci sono certezze. Lo dico sapendo benissimo di aver scoperto l'acqua calda, eppure con quest'acqua a volte ci si può scottare e quando questo accade, non è piacevole tornare a pensare d'accapo come dover agire da qui ai prossimi 40 anni di lavoro.
La mia priorità più grande ora come ora, è quella di smetterla di lavorare la sera/notte, sono arrivato a non poterne più né di fare sempre il papà e il marito irreperibile la sera, né quello che deve sempre fare i salti mortali per essere presente ad un evento qualsiasi anche dei più banali. Sono stufo marcio di vivere le mie giornate a rovescio, oddio, inizio come tutti alle 7.00 del mattino e finisco verso le 2.00 e la cosa comincia a farsi sentire sul mio fisico.
Però, non perdiamoci d'animo e lavoriamo per cambiare. Non voglio farmi abbattere dagli eventi e nemmeno dagli ostacoli perché l'ostacolo che si pone sul cammino è un'opportunità che al momento no viene riconosciuta, per cui dovrò fare il censimento di qualunque cosa mi si pari davanti, non vorrei perdere un'occasione buona.





giovedì 16 marzo 2017

UN NUOVO CONCERTO IN VISTA

L'attività dei Twenty Euro For Love è in pieno movimento. Il 26 marzo ci attende un nuovo concerto @ T 28 via dei Transiti Milano. L'appuntamento avverrà di domenica pomeriggio, un orario un pò insolito ma non per questo meno importante.
Accorrete numerosi, i T.E.F.L. vi aspettano sotto il palco a surfare insieme.

http://twentyeuroforlove.weebly.com

https://www.facebook.com/Twentyeuroforlove/

martedì 14 marzo 2017

CONTRO OGNI ANGHERIA

Cosa fa del ragazzo di oggi una persona pericolosa? Senz'ombra di dubbio la noia.
Ho appena letto un articolo di una gang di poveri pirla che facevano del bullismo ai danni dei loro coetanei e specialmente nei confronti di uno ragazzino sensibile ed indifeso. Non scendo in particolari poiché non faccio della cronaca, ma mi limito a compiere un'analisi da padre di famiglia. Sì perché vedo tutti questi avvenimenti spiacevoli come se venissero fatti ai miei figli e da qui mi scatta l'animo da supereroe.
Fin da piccolo non ho mai mandato giù la prepotenza e i prepotenti, tant'è che i bambini che frequentavano con me l'asilo e poi le elementari, mi chiamavano sempre quando qualcuno veniva malmenato, io in tutta risposta correvo in loro aiuto. Se avessi avuto tra le mani quei deficenti che si sono approfittati di quel ragazzino indifeso, gli avrei stracciato le orecchie e rimontate al contrario.
Perché ho detto all'inizio che la noia è la scintilla delle idiozie? Perché è innegabile che questi teppisti non hanno nulla di meglio da fare, sono essere dei cretini sfaccendati che si divertono a malmenare le persone, pur proveniendo da famiglie benestanti, per cui in maniera molto poco democratica, dovrebbero essere più "intelligenti" di quelli poveracci. Oddio questo è solo un luogo comune.
La questione è molto semplice: i prepotenti devono essere puniti, se non da una giustizia divina, cosa che faccio molta fatica a credere, almeno dalla giustizia italiana e quando ciò accadrà in maniera concretamente coercitiva ma utile, allora potrò sentirmi al sicuro e magati anche i miei figli e tutti posteri potrenno sentirsi liberi di essere quel che sono senza la paura di venire pestati per questo.
Confido nel buon senso della gente. Farò bene? Chissà.





lunedì 13 marzo 2017

E COMUNQUE IO CI CREDO

Tra le tante cose che mi ha dato l'organizzazione dei corsi di Washoku, ci sono: la spinta a poter pensare di far anche altro nella vita oltre al mio solito impiego, poter creare un lavoro che passi dal mio cervello alle mie mani e trovare una nuova fonte di guadagno.
Sono carico di idee e di voglia di fare, mi sento che questa è la via giusta da precorrere e sono sicuro di riuscire a compiere grandi eventi pur iniziando da piccoli passi. Mi sento davvero motivato e non vorrei che questo entusiasmo calasse mai, nonostante le difficoltà che potrei incontrare su questa nuova strada.
La mia idea è quella di creare un'agenzia di promozione e sviluppo del brand di piccole imprese, mettendo anche dentro tra i miei "clienti" musicisti e artisti di qualunque disciplina. Vorrei poter inglobare tutte le mie conoscenze ed arrivare a proporre eventi promozionali di una qualsiasi impresa, mettendo anche l'evento come fonte di guadagno. Sono sicuro che questa sia la strada giusta per me e sono fortemente convinto di riuscirci, quello che ora mi manca sono solo delle nozioni tecniche per permettere che questo progetto prenda vita e spicchi il volo, ma non demordo e anzi, studierò notte e giorno per colmare queste lacune.
Io voglio, io posso, io ci credo.


sabato 11 marzo 2017

PARENTAL ADVISORY

Uno dei mei ultimi post trattava l'argomento: internet e tutto quel che ci ha tolto come individui, ora mi sa, mi sa che continuo su questo tema perché non mi sembra di aver concluso ciò che avevo da dire.
Non sono solito a parlare di sesso e francamente, non sono nemmeno così spinto a volerne parlare ora, però se si parla di internet non si può prescindere da questo.
Sono fermamente convinto che il web sia stato creato per permettere ad una miriade di persone con delle inclinazioni piuttosto perverse di potersi incontrare su una piattaforma virtuale e così facendo, di poter scambiare materiale pornografico in tutta libertà. Mi sembra di aver letto da qualche parte che il 75% dei siti che viaggiano sulla rete siano a sfondo pornografico, il che la dice lunga sui contenuti che si possono trovare in una navigazione più o meno esperta in questo tipo di ambiente.
Il porno è sempre stato un genere messo al bando dalle autorità e dal senso comune della decenza, almeno formalmente, però si sa che non ha mai smesso di far guadagnare palate di denaro a chi lo produce e a chi lo vende, poiché ha avuto una forte fetta di clienti silenti, nascosti e anonimi. Per lo meno una volta era così, cioè non che adesso non venga prodotto, ma oggigiorno non c'è una vendita così diretta come accadeva una volta, ossia, non esiste più un luogo fisico dove si possano vendere le videocassette a luci rosse dato che quest'ultime sono state soppiantate da quasi vent'anni da un altro tipo di formato video. Ok prima ci sono stati i dvd, ma ora il file è quel che ha sbaragliato il commercio.
Tempo fa chi faceva del porno (produttori e attori) si lamentava dell'avvento di internet e dei mancati guadagni dopo la diffusione capillare dei filmati distribuiti in maniera illecita. Sicuramente avranno avuto delle scosse mica da ridere e anche il cinema normale l'ha subito, eppure, è bastato poco tempo perché l'ambiente pornografico si adeguasse alle nuove tendenze e potesse farla da padrona, cosa che invece non è avvenuto allo stesso modo per il cinema normale.
Per cui magari i sexy shop avranno avuto un calo drastico nelle vendite, per non parlare dei cinema osé che sono stati chiusi uno dopo l'altro, ma non per questo non si è smesso di produrre film porno. Qualche anno fa la pornografia su internet era davvero fuori controllo, c'erano siti che facevano (passatemi il termine) schizzare le bollette del telefono alle stelle, una volta avvenuta la connessione, per cui c'era un guadagno spropositato ma molto contestato dai fruitori del servizio. Per cui le case produttrici hanno dovuto migliorare anche questo aspetto e da lì sono nati i siti gratuiti per la visione dei filmati ma che al tempo stesso, incassano lo stesso quantitativo di denaro dalle pubblicità o dal numero delle visualizzazioni. (Detta così sembra che io non abbia fatto altro che guardare materiale pornografico da sempre, non è vero, questo tipo di informazioni sono facilmente reperibili in rete; sia ben chiaro.)
La cosa che più è deprecabile è che anche in questo caso, il mercato dei video "zozzi" non ha comunque alcun controllo e chiunque ma proprio chiunque, può vedere senza problemi questo tipo di oscenità.
Io non sono affatto un moralista, ma ho quattro figli e due dei quali si stanno avvicinando al mondo di internet inconsapevoli di quel che viene pubblicato ogni giorno. La cosa mi spaventa non poco, poiché rimarrebbero sconcertati da quelle immagini e dalla loro reperibilità. Internet lo reputano ancora come un limbo indefinito di immagini e di cartoni/telefilm, se si imbattessero così di punto in bianco in immagini oscene ne resterebbero turbati tanto quanto hanno fatto le scene horror che hanno visto dai cugini e non è detto che gli stessi cugini un giorno possano far vedere cose proibite ai miei figli, solo per un senso di goliardia.
Anche quando ero ragazzino io di materiale pornografico ne girava tra quelli più grandi e non nego che il mio primo giornaletto porno mi abbia shoccato, però a differenza di ora, la rivista porno era uno di quei giornali introvabili come le mappe del tesoro. Certo, capitava che qualcuno lo proponesse ma dalla prima visione alla seconda, potevano passare addirittura degli anni. Invece ora basta un click ed è possibile vedere cose talmente estreme che superano la stessa pornografia.
C'è bisogno di un regolamento e non basta chiedere di confermare la maggiore età prima della visione di un video a luci rosse, c'è bisogno di qualcosa di più efficace proprio per preservare quel poco che resta dell'innocenza dei bambini. Pensateci.






giovedì 9 marzo 2017

8 MARZO

Non si può non spendere neanche una parola per la festività di oggi, essendo la giornata della donna bisogna quantomeno fare una riflessione.
Personalmente credo che le ricorrenze come questa, siano solo uno dei tanti modi per le aziende di lucrarci sopra, fiorai e ristoratori per primi poi tutto il resto. Infatti nel mio ufficio è stata presa la palla al balzo per fare un'uscita tra colleghe. Forse di base non è propriamente l'avvenimento più originale del mondo per compiere uscite di questo tipo, ma se di festa si tratta e allora che festa sia.
Fatto ritorno a casa, sapevo che avrei incontrato gruppetti di donne intente a festeggiare come hanno fatto le mie colleghe e devo ammettere che mi fa un po' tristezza questo tipo di ritrovo. In effetti non penso sia questo lo spirito giusto per affrontare una ricorrenza così carica di simbologia, dovrebbe in qualche modo far riflettere sulla condizione sociale delle donne nel mondo e non tanto passare a gozzovigliare allegramente tra amiche, oddio, lo si può anche fare però in questa maniera perde il significato di fondo. E' vero anche che ci sono donne che per rivendicare il proprio diritto allo svago, approfittano di questa giornata per ricordarlo agli uomini ai quali sono legati; insomma è "dolcemente complicato" proprio come canta la Mannoia.
Non so bene come devo interpretare la festività di oggi, cioè sono solidale con tutte le donne che lottano battaglie difficili per emergere ed ottenere rispetto, pari diritti e condizioni migliori in ogni angolo del mondo, ma come ho appena detto, vedere le comitive di ragazze che colgono l'occasione per uscire tra di loro, lo ritengo un po' banale.
Comunque sia io non sono una donna e non posso permettermi di giudicare una giornata che non mi appartiene, per ciò donne, fate un po' quel che volete perché ne avete tutto il diritto.





mercoledì 8 marzo 2017

QUELLI DELLA NOTTE.

Sono un animale notturno e ogni sera percorro le strade di Milano a notte fonda. Per questo mi capita di vedere sempre una categoria di gente molto variegata come: metronotte, netturbini, prostitute, spacciatori, poliziotti, ambulanti, clochard e debosciati vari. Ogni volta che incrocio queste tipologie di persone la mia mente o mi mette in allerta, o cerca di immaginare come possa essere arrivata una tal persona al punto di fare ciò che fa.
Di notte tutte le azioni e i pensieri assumono un peso differente che di giorno perché l'assenza di luce non permette una visibilità totale di quel che ci sta intorno, quindi si ha sempre un po' l'idea che chi si para davanti possa avere brutte intenzioni. Una possibilità questa, di far ricadere anche me tra quei malintenzionati che aggrediscono le persone con l'aiuto dell'oscurità. Tra me e uno sconosciuto c'è lo stesso timore di imbattersi in un tizio da evitare, questo accade solo per le persone che non cercano guai per cui c'è un 50% delle probabilità che possa accadere. Invece chi sa già di essere un delinquente ha la certezza che l'altro non lo sia e per questo motivo agisce senza timore.
Il mio discorso non voleva ricadere su questo punto, bensì, penso a quando i miei figli saranno in giro di notte per andare a divertirsi. Lo so che ne ho parlato parecchie volte, ma non posso evitare di riflettere a quando arriverà quel momento ed io sarò preoccupato che possano tornare a casa sani e salvi. Oddio, Milano per quanto possa essere una città pericolosa lo è molto meno rispetto ad altre e in tutta onestà, non è che mi siano capitate molte occasioni spiacevoli quando andavo a divertirmi, anzi, non me ne ricordo nemmeno una. Sicuramente ne ho viste di cotte e di crude, ma personalmente non mi è mai capitato nulla di grave.
Io spero che questa sotto specie di fortuna possa ricadere anche su i miei figli. E' vero che nelle situazioni spiacevoli uno ci finisce perché molte volte se l'è cercata, però quando si fanno brutti incontri è solo la fortuna che porta ad evitare il peggio.
Conosco le dinamiche della notte e per quanto possano essere affascinanti, si portano sempre dietro un velo di mistero da mettere in allerta chi vive quel momento.
Come si può evitare di finire nei guai? Standosene a casa? Sì, ma non è una soluzione efficace. Bisogna insegnare a valutare le situazione, sapersi difendere e sperare che tutto vada per il meglio.


lunedì 6 marzo 2017

QUEL CHE INTERNET TOGLIE

Oggi riflettevo con mia moglie del poco esercizio fisico compiuto dal nostro cervello da quando esiste internet. Si diceva, che per ogni cosa oggi è chiamato in causa il motore di ricerca più conosciuto del mondo: Google, per poi passare alla nuova bibbia dei nostri tempi: Wikipedia. Questi due colossi dell'era digitale, hanno creato un appiattimento cerebrale generazionale enorme, dato che nessuno più compie alcuno sforzo nel ricercare qualcosa che lo incuriosisce come: le origini di un dato termine, la composizione di un elemento qualsiasi, piuttosto che ricordare le date di un avvenimento importante. Da quando poi internet è fruibile dallo smartphone questo accade ancor più frequentemente di prima, visto che abbiamo la "conoscenza" in tasca. La cosa peggiore è che non si tenta neppure di tenere a mente ciò che si è cercato su internet, poiché la soddisfazione al dubbio avviene così velocemente, che con la stessa rapidità viene poi dimenticata, tanto qualora tornasse basta fare gli stessi semplici passi sul telefono e il gioco è fatto.
Oltre però ad aver appiattito la vera curiosità, si è anche instaurato una specie di onniscienza su qualsiasi argomento, basti pensare che, avendo sempre una risposta pronta ci si crede dei veri tuttologi. Ma non sempre le informazioni ottenute sono fonte di verità, essendoci la possibilità che chiunque possa scrivere il proprio parere, si perde inevitabilmente l'autenticità dell'informazione.
Internet è comunque una fonte di guadagno per pochi e uno svantaggio per tanti. C'è chi dietro alle ricerche smodate riesce a farci del business; e questa non è una novità, però oltre alle ricerche c'è tanto altro materiale che passa attraverso, come i link correlati a quello che potrebbe essere vicino alla ricerca stessa, ma oltre a questo c'è pure tutta una serie di pubblicità che non serve assolutamente a nulla. La maggior parte delle volte sono sempre a sfondo sessuale e chi è "navigato" nella navigazione appunto, non cade in questi facili tranelli, ma chi è sprovveduto come un minorenne, casca nella trappola delle immagini proibite senza pensarci due volte. Si ritorna sempre allo stesso punto, ovvero che il genitore debba supervisionare ciò che un figlio guarda su internet, ma non è poi così semplice, cioè bisognerebbe avere un altro paio di occhi che vedano quel che sta guardando il figlio; è infattibile perché ognuno ha bisogno della propria privacy e dunque non si può fare dell'austerity ad ogni momento; bisogna insegnare come difendersi ma anche mettere all'erta sulle trappole che internet piazza di qua e di là.
Certo che un tempo quando io ero bambino, non potevo assolutamente finire dentro a quel che si poteva ritenere proibito, la televisione era sì un elemento deleterio, ma era molto più controllato per lo meno dalle emittenti. Oggi noi siamo padroni del nostro intrattenimento e spesso si guardano cose che ai ragazzini non fa per niente bene, ma questi sono i tempi moderni e bisogna creare una scudo di difesa efficace, prima di finire letteralmente allo sbaraglio.
L'era di internet ha fornito una possibilità gigante sotto tanti aspetti, ma come diceva Don Buro (Christian De Sica in "Vacanze in America")
"Ma beata st'ignoranza se stai bene de mente, de core, de panza."


mercoledì 1 marzo 2017

LA PAURA FA ... PAURA!

Durante lo scorso weekend, i miei figli più grandi sono andati a dormire dai cugini. L'evento è stato molto divertente per loro dato che oltre a quelli milanesi sono giunte anche le cugine del mare e per festeggiare allegramente la rimpatriata familiare, sono rimasti a mangiare e appunto a dormire tutti insieme.
Quando hanno fatto ritorno a casa i miei pargoli, mi hanno raccontato di aver visto dei filmati su YouTube non propriamente adatti, anzi, davvero vietati in quanto si trattavano di video presi da film horror. Inutile dire che sono rimasti letteralmente scioccati, così fortemente turbati da quelle immagini che alla sera hanno voluto dormire tutti nel lettone. Io non ero presente dato che stavo facendo il turno di notte, ma mia moglie mi ha poi informato sulla scomodità con la quale era alle prese con quattro figli nel letto.
La cosa non si è mica placata il giorno dopo, forse è stato pure peggio, perché poco prima di prepararsi per andare a dormire, quei due bei furbacchioni dei miei figli, sono scoppiati a piangere sapendo che avrebbero dovuto affrontare l'oscurità della loro stanza e dopo forse un'ora dalla crisi di terrore siamo riusciti a placare gli animi. Comunque quando credevo che la questione si fosse risolta, il mio secondo bimbo ha reclamato la mia presenza nel suo lettino. Questo è il prezzo che ho dovuto pagare per non aver vissuto la "tragedia" della sera prima.
Il punto ovviamente non è lo scambio di letti; questa è la conseguenza ma quello che è deprecabile è la libertà con la quale si possono reperire certi video in mano a dei bambini. E' ovvio che la responsabilità è dei genitori, però la possibilità di accedere a qualsiasi filmato dovrebbe limitata in qualche maniera.
E pensare che i miei figli non vedono nemmeno un film se non c'è scritto "Per Tutti" e di fronte alla vivacità della loro cugina e al telefono puntato in faccia, non hanno sputo dire di no, con tutte le conseguenze di cui sopra.
Il personaggio che ha terrorizzato mia figlia è stata la ragazzina di The Ring (come biasimarla) mentre mio figlio, dall'ormai celebre Penniwise di IT.
Anche ieri quando sono tornato a casa da lavoro, ad un certo punto mio figlio ha richiesto la mia presenza nel letto per la paura che ancora era vivida in lui, chissà se anche dopo quando sarò di ritorno ci sarà la stessa tiritera.
Mi sa mi sa, che devo fare quattro chiacchiere con la cara cuginetta, però mi metterò una maschera di questo tipo:


COME UN ANNO FA

 L'anno scorso siamo rimasti rinchiusi per mesi a causa di un virus letale, sconosciuto e altamente aggressivo, dopo un anno siamo ancor...