lunedì 19 giugno 2017

LA NOIA

E' finita la scuola per i miei figli, quella ufficiale, quella che si frequenta tutto l'anno ed è iniziato il periodo della scuola estiva, ovvero, quella che paghiamo puntualmente ma poi non viene frequentata da nessuno dei miei bambini in età scolare. In effetti non posso certo biasimarli dopo tutto il lavoro che hanno svolto nei mesi scorsi e l'impegno che hanno messo fino all'ultimo giorno, ciò che si meritano è un sacro santo riposo. Oggi poi, sono state messe online le pagelle ed entrambi i miei pargoli hanno riportato dei voti eccellenti perciò non posso certo lamentarmi. Inoltre proprio ieri il maggiore dei miei maschietti è finalmente riuscito ad andare sulla bicicletta con l'estrema sorpresa di tutti noi. Avevo messo in conto che durante le loro vacanze mi sarei messo d'impegno, giorno dopo giorno, ad insegnare ad usare la bici al mio secondogenito; ebbene, ieri è salito sul sellino ed è partito!
La mia bambina invece è bella beata al mare con le cugine a divertirsi facendo un milione di tuffi in acqua, alla faccia di noi cittadini e si può candidamente dire che non se la passa affatto male.
Nonostante tutta questa bella premessa, il periodo estivo è sicuramente quello più noioso di tutti e paradossalmente quello più impegnativo per noi genitori.
E' vero stare a casa è una pacchia, ma non avere nulla da fare è di certo alienante. I figli di quest'epoca, che hanno ogni minuto scandito da attività extra scolastiche, compiti e molto altro ancora, quando non hanno nulla che li tenga occupati diventano delle zavorre tremende. Non sanno gestire la libertà, anzi, pur non avendo voglia di fare niente, sono spesso alla ricerca di qualcosa da fare che però non sia sempre la stessa cosa. Vogliono vedere gli amici ma anche in altre tipi di situazioni, magari in altre location dove possano divertirsi fino a restare stramazzati a terra. Sarebbe sicuramente il desiderio di tutti, ma non è poi così attuabile, o meglio, non è possibile che si riesca ad organizzare qualcosa di nuovo ogni giorno.
Punto primo, per l'esborso vertiginoso di denaro che comporta un'attività fuori dal consuetudinario;
in secondo luogo, bisognerebbe avere a disposizioni giornate libere dal lavoro tutti i giorni e questo non è possibile purtroppo.
Ogni anno, mia moglie ed io, cerchiamo di riempire la lunga pausa estiva con progetti ed idee da proporre ai nostri figli che spesso ci cassano senza battere ciglio, altre volte sono entusiasti nemmeno stessimo proponendo loro di andare a cercare una mandria di unicorni, il che significa che dobbiamo tenere conto dell'umore in cui si svegliano i nostri pupi.
Allora cosa succede durante l'estate, prima che si parta per le vacanze? I bambini vengono iscritti a centomila corsi diversi, occupandone le giornate ancor di più che nel corso dell'anno scolastico. Quindi si ritorna al discorso della scuola estiva, alla mancanza di voglia, alle spese extra che non comprendono la frequentazione di questo parcheggio estivo e la voglia di fare qualcosa di diverso.
Sì; è un circolo vizioso.
Purtroppo noi quest'anno non è detto che riusciremo ad andare in vacanza a causa del trasloco nella nuova casa, perciò abbiamo ancor più a cuore il divertimento dei nostri bambini, ma ogni giorno diventa una lotta continua nel cercare di andare via senza spendere troppi soldi, cercare di convincerli a frequentare ogni tanto la scuola estiva e organizzare le uscite con gli amici che restano a Milano.
Per cui in estate, oltre al caldo torrido, alla guerra contro le zanzare, la voglia di evadere dalla città, dobbiamo tenere conto che tre mesi di stop dalla scuola sono pesanti da gestire.
Che stagione infingarda che è l'estate.



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