martedì 18 febbraio 2014

UN BUON NON COMPLEANNO

Quando si hanno dei figli piccoli che frequentano le scuole, dalla materna alle elementari, ci si ritrova ad avere a che fare anche con i loro compagni e conseguentemente con i genitori di questi. A turno ogni bambino del mondo, una volta l'anno per fortuna, festeggia il proprio compleanno e quale occasione migliore per organizzare una bella festa se non nel giorno della celebrazione della nascita del pargolo? E' ovvio che i bambini la stragrande maggioranza delle volte si divertono come dei matti, capita anche di no purtroppo, raramente accade che il festeggiato non si diverta affatto e faccia di tutto per rovinare la sua festa, ed è esattamente quello che è successo l'anno scorso al compleanno del figlio della mia vicina. I miei bimbi sono stati testimoni oculari della tragedia, eppure non ne se ne sono preoccupati minimamente, hanno giocato, mangiato e festeggiato nonostante il piccolo distruggesse tutto intorno a sé. Va beh, come si diceva poc'anzi i bambini alle feste si divertono, quelli che non fanno i salti di gioia in queste occasioni sono i genitori, metto il sottoscritto al primo posto. Mentre le donne e gli uomini del domani si scatenano con il loro amici giocando fino allo sfinimento, i genitori restano in piedi come degli stoccafissi, ingessati come al pronto soccorso, sfoggiando per bene, il sorriso più ebete che sono in grado di riprodurre. Per venire incontro al clima di giubilo e spensieratezza, gli adulti si sentono in dovere di essere simpatici a tutti i costi, di ridere ad ogni verbo, anche se viene offerto loro soltanto da bere, di essere prodighi di complimenti sulle cibarie specialmente sulla torta e ovviamente se questa è stata fatta dalle sapienti mani della mamma, del papà o della nonna ecc... bisogna spergiurare di non aver mangiato nulla di più buono, per dirla in poche parole la fiera della menzogna. I genitori del festeggiato hanno di solito il ruolo peggiore poiché devono fare da collante tra tutti gli invitati ed essere un po' i mattatori della giornata di festa. Devono riuscire a parlare con tutti anche per pochi minuti senza dimenticare nessuno, spendendo qualche complimento per il regalo, nonché per il figlio che hanno portato alla festa. Poi è abitudine o semplice facciata, elargire inviti di cene piuttosto che uscite o gite in genere, a tutte le famiglie presenti, dando l'esclusiva ad un gruppo alla volta sia chiaro. Sia mia moglie che io, ci siamo ritrovati a ricoprire questo ruolo ovviamente, ed è una vera faticaccia. Per prima cosa c'è da mettere in conto l'organizzazione, il ché significa preparare tutto dalla location al mangiare, poi c'è l'aspettativa della buona riuscita della festa, quindi sperare che tutti gli invitati arrivino e che si divertano. Una volta che la festa è iniziata, bisogna armarsi di pazienza e tenere banco con tutti. Mia moglie ed io per quest'anno, abbiamo pattuito con i nostri figli che faremo una festicciola in casa con pochi intimi, dato che per quelle passate abbiamo organizzato tutto come da copione. Inutile dire però, che sono state un vero successo, sopratutto quella dell'anno scorso di mia figlia, dato che lei ci tiene parecchio e guai e non organizzare qualcosa di grandioso. Abbiamo invitato un sacco di bimbi in un parco giochi con i gonfiabili inclusi, si sono scatenati tutti, è sembrato uno di quegli eventi tipo: "MY SWEET SIXTHEEN" con imbucati al seguito, per intenderci. (a dire il vero mi sono divertito pure io) Comunque è difficile organizzare feste di compleanno, sia per i bambini che per gli adulti, perché è un dispendio di energie non indifferente, però per i figli si farebbe questo e molto altro ancora, anche perché quando festeggeranno i compleanni da più grandi, potremmo ritenerci fortunati se solo ce ne parleranno, essere invitati non è consentito, lo capisco e lo accetto. Cari Testimoni di Geova siete stati furbi ad aver stabilito di non festeggiare nessuna ricorrenza, vi siete tolti diverse grane da i piedi, anche se forse forse qualcosa vi perderete come gli occhi pieni di gioia dei vostri bimbi che per un giorno all'anno sono principi e principesse del giorno in cui hanno reso noi, re e regine.

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