sabato 26 agosto 2017

RITORNO A LAVORO: TATATADANNN!

I miei giorni di ferie si sono conclusi giovedì il che significa che questo è il mio secondo giorno lavorativo e i benefici delle vacanze si sono dissolti non appena mi sono collegato al computer.
Nel momento in cui si torna a lavorare, la maggior parte delle volte si ha un po' di smarrimento perché alcune cose sono cambiate o in alternativa, si parte con un ritmo meno serrato, giusto per riprende la mano e ripartire gradatamente. Invece qui dove lavoro io non è assolutamente così, nulla cambia e si viene buttati nella mischia esattamente come l'ultimo giorno di lavoro; come dire, sembra che le cose qui non cambino mai, al massimo si aggiunge altro lavoro ma la solfa è sempre la stessa e non sono ancora riuscito a capire se questo è un bene o un male.
Pur essendo in un periodo ancora estivo, la mole di cosa da fare non si è affatto placata, anzi se è possibile è pure aumentata, proprio per dare il benvenuto a suon di schiaffi e batoste a chi viene da un periodo di relativo relax; che ingiustizia! Come direbbe Calimero.
Si dovrebbe trovare un compromesso tra l'inizio feroce ed il nulla assoluto, una specie di accordo tra le parti, ovvero, una partenza più mobida e graduale, tutto qui.
Tra le persone in ferie e quelle che sono riusciti a trovare altri lidi più felici, qui in azienda restiamo i soliti quattro gatti e tra questi, guarda caso quello a cui arrivano le sfighe più grosse è sempre il sottoscritto; non me ne capacito proprio è come se sopra di me ci fosse una X gorssa come un bersaglio su cui far arrivare le catastrofi solo per il gusto di torturare qualcuno. Ah ma le cose cambieranno fra poco, eh sì, mi sono stufato di essere preso come caprio espiatorio o valvola di sfogo dalle persone che chiamano e mi addossano responsabilità che eviterei bellamente di assumermi, non tanto per menefreghismo, ma perché non sono pagato abbastanza per pedere la testa dietro a problematiche che sembrano enormi, quando poi alla fine non è nulla di vermante grave. Il turno serale ossia quello che copro io, è proprio così, tutto ciò che arriva ha sempre un carattere d'urgenza quando poi in fin dei conti non è mai ciò che sembra; lo dico perché ho anche esperienza di telefonate diurne con la stessa casistica ma affrontate con un diverso spirito.
Allora qual è la soluzione?
Lavorare di giorno ed è quello che ho chiesto.
Sì, mi sono stancato di fare la vita a rovescio, di stare a casa quando gli altri sono a lavoro e viceversa. Voglio poter avere un ritmo più umano e soprattuto stare a casa la sera con la mia famiglia e poter condividere il momento più importante: la sera ovvero, quando ognuno ritorna a casa dalle proprie attività. In più vorrei poter suonare di più con la mia band e questo diventa difficoltoso se per ogni concerto devo prenderemi un giorno di ferie.
Cara Notte. mi sei stata vicina per tanto tempo e abbiamo condiviso istanti memorabili, ma ora è giunto per me il momento di cambiare e spero che ciò arrivi presto.
Buonanotte.


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