domenica 29 aprile 2018

TWENTY EURO FOR LOVE, BUCCINASCO: PIANTATA BANDIERINA

Ieri sera i Twenty Euro For Love si sono esibiti al Social Club come da programma e, strano ma vero, anche questa data è andata meglio del previsto. Non avevamo grandi aspettative rispetto alla nostra riuscita, né tantomeno sulla risposta del pubblico e neppure che tipo di pubblico avremmo trovato spingendoci in quel club. Prima cosa fra tutte, abbiamo incontrato una grande quantità di musicisti con dell'enorme talento e non è una cosa tanto comune venire a contatto con persone che hanno fanno parte di generi molto diversi dal nostro, eseguito tra l'altro in maniera impeccabile, disposti ad ascoltare tre personaggi sconosciuti che non fanno parte della cricca del blues o del jazz. A differenza degli altri concerti posso dire senza ombra di dubbio che l'attenzione è stato l'elemento fondamentale di tutta la serata. Credo, e non penso di sbagliarmi, che molti abbiano avuto qualche pregiudizio nei nostri confronti; probabilmente hanno ipotizzato un'esibizione piuttosto punk o qualcosa di ancora più aggressivo, ebbene, una volta che hanno sentito quel che abbiamo proposto saranno stati sorpresi. Infatti i molti complimenti ricevuti ci hanno fatto sicuramente molto piacere, ma anche hanno confermato la mia (la nostra) idea.
Ogni concerto è utile a migliorasi e ieri sera la scuola dalla quale abbiamo appreso molti insegnamenti, si può dire fosse composta da primi della classe. Non a caso erano presenti anche diversi insegnanti di musica a mostrate le loro capacità, il che se lì per lì ci siamo sentiti un po' presi sotto esame, io in primis, dopo però si mostrati tutti molto umani, disponibili ad un confronto tra musicisti senza presunzioni. Sono arrivati molti complimenti, che non gustano mai anzi, però ci sono state anche delle piccole critiche costruttive che fanno piacere anche più dei complimenti stessi poiché hanno dimostrato una vera attenzione nel seguire la nostra esibizione.
L'ambiente della jam session è un'atmosfera particolare, ognuno fa quel che ama suonare con gente che non conosce ma che condivide la stessa passione per il genere ed è disposta a suonare improvvisando, accompagnando e supportando chi si presenta sul palco con disponibilità e comprensione; una palestra di vita direi.
Ritornando a noi, ci è servito far parte anche solo per una serata di qualcosa di diverso dal solito, siamo usciti dalle nostre strutture per approdare in mondi, almeno per me, sconosciuti ed ho portato a casa un grosso pacco di soddisfazione personale.
Mi ha fatto un gran piacere vedere dei batteristi bravissimi e tra questi ne ho incontrato uno che già diversi anni prima ho avuto il piacere di conoscere, questa volta però l'ho visto all'opera ed è stato molto istruttivo.
L'unica pecca, se così vogliamo definirla, è che il mattatore della serata, nonché un chitarrista della madonna, non ha mai presentato il nostro gruppo con il nome corretto ma traducendolo parola per parola; va beh ci abbiamo pensato noi a correggerlo.
In definitiva ringrazio il sosia di David Byrne (il presentatore non anglofono) il sosia di Augusto dei Nomadi (il gestore del club) e tutti i musicisti con i quali ci siamo scambiati idee, numeri di telefoni, mail e idee per alcune collaborazioni future. Grazie della serata a presto.







sabato 28 aprile 2018

TWENTY EURO FOR LOVE STASERA A BUCCINASCO

I Twenty Euro For Love arrivano nella zona di Milano sud al Social Club di Buccinasco (via Modena 15 per la precisione). Il concerto inizierà alle 21.30 e dopo di noi, se non ho capito male, il paco sarà aperto a tutti per una jam session di musica libera. Quindi per chi stasera ha bisogno di smaltire l'abbondante aperitivo, quale modo migliore per fare quattro salti a suon di surf'n roll?
Vi aspettiamo.


NON VIVO IN UN CONDOMINIO MA IN UN MAUSOLEO

Sono cinque mesi che vivo nella casa nuova e per quanto all'inizio fossi felice del cambiamento ora sarei disposto ad andarmene di nuovo. L'appartamento non ha alcun problema, anzi, è confortevole, spazioso, luminoso; insomma, un bel posticino. Peccato che gli altri condomini siano davvero ma davvero insopportabili, prima fra tutte quella che abita sotto casa mia. L'età media di ogni personaggio della scala si aggira più o meno tra gli otto e novemila anni cadauno il che comporta uno scontro di convivenza e generazionale su ogni questione; avendo dei punti di visti così lontani l'uni dagli altri diventa impossibile andare d'accordo ed avere una pacifica convivenza.
La vecchiaccia che abita sotto di me, la sera della vigilia di Natale si è presentata davanti alla mia porta alle 21.30 dicendo di non fare rumore perché da lì a poco lei, e penso anche il marito o il dinosauro che l'accompagna, sarebbero andati a dormire. Io mi sono scusato poiché non avevo voglia di discutere in una sera di festa, eppure, posso assicurare che di confusione non ne stavano facendo affatto; ma poi qualora l'avessero fatto si parla sempre della vigilia di Natale, non so se rendo l'idea.
Oggi la strega, si è messa a parlare con i miei figli più grandi nell'androne del palazzo, intimorendoli, prendendoli alla sprovvista e ammonendoli sul baccano che causano la sera prima di andare a dormire. Loro appena sono entrati a casa l'hanno riportato a me e a mia moglie con il terrore dipinto in volto, credendo di aver fatto chissà che cosa nei giorni precedenti. Mia figlia tra l'altro si è giustificata con la megera dicendo che la sera sono i gatti a fare i matti dato che spesso corrono all'impazzata per qualche minuto. Nonostante mia figlia sia la bocca della verità, costei in tutta risposta ha detto che è una bugia. Allora:

  1. Come ti permetti di parlare con i miei figli senza noi genitori?
  2. Come ti permetti di dare della bugiarda a mia figlia?
  3. Come ti permetti di insinuare che noi facciamo baccano quando non è vero?
Oltre alla vecchia di sotto dobbiamo lottare contro tutte le cariatidi che vivono nel condominio perché a quanto pare i bambini non possono giocare nel cortile per il disturbo che procurano e nemmeno sui due fazzoletti di erba posti all'interno dello stesso perché rovinano i prati. Tutti i giorni c'è da discutere con gli zombie che si atteggiano a padroni indiscussi solo per il fatto di essere anziani e quindi meritevoli di rispetto incondizionato da parte di tutti, primi: i bambini.
Io su questo ho davvero molto da ridire perché chi pretende rispetto deve essere anche capace di darlo nella stessa misura in cui lo chiede, invece guarda caso non è così, per di più i bambini non vengono  rispettati dato che, a parer loro, non hanno la capacità di capire le dispute interne. Eppure i vecchiacci, pur non considerandoli come individui da rispettare, in maniera subdola e vigliacca, non fanno altro che rivolgersi a loro quando una situazione vacilla tra il consentito e il non.
Le persone anziane non le ho mai sopportate fin da quando ero piccolo ed il motivo è sempre lo stesso, ossia: mi hanno trattato male proprio come accade ai miei figli e a tutti i bambini del cortile, posso azzardare nel dire anche tutti quelli del mondo intero.
Ma perché devono essere sempre così scorbutici questi individui? E non faccio distinzioni tra uomini e donne, sono in egual modo incattiviti con chiunque.
Quello che costoro richiedono è la pace e la tranquillità, certo chi non la vorrebbe, però in maniera unilaterale nel senso che a questa fascia di età (estremamente vasta) è permesso tutto, quindi piantare le piantine sui prati comuni, adibire il box come un garage, sfruttando la corrente condominiale a piacimento; correre con la bici verso il portone principale e urlare indistintamente a chiunque quando qualcosa non va.
Io mi sono rotto!
Se l'anziano si sente vittima dell'età, ma perché non utilizza gli ultimi anni della vita per viaggiare e godersi la vita, invece che inveire contro i bambini quando giocano?
Hanno forse dimenticato quando i giovani erano loro e avevano i figli piccoli? O forse erano tremendamente insopportabili anche da giovani?
C'è chi sostiene che sei antipatico da vecchio è perché lo sei stato anche da giovane, io non sono d'accordo scendo me la vita ti imbruttisce soprattutto arrivati ad una certa età.
Ora devo andare a giocare con mio figlio, ma...
la lotta continua...







domenica 22 aprile 2018

UN ALTRO COLPO ANDATO A SE(RE)GNO PER I TWENTY EURO FOR LOVE

La data di ieri è stata un po' un rimpiazzo per quella saltata a Lugano, è vero non ho avuto il tempo di comunicarlo ma sì, l'evento all' Oops non si è potuto fare dato che la settimana scorsa la polizia è entrata nel corso di un live di qualche gruppo che si stava esibendo e alla fine ha tolto il permesso al locale di far suonare altri gruppi nei mesi a venire, peccato che la settimana dopo ci saremmo dovuti andare noi però pazienza è andata così.
Invece al birrificio RailRoad di Seregno è stato un successo inaspettato. Già la location dove siamo stai collocati per suonare mi ha dato un po' da pensare perché io ero dentro il birrificio e gli altri miei due soci erano tra il dentro ed il fuori. L'acustica non permetteva grandi prodezze sonore poiché all'interno del posto dove ho suonato rimbombava tutto, le casse sono state puntate verso il pubblico come anche gli amplificatori dei miei soci, peccato che fossero prima di me il che ha significato non sentire praticamente nulla, per non parlare del fatto che la batteria andasse avanti ad ogni colpo e ciliegina sulla torta: un caldo torrido. Il suond-check mi ha fatto preoccupare visti i presupposti, però poi con qualche modifica qua e là siamo arrivati per lo meno a sentirci tutti e tre.
Posso dire che questo concerto inaspettato e un po' improvvisato è stato uno dei nostri migliori live; davvero, abbiamo suonato con una grinta ed una convinzione tale che deve essere stata assorbita anche da tutto il pubblico (parecchio finalmente) lì fuori che ci ascoltava con interesse e partecipazione.
Eravamo preparati, galvanizzati, motivati e per questo abbiamo spaccato.
Un ringraziamento speciale va a mio cugino e la sua dolce metà che ci hanno onorato della loro presenza (denghiu) e... sabato prossimo ci vediamo al Social Club di Buccinasco.

https://www.facebook.com/Twentyeuroforlove/videos/2035632286712499/UzpfSTE2NTI1MDkwMjE2OTE0OTY6MjAzNTY3MzAzMDA0MTc1OA/

giovedì 19 aprile 2018

QUANDO UN SOGNO SI REALIZZA

È solo un'anticipazione di quello che è successo ieri, e ancora non ci credo. Sono passati la bellezza di ventidue anni e alla fine sono arrivato con molta fatica ad ottenere ciò che ho desiderato per tutto questo tempo; ma agevoliamo l'immagine grazie.


Purtroppo ora non ho il tempo di poter scrivere quanto vorrei e tra l'altro non sono ancora riuscito a montarla, però non manca molto  statene certi.


domenica 15 aprile 2018

LA PATTUMIERA SUL MURO: UNA PORTA PER GLI INFERI

A Milano nella maggior parte dei condomini è stata chiusa la porticina della pattumiera che spesso si trova sul balcone per gettare l'immondizia; per una questione d'igiene penso, poi per la raccolta differenziata e poi chissà... forse per sicurezza, fatto sta che sono in pochissimi ad avercela ancora.
Quando ero bambino e vivevo a Rozzano con i miei genitori questa porticina era aperta e funzionante per ogni condomino, talmente accessibile a tutti quelli che volevano disfarsi di ogni cosa, che spesso si incastrava la pattumiera nel condotto prima di arrivare a destinazione. Io abitavo al settimo piano e quando questo intasamento capitava, i miei genitori o quelli sopra di me, lanciavano una bottiglia di vetro piena d'acqua così da disincagliare il blocco di spazzatura e liberare il tragitto. Immagino che veniva buttato di tutto, dall'umido ai vestiti, dalla plastica al vetro e chi più ne ha più ne metta. Ma tralasciando la raccolta differenziata che non veniva assolutamente seguita e l'inquinamento che dilagava in ogni palazzo, vorrei soffermarmi su un fatto realmente accaduto, ossia, quando mia madre mi buttò, proprio da questa porticina, il mio action figure di King Kong.
E' vero aveva un braccio rotto per cui non poteva battersi in petto schiacciando il tasto sulla schiena, ma che motivo c'era di gettarlo da quella porticina?
Quando realizzai che qualcuno l'aveva buttato via proprio da questo sinistro accesso, io mi precipitai davanti alla maniglia per seguire il mio amato giocattolo, e da notare bene, io ci sarei passato perfettamente dato che le mia statura e le mie dimensioni erano al pari di un sacchetto della spazzatura, quindi sarei finito morto stecchito nel cestone sottostante, insieme a King Kong e da un mucchio di altre cose. Mi ricordo con chiarezza questo episodio causa trauma infantile, e mentre lo sto scrivendo lo rivivo nella mia testa; che brividi.
Nella casa vecchia dove abitavo fino a qualche mese fa, era presente questa terrificante porticina però sul pianerottolo esterno, un po' come ce l'aveva mia nonna, ma da lì a poco tempo l'amministratore ha poi deciso di sigillarle tutte con somma gioia della mia ex vicina.
Adesso che sono nella casa nuova la porticina è ancora lì che mi aspetta sul balcone come quando ero piccolo, è attiva perché si può gettare l'immondizia ma solo quello del "secco" e l'altezza dalla quale viene buttata la roba è la stessa della mia infanzia: il settimo piano; tutto torna.
Personalmente non ho più la pazzia o la preoccupazione di caderci dentro, ma i miei figli più piccoli potrebbero finirci senza problemi. A pensarci bene è come se fosse una finestra che dà sul vuoto senza barriera alcuna, accessibile e larga abbastanza da farci passare un bambino. Il buio non aiuta a starne alla larga, oddio, magari potrebbe dissuadere il più fifone dato che si presenta in maniera piuttosto macabra agli occhi di un bimbo, ma se è così avventato come ero io da buttarsi per seguire un giocattolo, beh finirebbe male e di chi sarebbe la colpa?
Del condominio? Dell'amministratore? Del Bambino? Ma del genitore, ovvio!
Comunque la porticina della pattumiera è uno strumento diabolico, vorrei starmene alla larga il più possibile eppure è così comodo sbarazzarsi subito della spazzatura che la mia pigrizia vince su mille paranoie.
Dalla "Finestra sul cortile" di Hitchcok alla "Porticina sulla monnezza" di Mr.D.


giovedì 12 aprile 2018

PROSSIME DATE DEI TWENTY EURO FOR LOVE

Non ci fermiamo mai, i T.E.F.L. sono sempre in giro ad esibirsi nel nome della musica e per chi ancora non conosce la bellezza delle nuove sonorità surf, ossia street surf, varcheremo i confini elvetici sabato prossimo all'Oops di Lugano per poi tornare in Italia la settimana dopo a Buccinasco a Social Club e in anteprima che già una data è fissata per il 18 maggio nel lecchese a Costa Masnaga al Barycentro. Ve lo dicevo che non ci fermiamo mai e per la prossima estate speriamo di andare ovunque ci sia gente che voglia divertirsi insieme a noi.


 STAY ROCK, PLAY SURF 


martedì 10 aprile 2018

IL MIO DIRIMPETTAIO È RASPUTIN

Non ho avuto molte occasioni di parlare della casa nuova, ormai sono sei mesi che ci viviamo ma solo adesso stiamo ambientandoci con il vicinato poiché ogni tanto mettiamo anche il becco fuori dalle mura (quando il tempo lo permette) e stiamo conoscendo pian piano chi abita intorno a noi. Da premettere, ma era scontato dirlo, che mia figlia maggiore ha stretto le amicizie più salde in un nano secondo, va a giocare giù al cortile, viene chiamata dalle altre bambine per citofono e va a casa di ognuno di loro e di conseguenza costoro vengono a casa nostra. A dispetto di quanto avremmo supposto, anche il mio secondo ha fatto amicizia con altri bambini e bambine, il mio terzo ha inquadrato quali pargoli possono essere di suo gradimento e il mio quarto non fa differenze con nessuno, se può li mena e se non può prende le cose di chiunque; ovviamente noi cerchiamo di farlo andare d'accordo con tutti ma essendo piccolino non guarda in faccia a nessuno.
Quel che voglio dire è che i bambini fanno in fretta a stringere amicizie, mentre gli adulti hanno tanti elementi da valutare prima di rendersi conto che qualcuno possa rientrare nelle loro corde e pure io faccio le mie, tanto da asserire di non diventare amico di nessuno.
Se tolgo i tre quarti dei millenari che vivono intorno a me, i catto-borghesi e quelli che non ho mai avuto il piacere di incrociare, chi rimane? Forse solo il portinaio.
Ho già individuato i primi ruoli dei miei vicini; il primo è una figura immancabile in ogni condomino che si rispetti ed quello su cui si può sempre contare, ossia: L'Eroe Del Cortile.
Costui è l'uomo che ha sempre la soluzione in tasca, aiuta chiunque ed è agile e sportivo senza mai tralasciare lo stile impeccabile che lo contraddistingue. Elargisce sorrisi a profusione e tratta tutti come dei pari, pur sapendo che lui è il migliore. È accompagnato dalla "Bella Moglie" che detiene lo stesso ruolo del marito tra le donne del palazzo ma lo fa in maniera più compita senza poter offuscare mai le gesta dell'eroico marito.
L'antipatico. Anche questa è una figura onnipresente, ma costui che ho individuato come tale, penso possa credersi simpatico, ma tutto ciò che fa o che dice ha un livello così alto di supponenza e di superbia da renderlo odioso non appena ci si scambiano quattro chiacchiere.
La mamma isterica. È colei che non fa altro che dire cose fuori luogo, si rivolge ai figli (specie alla femmina) con parole atroci per evitare che facciano dei piccoli guai, ma talmente terrificanti da rendere Stephen King un novello del terrore.
Un misto non preciso di personaggi che gravitano intorno all'Eroe Del Cortile e non hanno grande importanza ma fanno numero.
Il vecchio brontolone. Qui ne avrei a tonnellate, sono tutti così ma in più hanno anche e non solo, un'abbondanza di parole razziste da pensare che Hitler sia nato qui.
La Milf (quasi Granny) che deve a par solo suo, fatto girare la testa a quelli che un tempo erano uomini integerrimi ma bramosi di possederla nemmeno fosse la Bellucci in carne ed ossa, o solo in fotografia.
La vecchia rompipalle. Come sopra ce ne sono un'infinità ma andando più nello specifico posso attribuire questo titolo nobiliare alla mia vicina di sotto, che la sera della vigilia di Natale alle 21.30 ha avuto il coraggio di ammonirci per il rumore che facevamo, dato che da lì a poco sarebbe andata a dormire con le galline natalizie.
Poi c'è Rasputin, una figura misteriosa che a prima vista gli avrei attribuito un quarto di milione di anni, ma avendolo proprio davanti alla mia finestra, mi sono reso conto che ha un bambino piccolissimo e due donne che vivono con lui. No, non credo sia bigamo, ho ipotizzato che una delle due possa essere la figlia più grande e sia diventata una ragazza madre e l'altra donna sia una seconda moglie. Non ho alcun tipo di informazione che possa darmi ragione, sono solo supposizioni divertenti che penso guardando la gente dalla finestra.
La famiglia del Mulino Bianco quarant'anni dopo. Costoro vivono accanto a Rasputin e sono una famiglia di 5 persone con nonna inclusa e figli ormai adulti. Non hanno grandi peculiarità, a parte che il padre di questa famiglia fa un milione di docce al giorno con una finestra quasi trasparente, ogni qualvolta mi affaccio al balcone vedo questo corpo in là con gli anni intento a pulitisi, lavarsi e rinfrescarsi. Mai una volta che becchi la moglie, non che sia chissà quale spettacolo, anzi a dire il vero non ci tengo proprio, però piuttosto che vedere sempre l'uomo preferirei vedere lei.
Nelle prossime puntate amplierò questo elenco simpatico di personaggi che gravitano intorno a me.
Stay Tuned.




COME UN ANNO FA

 L'anno scorso siamo rimasti rinchiusi per mesi a causa di un virus letale, sconosciuto e altamente aggressivo, dopo un anno siamo ancor...