-PRO-
- L'auto rende autonomi. E' indubbiamente vero; avere la macchina significa non sottostare a nessun orario e quindi partire per mete vicine e lontane in qualsiasi momento.
- Si viaggia comodi. Per quanto il tragitto sia lungo o breve, comunque lo si affronta stando seduti comodamente al fresco, o al caldo, ascoltando la musica preferita.
- Inquina. Già questo basterebbe per eliminarla definitivamente, ma su tale fattore le persone fanno orecchie da mercante e sembrano non sentire il grido di aiuto del pianeta Terra.
- È costosa. Costa un sacco comprarla e per questo tutti si indebitano con le banche, con le finanziare, con i parenti...
- È una spesa infinita. Oltre all'esborso iniziale che a volte mette in ginocchio l'economia familiare, le uscite pecuniarie non si fermano mai. Basti pensare alla manutenzione che richiede ciclicamente, al carburante necessario al suo movimento, alle tasse di circolazione, all'assicurazione obbligatoria che si deve stipulare anche per averla ricoverata in strada, agli imprevisti meccanici che possono capitare durante la circolazione e via discorrendo.
- È pericolosa. L'automobile è uno strumento di morte. Quanti morti vengono "seminati" lungo le strade? Troppi. Gli incidenti sono all'ordine del giorno e ognuno di noi è in balia dell'incapacità di chi guida.
- È ingombrante. Le strade sono occupate da questi ammassi di ferraglia, sia che siano in movimento creando così traffico, o che siamo ferme generando un'inutile occupazione del suolo pubblico.
- È un bene soggetto alla svalutazione continua. Pur essendo un oggetto di valore, questo valore non si mantiene nel tempo, anzi, appena uscita dalla concessionaria la vettura perde almeno duemila euro, appena varcata la soglia!
- È una trappola. Viaggiare in città quando si rimane imbottigliati nel traffico è una vera e propria prigionia; l'abitacolo dell'auto da accogliente e confortevole si trasforma in una scatola dalla quale non si può uscire, si resta letteralmente intrappolati fino a che l'andamento non diventa scorrevole, passando però dall'esaurimento nervoso.
- È soggetta alle infrazioni. Ogni qualvolta l'automobile viene parcheggiata in un posto che non sia stato precedente pagato per la sosta; viene multata. Se si varca una zona a traffico limitato; viene multata. Se non si paga regolarmente la sosta; viene multata. Se si superano i limiti di velocità; viene multata, e tutta una serie di infrazioni che vengono effettuate con l'auto sono soggette e multe salate.
- È uno spreco di risorse. Quante materie prime sono necessarie per produrre una macchina? Una valanga, e ogni volta che ne viene demolita una, tutte queste risorse vengono eliminate senza pensare di riciclare il riciclabile.
Forse l'unico elemento che possono prendere in considerazione è quello economico, però per far fronte alla spesa dell'automobile la gente è disposta ad indebitarsi fino al collo. E per che cosa?
per avere un buco, che sia questo nel portafogli o nei polmoni.
Quante volte mi sento dire:
"Ma io abito troppo lontano, con i mezzi ci metterei una vita ad arrivare a lavoro."
Risposta:
-Se ci fossero meno auto in giro la circolazione dei mezzi pubblici sarebbe decisamente più agevole.-
"Ah no, io mezzi non li prendo perché un sacco di gentaglia."
Risposta
-Non è solo sui mezzi che si incorono a tali pericoli, la gente maleducata, violenta ed indisciplinata, la si torva anche e soprattutto in strada tra gli automobilisti-
Potrei andare avanti all'infinito a smontare tutte le ragioni per le quali la gente preferisce usare l'auto, ma il fatto è che ognuno si racconta la propria scusa e perciò sarà impossibile convertire questa tendenza. Bisogna colpire le coscienze ma non è detto che tutti siano sensibili alle conseguenze dell'uso quotidiano delle vetture.
Mia moglie ed io abbiamo fatto una ricerca molto semplice, quattro calcoli e stop, l'auto l'abbiamo venduta in men che non si dica.
Sarà anche una scelta coraggiosa ma allo stesso tempo rende liberi, più liberi di quello che si crede ad avere un'auto a disposizione.
Bisogna essere la rivoluzione che si vuole vedere nel mondo; Gandhi docet.
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