domenica 16 aprile 2017

THE DAY AFTER TOMORROW

Ieri abbiamo suonato al Dazibao e finalemente posso raccontare com'è andata.
Prima di avventuraci in quel dell'alessandrino, siamo andati nella nostra palestra di Milano per sgranchirci le dita in sala prove. Dico palestra perché dopo essere usciti dalla sala ci sentivamo così stanchi da credere di aver fatto una sessione non-stop per il triatlon e lì per lì, ci siamo preoccupati di arrivare all'arci più stanchi di quel che ci aspettavamo.
L'ora di viaggio per raggiungere il posto ci ha dato modo di chiacchierare e fare quattro risate, tutto per stemperare un po' la tensione in vista dell'esibizione e per quanto sia stato relativamente breve, ci è serivito.
Giunti sul luogo la stanchezza non ci ha abbandonati neppure per un attimo e prima di trovare fisicamente il posto, ci siamo fermati ad un bar per un energico caffè, unito alla carica di una redbull gelata. In realtà avremmo potuto fare anche un giro turistico per Tortona, ma essendo un paesino di provincia abbastanza piccolo, si può dire di averlo visto quasi tutto mentre cercavamo il parcheggio.
Alla fine siamo entrati e immediatamente abbiamo portato la strumentazione sul palco e dopo pochi minuti anche l'altro gruppo ha fatto la sua entrata e subito sono partiti i convenevli, anche se alla fine ci conoscevamo già prima di presentarci.
Il gruppo headliner erano i Boogie Spiders con la quale c'è stata subito una grande affinità, sia a livello artisco che a livello umano.
L'inzio dello show si è protratto ben oltre l'orario stabilito e nell'attesa i tizi del posto ci hanno servito della pasta al sugo e innaffiato con del vino rosso e birra bionda, il che va sempre bene quando si mangia, anche se a dir la verità in questi casi a me personalemte non viene molta fame ed il cibo, non è mai molto buono; ma a caval donato...
 I gestori sapevano perfettamente che la gente sarebbe arrivata tardi e fino al suono della prima nota, non c'era praticamente nessuno.
Alle 23.30 siamo saliti sul palco e abbiamo iniziato a suonare, purtroppo alla seconda canzone una corda di chitarra si è rotta, ma il cambio è stato utile a far entrare tutta la gente che ancora non aveva messo piede dentro, e in men che non si dica tutta la sala era piena zeppa.
Il nostro concerto è andato bene, complice del fatto che i suoni finalmente si sentivano come in sala, nonostante le onde sonore si propagassero in un ambiente molto più ampio del luogo dove siamo soliti suonare e poi l'allenamento del pomeriggio ci è serivito a non avere crampi o vuoti di memoria.
La mia performance non è stata cattiva, anzi, credo di aver suonato al meglio delle mie possibilità, eppure, alla chiusura dell'ultima canzone ho commesso un errore che avrei potuto evitare se avessi prestato più attenzione ai miei soci. Entrambi gli altri Twenty, hanno suonato perfettamente e per questo il mio errore ha un po' compromesso la fine del brano. In effetti non so come mai abbia chiuso prima del previsto, forse sono stato così attento a non sbagliare un passaggio fondamentale che arrivato alla fine, non vedevo l'ora di chiudere. Pazienza, ormai è andata così e non posso fare nulla per tornare indietro e rimediare all'errore. Questo serve sempre come esperienza.
Comunque alla fne della serata ci sono arrivati pure dei soldi che ho provveduto a mettere nella cassa comune in vista di un nuovo album. Non è detto che questo cachet non diventi persino una cosa abituale e allora si potrà pure cambiare lavoro! Ok, ok. sto esagerando.



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