mercoledì 31 luglio 2013

SIETE SOLO STUPIDE ZANZARE

Al tramonto la luce del sole colora il cielo di arancione con delle leggere sfumature di rosa, incorniciate nell'azzurro limpido d'estate. Lo scenario si fa poetico, meraviglioso a volte da togliere il fiato. Il caldo in questa fase attenua un po' la sua morsa, regalandoci ogni tanto anche delle deboli brezze che fanno riprendere fiato dopo tutta la giornata passata a boccheggiare, sudare ed imprecare. Sarebbe il miglior momento della giornata se non fosse per la presenza delle zanzare! Al passaggio tra il giorno e la sera questi esseri maledetti si fanno famelici come branchi di leoni, sono assetate come vampiri e fastidiosi come nessun altro insetto sul pianeta. Francamente non ne vedo l'utilità nell'ecosistema, gli uccelli e i pipistrelli mangerebbero tranquillamente il resto della vasta gamma di insetti presenti in natura perciò potrebbero fare anche a meno di esistere. La cosa che mi chiedo da sempre è: per quale diavolo di motivo devono nutrirsi di sangue? Non potevano mangiare le schifezze come le mosche? O il nettare come api, farfalle e moscerini? Capiamoci bene, sarei anche disposto a donarglielo se proprio non ci sono alternative per questi pungiglioni con le ali, allora, dato che ogni estate noi esseri umani ci priviamo di ettolitri di sangue contribuendo al fabbisogno di miliardi di esserini, perché loro devono ripagarci lasciandoci un prurito infernale? Siete solo delle stupide zanzare!

mercoledì 24 luglio 2013

LA PREPOTENZA NASCE DA PICCOLI

Da quando sono diventato padre mi preoccupo ogni giorno per i miei figli. Le ansie sorgono su diversi ambiti, quello della salute in primis, quello dei pericoli che nelle città si rischia di correre (basta leggere qualsiasi giornale per rendersene conto) e cerco per quanto sia possibile di difenderli, dalle angherie e dalle ingiustizie che fin da piccoli sono costretti a subire, sembra strano, ma proprio da altri bimbi. Perché i bambini sanno essere davvero cattivi con i loro coetanei. Come per esempio infliggendo a quelli che sembrano più deboli, o solamente più tranquilli, la violenza fisica e non di meno quella psicologica. Non so spiegare quale sia la motivazione, forse essendo diretti discendenti degli animali, si ha nei geni quella irruenza nell'espressione dei sentimenti che un bambino non sa gestire, oppure, cosa che sono più propenso a credere, che riproducano fedelmente ciò che in casa sono soliti a vedere. E' ovvio che se i genitori sono abituati a punire a suon di sculacciate, schiaffi, insulti e via dicendo il figlio, questo si relaziona all'interno della società che li accoglie, allo stesso modo delle figure che per lui sono quelle di riferimento. Mi ricordo di una scena che vidi in un giardinetto e la cosa mi turbò parecchio. C'era un ragazzino di 8/9 anni con altri più piccoli che giocavano insieme. Ad un certo punto il grande, per una motivazione stupidissima si arrabbia e comincia ad alzare le mani sul povero capitato, che le incassa tutte. Il padre del manesco cosa fa? Ordina chiaramente di smettere, poi lo picchia a sua volta, dicendo che non si alzano le mani su quelli più piccoli. Davvero l'incoerenza. Avrei voluto dirgli. "Imbecille, se tu dici a tuo figlio di non alzare le mani mentre lo gonfi come una zampogna, cosa capisce? Che tu puoi farlo e lui no? Oppure che si posso picchiare solo quelli della stessa età? O magari che sei solo un idiota e lui da grande sarà esattamente come te? Ma mi sono visto bene di dirlo, altrimenti avrebbe menato anche me. Purtroppo non si può cambiare il modo di fare dei genitori, dato che a loro volta hanno subito le stesse cose prima, bisognerebbe tornare indietro nel tempo e insegnare ad ogni essere vivente le buone maniere, ma non è fattibile. Dobbiamo tenerci la gente così come ci  appare.

martedì 23 luglio 2013

LE NOTE DOLENTI

Penso all'inizio della carriera di una band, dato che ascolto più quelli che solisti, ed è quasi sempre così: in principio sono innovativi, cattivi, poderosi, violenti nella loro voglia di emergere, anticonformisti, geniali, impongono il loro volere, gettando le basi per imporsi sulla scena. Di solito il primo album delle band è quello magari più acerbo, ma più vicino alla loro identità. Il secondo segue la scia della loro venuta sul panorama musicale e proseguono i loro ideali, con una leggera l'influenza della casa discografica, che fiutando l'affare li produce. Il terzo album è considerato quello della maturità, sovvenzionato per intero dall'etichetta, con grandi produzioni a livello tecnico alle spalle, qualche collaborazione con altri artisti, tour mondiali e affermazione della band. Ricevono premi musicali, vendono milioni di dischi e vengono collocati tra le rock star più influenti del momento. Con l'arrivo del quarto si tenta la sperimentazione da parte della band, per i più severi quella che viene considerata la "commercializzazione" o una vera e propria svendita dell'anima musicale del gruppo. Spesso ci sono i primi dissapori tra i membri, percui abbandoni, litigi furiosi, ma anche crisi di coscienza mistiche, dentro il quale ritrovano una spiritualità perduta oppure un cambio di vedute sonore e di genere completamente diverse dal gruppo d'origine. Chi poi ha la fortuna di proseguire con il quinto, perché appunto molte band si sciolgono con quello precedente, si rinnovano completamente facendo entrare nuovi componenti che portano il loro apporto innovativo stravolgendo il genere qualche volta ammorbidendolo. A quel punto vengono fuori le raccolte dei brani più famosi, che è il tentativo commerciale perduto con gli album con i quali si sono persi i fans degli esordi. Seguono le re-union con i relativi tour, poi un disco che ricorda quelli dell'origine, che solitamente è un vano tentativo di restare a galla e poi l'inevitabile fine. Ci sarebbero una miriade di band da elencare che ha seguito questo iter, ma quella che è il vessillo di quanto scritto sono i KORN, poveri loro e pensare che mi piacevano un sacco...

COME UN ANNO FA

 L'anno scorso siamo rimasti rinchiusi per mesi a causa di un virus letale, sconosciuto e altamente aggressivo, dopo un anno siamo ancor...