venerdì 20 dicembre 2013

L'ODIO MIGLIORE

Lo so che ogni volta che scrivo qualcosa sul mio blog, spesso si tratta di critiche rivolte a qualcuno, me ne rendo conto, sono consapevole di questo. Mi lamento sempre, disapprovo sia le scelte, che i gusti di quelli che vado appunto a criticare. Però non lo faccio apposta, mi viene naturale. Ho capito anche il motivo per cui mi suscita dentro questo sentimento di, non propriamente rabbia, direi piuttosto di fastidio. La spiegazione che mi sono dato è una sola: ODIO LA GENTE. Mi indispettisce vedere le persone che compiono atti senza senso, che si esprimono in maniera sgarbata, che si arrogano il diritto di imporsi su i più deboli, questo davvero non lo tollero. La spataffiata che ho appena scritto, a dire il vero non mi è venuta di getto, facendo dell'autoanalisi su ciò che riporto su queste pagine virtuali. Ho aspettato di venire a lavoro questa notte per potermi sfogare per bene. L'oggetto del mio odio ha una forma umana, il sesso è quello di donna. Ha un nome che francamente ignoro, ha anche un figlio che guarda caso è in classe con il mio e sfiga ha voluto che fossero pure compagni di armadietto. La mamma di questo bambino, non la sopporto, la detesto, la odio profondamente. Non così a pelle ci sono delle motivazioni, a mio avviso più che valide. Questa persona è insopportabilmente snob, classista, razzista quanto basta per essere reclutata tra le fila di forza nuova o robe similari. Prepotente, maleducata, isterica, saccente, manesca, scontrosa, antipatica, egocentrica, nevrotica ed è così piena di sé, che le rarissime volte che le ho rivolto la parola, per educazione ovviamente, mi ha risposto con una tale sufficienza da farmi pensare di essersi scomodata a ricambiare, solo per farmi un favore. All'ultima riunione di classe ha detto delle cose agghiaccianti, riguardo i compagni di classe dei nostri figli e le loro madri, non sono state risparmiate neppure le maestre in questo svisceramento d'inutilità, che mi ha fatto rabbrividire, non solo me, ma anche il resto dei genitori presenti. Com'è possibile che una persona, che all'apparenza non mi ha fatto nulla, mi dia così tanto fastidio? Io cerco in qualche modo di essere sempre cordiale e di non far trasparire il sentimento di repulsione che mi fomenta ogni giorno in cui ho la sfortuna di vederla, e ci riesco perfettamente perché sono una persona pacifica, ma il momento esatto in cui le nostre strade si dividono, ribollo di un fastidio mai provato finora. Dato che probabilmente dovrò sopportarla per tutta la carriera scolastica di mio figlio, o le conficco una mannaia in testa a mo' di zombie, oppure cosa più probabile, mi farò venire l'ulcera per trattenermi dal stringerle le mani al collo e farle saltare gli occhi dalle orbite. Forse sto un po' esagerando, come volevasi dimostrate questo è l'odio migliore.
"Lo meritava davvero è tutto ciò che so, mi torturava non mento non puoi dirmi di no." Marlene Kuntz.

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