mercoledì 23 agosto 2017

LA MIA SVOLTA VEG

Per parecchio tempo ho pensato che essere vegetariani fosse solo una perdita di tempo, eticamente giusta, ma alla fine dei conti poco efficace sul piano pratico, o meglio, per quello che vorrebbe essere l'obiettivo finale; ossia: salvare gli animali dalla macellazione. Quando un vegetariano provava a spiegarmi le sue ragioni, io ero sempre pronto a ribattere con questo teorema:
"Se un vegetariano e un carnivoro si incontrano a pranzo ed il carnivoro magia due polli, per una questione di divisione degli elementi, è come se avesse mangiato anche il vegetariano un pollo."
Poi ho maturato dentro di me una sorta di contro-teorema, del tipo:
"Se il carnivoro avesse evitato di mangiare un pollo a pranzo come il vegetariano, se ne sarebbero salvati due."
Ovviamente i polli e tutti gli altri animali consumati sulle tavole del mondo intero, non subiscono meno macellazioni perché c'è meno richiesta, cioè, per una legge di mercato dovrebbe essere così ma non lo è purtroppo; però c'è da dire che evitando di mangiare la carne non si contribuisce ad uccidere degli animali, il che significa che sul piano dell'etica si può stare sereni.
Ammetto che portare avanti questa presa di coscienza non è facile, specie se si arriva da una storia carnivora lunga trentasei anni e l'avere intorno persone carnivore di certo non aiuta, però almeno in casa mia posso metterla in pratica con rigore, anche perché mia moglie mi ha iniziato a questa svolta salutista ed eticamente corretta e con lei non si sgarra.
La carne rossa intesa come la bistecca o come viene chiamata "la carnazza" non l'ho mai amata tanto, anzi, ho sempre fatto fatica ad assaporarla con piacere, seppur venisse cucinata con tutti i criteri da vero chef. Il sapore non è il massimo e la pesantezza che mi lascia sullo stomaco è pari ad un macigno, sta di fatto che mangiarla non mi ha mai entusiasmato e non l'ho mai ricercata come potrebbe fare un leone affamato. È diverso il discorso per gli arrosti, le cotolette, le polpette, le lasagne e via discorrendo, insomma i piatti a base di carne sono buoni ahimè, pur sapendo da dove arriva la materia prima che li compongono, devo ammettere che sono saporiti però non sono molto sani.
In questi giorni di prova, mia moglie si è messa dietro ai fornelli per preparare piatti sempre nuovi e gustosi senza che dovesse aggiungere della carne; sorprendentemente abbiamo mangiato tutto e i miei figli maggiori, che sono i più diffidenti in fatto di verdure, non hanno battuto ciglio. Questo per dire che c'è sempre un'alternativa e questa non è detto che sia un ripiego con il cuore pieno di nostalgia. A dire il vero il mondo della cucina vegetariana è piena di pietanze davvero squisite, basta solo aprire la mente e sperimentare.
La cosa difficile per me non è mangiare cose diverse dalla carne, la difficoltà sta nel non cadere nella comodità del junk-food che ha solo cose a base di carne, eh già, anche tenere a freno la bocca.
I ristoranti, i fast-food, i bar, persino a casa delle persone c'è molta carne, salumi ed insaccati perché hanno un tempo di cottura più breve e molte volte non c'è bisogno nemmeno di cuocere un panino al prosciutto per esempio. Come dire, la fretta ci fa mangiare cose non sane e guarda caso, questa malsana abitudine va di pari passo con i derivati della carne (è una cosa sulla quale bisogna riflettere bene)
La risposta è mangiare vegetariano e per i più convinti persino vegano, sicuramente se ne guadagna in salute e si avrà il cuore più leggero sapendo che nessun animale è stato ucciso per soddisfare il nostro appetito.




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