domenica 15 aprile 2018

LA PATTUMIERA SUL MURO: UNA PORTA PER GLI INFERI

A Milano nella maggior parte dei condomini è stata chiusa la porticina della pattumiera che spesso si trova sul balcone per gettare l'immondizia; per una questione d'igiene penso, poi per la raccolta differenziata e poi chissà... forse per sicurezza, fatto sta che sono in pochissimi ad avercela ancora.
Quando ero bambino e vivevo a Rozzano con i miei genitori questa porticina era aperta e funzionante per ogni condomino, talmente accessibile a tutti quelli che volevano disfarsi di ogni cosa, che spesso si incastrava la pattumiera nel condotto prima di arrivare a destinazione. Io abitavo al settimo piano e quando questo intasamento capitava, i miei genitori o quelli sopra di me, lanciavano una bottiglia di vetro piena d'acqua così da disincagliare il blocco di spazzatura e liberare il tragitto. Immagino che veniva buttato di tutto, dall'umido ai vestiti, dalla plastica al vetro e chi più ne ha più ne metta. Ma tralasciando la raccolta differenziata che non veniva assolutamente seguita e l'inquinamento che dilagava in ogni palazzo, vorrei soffermarmi su un fatto realmente accaduto, ossia, quando mia madre mi buttò, proprio da questa porticina, il mio action figure di King Kong.
E' vero aveva un braccio rotto per cui non poteva battersi in petto schiacciando il tasto sulla schiena, ma che motivo c'era di gettarlo da quella porticina?
Quando realizzai che qualcuno l'aveva buttato via proprio da questo sinistro accesso, io mi precipitai davanti alla maniglia per seguire il mio amato giocattolo, e da notare bene, io ci sarei passato perfettamente dato che le mia statura e le mie dimensioni erano al pari di un sacchetto della spazzatura, quindi sarei finito morto stecchito nel cestone sottostante, insieme a King Kong e da un mucchio di altre cose. Mi ricordo con chiarezza questo episodio causa trauma infantile, e mentre lo sto scrivendo lo rivivo nella mia testa; che brividi.
Nella casa vecchia dove abitavo fino a qualche mese fa, era presente questa terrificante porticina però sul pianerottolo esterno, un po' come ce l'aveva mia nonna, ma da lì a poco tempo l'amministratore ha poi deciso di sigillarle tutte con somma gioia della mia ex vicina.
Adesso che sono nella casa nuova la porticina è ancora lì che mi aspetta sul balcone come quando ero piccolo, è attiva perché si può gettare l'immondizia ma solo quello del "secco" e l'altezza dalla quale viene buttata la roba è la stessa della mia infanzia: il settimo piano; tutto torna.
Personalmente non ho più la pazzia o la preoccupazione di caderci dentro, ma i miei figli più piccoli potrebbero finirci senza problemi. A pensarci bene è come se fosse una finestra che dà sul vuoto senza barriera alcuna, accessibile e larga abbastanza da farci passare un bambino. Il buio non aiuta a starne alla larga, oddio, magari potrebbe dissuadere il più fifone dato che si presenta in maniera piuttosto macabra agli occhi di un bimbo, ma se è così avventato come ero io da buttarsi per seguire un giocattolo, beh finirebbe male e di chi sarebbe la colpa?
Del condominio? Dell'amministratore? Del Bambino? Ma del genitore, ovvio!
Comunque la porticina della pattumiera è uno strumento diabolico, vorrei starmene alla larga il più possibile eppure è così comodo sbarazzarsi subito della spazzatura che la mia pigrizia vince su mille paranoie.
Dalla "Finestra sul cortile" di Hitchcok alla "Porticina sulla monnezza" di Mr.D.


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