domenica 10 giugno 2018

IL GIORNO DOPO L'ESIBIZIONE È UN GIORNO DI RIFLESSIONE

Dopo tutti questi concerti a cui ho avuto il piacere e l'onore di partecipare, non sono ancora riuscito a fare bene il punto della situazione, o meglio, ad estirpare da questa mia testa ripiena di pensieri, uno che racchiuda ciò che avviene dopo le esibizioni dei Twenty Euro For Love.
Vorrei poter analizzare con calma quello che avviene una volta finito il concerto ed esprimere le mie idee a tal proposito, oggi finalmente è giunto il momento di questa "articolata analisi".
Il comune denominatore che i concerti si portano dietro, penso sia la soddisfazione di averli fatti, potrebbe sembrare una banalità ma a ben vedere non è così scontato crederlo, perché prima di provare questo sentimento ci sono tanti elementi che possono quanto meno minare la voglia di esibirsi e sono:

  • La ricerca della serata con mezzi che vanno dalle mail (milioni) a presentarsi fisicamente davanti alla porta del posto che ospiterebbe l'evento. Quindi potenziali tonnellate di rifiuti.
  • L'organizzazione con la famiglia di appartenenza per permettere che si possa effettuare l'uscita del musicista in questione, senza arrecare troppi disguidi.
  • Dedicare alla musica il giusto tempo senza esagerare.
  • Il caricamento della strumentazione in auto.
  • Il viaggio fino a destinazione che può essere  breve o fin troppo lungo.
  • Il montaggio della strumentazione.
  • L'ansia per l'esibizione.
  • Gli imprevisti durante e dopo il concerto.
  • Lo smontaggio della strumentazione.
  • Il ritorno a casa.
Dopo queste fasi che comportano svariate incombenze che possono variare anche d'intensità, solo alla fine del concerto si raggiunge la soddisfazione di aver suonato, fino a poco prima ci si chiede il motivo per il quale si deve mettere in moto una macchina carica di tutto quello che si potrebbe evitare.
Dunque la soddisfazione è la benzina di questo motore e più è alta è, e più si è disposti a fare sacrifici per ottenerla.
Anche la stessa soddisfazione ha delle variabili, nel senso che in base alle situazioni in cui ci si trova a dover suonare e soprattutto con chi si condivide il palco, questa può essere maggiore o inferiore. Oddio, non è mai poca, però se a condividere il palco c'è un gruppo potente (e la riuscita dell'esibizione di chi lo è meno in fatto di noterietà è ottimale) beh è chiaro che la soddisfazione arriva a dei livelli astronomici.
La risposta del pubblico è anche molto importante per ricevere soddisfazione per ciò che si fa, in fatto di coinvolgimento in primis e poi per come si viene accolti a fine dello show. Questo punto l'avevo già descritto in qualche post precedente, per cui non mi ripeto.
Un altro aspetto che bisogna considerare è l'interesse che ha una band nei confronti di un'altra e la voglia di ripetere la condivisione di una serata organizzandone una futura; ovvero in termini di soddisfazione è esaltante trovare quell'affinità o sinergia con altre band e proposi insieme come fronte comune davanti alle avversità e dividere gli sbattimenti.
Fatta questa lunga analisi, vorrei spendere due parole sul concerto che abbiamo tenuto ieri allo Spazio Baluardo. Come prima cosa che vedo sempre all'arrivo sul posto è giustamente la location; questa devo dire che mi è piaciuta non poco, perché trovare un luogo dove si svolgono attività di vario genere dentro ad un bel parco, beh ha sempre dei punti a favore.
Onestamente dopo aver sentito le altre band che hanno condiviso la serata con noi devo sentirmi libero di dire che non centravamo un fico secco, perché i due gruppi facevano cover (prometto che farò un post ad hoc per chi adotta questa scelta stilistica) e noi no, ma questa non è la sola discriminante, c'è da aggiungere anche che tipo di canzoni sono state cantate da queste band... Va beh a dirla tutta noi eravamo i cattivi ragazzi e chi era venuto ad ascoltare le band di cui sopra, non penso abbiano sentito mai musica come la nostra, ma non perché noi siamo dei mostri sacri, ma perché l'unica cosa di potente arrivate alle orecchie di costoro, forse sarà stato ne più ne meno un clacson di un'auto bloccata.
Avvenuta la prima scrematura di gente, quella che è rimasta penso sia stata in qualche modo colpita e comunque abbiamo lasciato un segno, forse alle loro orecchie ma anche in zone più profonde, non azzardo a dire al cuore, ma per lo meno allo stomaco; sta di fatto che anche in questa occasione ci hanno tenuto a farci sapere che le nostre canzoni sono state apprezzate.
Organizzare un concerto con band così diverse l'una dall'altra ha dei punti favorevoli ossia; si conoscono persone nuove e magari nuove occasioni, si vedono dei posti diversi dal solito, si diversifica un po' il pubblico. Per cui il punto a favore è: la novità.
La cosa invece contraria è che tutta questa novità possa non essere motivo d'interesse e quindi nulla a quel punto ha più valore.
Vi ricordo che la prossima data dei Twenty Euro For Love sarà a Cusago alla festa internazionale della musica come band di chiusura. Come sempre: vi aspettiamo.



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