martedì 8 agosto 2017

DOVE SEI? L'ESTATE COMINCIA ADESSO.

E' il mio quarto giorno di ferie, ne ho davanti ancora parecchi ma ogni giorno che passa è come se togliessi un petalo da un fiore, tipo alla m'ama o non m'ama, per intenderci.
Durante il primo giorno ufficiale di vacanza, la famiglia Mr.D si è recata allegramente al fiume Terebbia e più precisamente alla spiaggia della Chiesetta, per passare delle ore di freschezza e refrigerio. Per fortuna il nostro obiettivo è stato soddisfatto, nonostante sabato pomeriggio avesse fatto un caldo torrido, ma talmente rovente che pensavo potessimo rimanere inceneriti dai raggi solari.
Il fiume è uno di quei corsi d'acqua che guardo con molta diffidenza, forse perché mio padre da piccolo mi fece del terrorismo psicologico dicendomi che è pericolosissimo e che basta un niente per affogarci dentro. Indubbiamente è vero, il fiume è infingardo però basta andare dove si tocca e non cimentarsi in prodezze da spericolati e non succede nulla, per di più nell'ansa del fiume dove abbiamo trascorso la giornata era esattamente come speravo fosse, ossia: basso e fresco.
Tempo fa degli amici avevano provato quel tratto di fiume e ce l'hanno poi consigliato caldamente, perciò appena avuto l'occasione di provarlo, ci siamo letteralmente tuffati dentro. A dire il vero i miei figli non erano molto entusiasti di andare lì, avrebbero preferito il mare e a ben vedere forse quest'ultimo è un po' più comodo rispetto ad un corso d'acqua dove non ci sono altro che rocce, ma nonostante tutto si sono divertiti e soprattutto si sono rinfrescati nelle sue fresche acque. Magari per affrontare il fiume bisogna avere dei sandali di gomma che proteggano i piedi, perché camminare sui sassi è davvero doloroso, a meno che non si è dei fachiri esperti o si abbia una stretta parentela con Giucas Casella. Ci siamo ripromessi che la prossima volta andremo preparati e con i piedi riparati dopodiché non ci saranno differenze con il fiume ed il mare.
La location era un po' inusuale, ovvero l'ansa si trova di fronte ad un ostello che a sua volta è accanto ad una ditta che, da quel che ho potuto constatare, produce cemento; in effetti quella zona del piacentino è famosa per quella produzione. Ok, non è la Sardegna però è andata bene uguale.
La chiusura della giornata è stata altrettanto carina poiché ci siamo imbattuti nell'ostello sopra l'argine del fiume. All'inizio non credevo che il posto potesse offrire del cibo anche ai non ospiti ma fortunatamente è stato così, due insalate e due fette di pizza ce le hanno preparate volentieri, per di più c'è stato anche un concertino di una ragazza e di un ragazzo che si sono esibiti rispettivamente con chitarra acustica ed elettrica, durante il quale ci hanno rallegrato con dei brani dal sapore carioca e canzoni più o meno famose rifatte allo stile bossanova. In definitiva per questo duo, pensando al principio del "Suporta tu banda local" gli comprato anche il cd che ho ascoltato al ritorno mentre la metà della famiglia stava sonnecchiando al buio e al fresco del nostro Scudone.
In attesa di compiere un'altra gitarella fuori porta, scrocco un po' di aria condizionata dai centri commerciali che visto per l'arredamento della casa nuova e maledico quelli della posta privata che parcheggiano un centinaio di motorini proprio sotto casa mia. Maledetti!




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