mercoledì 11 dicembre 2013

F COME FLEMMA

Mi capita ogni tanto di venire a contatto con persone dalla verve di carta velina. Costoro sono individui poco incisivi, che esprimono la loro opinione con una tonalità di voce da oltretomba, con uno sguardo supplichevole tipo lacrima pronta per partire, e che spesso dicono cose decisamente noiose. Non è che dicano sempre cose prive di interesse, ma il modo in cui lo esprimono fa risultare tutto come se fosse la cosa più tediosa e soporifera mai sentita prima. La loro lentezza nell'esprimersi si riflette anche nei movimenti. Si aggirano con fare da lumache ferite con un quintale di pietre sul guscio, dei veri capolavori di calma e pacatezza. Il capostipite della categoria qui sopra menzionata, penso di averlo avvisato tempo fa. Costui faceva un lavoro per cui la velocità era un elemento basilare sul quale poggiare la sua attività, ovvero il cassiere del supermercato. Da premettere che quest'uomo aveva un'età pensionabile sorpassata da 20 anni, e che i colleghi burloni gli avessero negato di andarci per un cinico scherzetto nei suoi confronti. Essendo lui lento come la morte, ha capito solo dopo 20 anni che ci sarebbe dovuto andare. Comunque lo scenario era questo, sabato pomeriggio al supermercato pieno come un uovo e l'unica cassa aperta era di questa cariatide che impiegava almeno un quarto d'ora per battere ogni prodotto. Io avevo il carrello pieno e prima di me anche tutta la clientela del mondo. L'attesa è stata così lunga e snervante che ho dovuto prenderla sul ridere alla fine. Arrivati stremati all'ultimo prodotto ( nel frattempo ho visto le mele maturare sui bancali della frutta, gli uccelli migrare nei paesi caldi e sentito il cambio delle stagioni sulla mia pelle), mi disse l'importo della spesa con la stessa lentezza della battitura. Per prendere i soldi e metterli nella cassa uguale, forse anche peggio, dato che doveva separare le banconote dalle monete per poi riporle singolarmente nell'apposito vano contenitore, una vera tortura. Lui ha dato vita ad una categoria di persone mezze vive e mezze morte tipo zombie, che vagano sulla terra in cerca di annoiare chiunque gli capiti a tiro. Bisogna starne alla larga, anche la sola stretta di mano può attecchire la voglia di vivere, perché la noia è appiccicosa.

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