lunedì 2 luglio 2018

AUGURI MR.D

Il mio compleanno è stato il 26 giugno scorso ma solo ora mi metto a scrivere quel che è stata per me la celebrazione del giorno della mia nascita.
Per prima cosa, la metà dei miei figli non era con me a festeggiare perché, fortunatamente per loro, si trovavano al mare a trascorre giorni felici con i cugini, mentre i più piccoli si trovavano a casa un po' ignari di quel che significasse il compleanno del loro papà.
Non ho organizzato nulla di speciale perché non mi sentivo molto in vena di festeggiamenti, anzi a dirla tutta, mi sono ricordato del mio compleanno in ufficio quando lo staff mi ha gentilmente offerto un pensiero.
Sarà che di anni cominciano ad essere parecchi (37 per la cronaca) e l'idea di crescere non mi elettrizza più, anzi un po' mi deprime perché comincio ad invecchiare e non a diventare grande ahimè.
Il tempo è il più acerrimo nemico, l'ho detto mille volte, lo ribadisco e sottoscrivo, per cui il giorno del mio compleanno amplifica questa lotta che ho nei suoi confronti e continuo ad imprecare per il suo inesorabile passaggio.
Da piccolo il compleanno era il giorno che usciva al di fuori della normalità, perché a differenza delle feste da calendario, il compleanno è il giorno per eccellenza, quello speciale, dedicato a chi è nato in quel determinato giorno e di nessun altro; un pezzo di tempo dedicato solo ad un solo individuo (certo ce ne sono milioni che celebrano il compleanno lo stesso giorno, ma non lo si festeggia tutti insieme per fortuna). Ricevere regali, attenzioni, torte erano cose che per me avevano un grande valore; non stavo letteralmente nella pelle quando questo avveniva. Adesso invece mi piacerebbe potermi fermare e non proseguire ulteriormente, cioè avere ciò che ho adesso ma non doverle condividere con la mia età anagrafica. Purtroppo questo non è possibile perciò me ne faccio una ragione.
La mia dolce mogliettina che non si è arresa alla mia depressione da invecchiamento, mi ha fatto una crostata alle fragole con tanto di candeline per festeggiare ed io l'amo ancor di più perché ha cercato in tutti i modi di rendermi felice e sì, ci è riuscita.
Certo è bello sapere che lei sarà con me per i prossimi compleanni e questo invecchiamento diventa più dolce avendola al mio fianco. Spero di poterlo dire anche fra trent'anni quando gli anni saranno il doppio, ma per lo meno avrò finito di pagare il mutuo.





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