domenica 19 novembre 2017

DOMENICA MATTINA A LAVORO

Sono le 08.23 di domenica mattina e sono a lavoro. Gli anni passati ho avuto la mia routine, ovvero: svegliarmi con i gatti di casa che miagolano perché hanno un certo appetito, preparare la colazione per tutti i componenti della famiglia, temporeggiare fino a mezzogiorno per poi decidere se fare qualcosa di avvincente oppure oziare fino a sera e di notte partire per andare in ufficio. Oggi tutto ha un altro sapore, perché da mezz'ora sono a disposizione di tutta Italia per prendere chiamate su chiamate.
Ma esiste la domenica come giorno di lavoro? E poi, ma c'è tutto questo bisogno di avere qualcuno che risponde per le bizze delle persone che credono di avere delle urgenze?
Non lo so, però mi adeguo a quello che il sistema richiede e non lo combatto perché tanto perderei io.
Sono decisamente assonnato ma la compagnia dei colleghi mi sveglia un  po', insomma facciamo due chiacchiere, un paio di risate tra una chiamata e l'altra e siamo più rilassati rispetto alle mattine infrasettimanali dove il ritmo è comunque serrato, ma quel che preoccupa è l'occhio della nostra Grande "Sorella" che vigila su chiunque.
L'ultima volta che ho fatto una domenica mattina, non so, forse è passato qualche anno e la cosa bella di questo mestiere è che tutto rimane immutabile, ovvero, cambieranno le ragioni per le quali arrabbiarsi, ma il sentimento di rabbia non cambia mai e neppure le dinamiche lavorative restano sempre le stesse da quasi nove anni a questa parte. Anche passare dal notturno al diurno ha poche differenze, specialmente nel weekend, poiché quello che accomuna le due fasce orarie sono: le emergenze ed il personale ridotto all'osso.
Che dire, buona domenica?
Speriamo sia così.


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