lunedì 11 gennaio 2016

REVOLUTIONIZING HOME

Come si può stravolgere nuovamente una casa, dopo averla sistemata da poco? Semplice, basta aver sposato una donna dalle idee rivoluzionarie ed il gioco è fatto.
Il progetto è questo: scambiare la camera dei bimbi con la nostra. Detto così, sembra la cosa più facile del mondo, ma in realtà non lo è affatto.
Lo scambio delle due camere è necessario per un semplice motivo, cioè, quello di ottenere più spazio per noi genitori. Da quando ci siamo trasferiti in questa casa, (ormai sono quasi tre anni), la camera più grande l'abbiamo lasciata ai bimbi, mentre noi ci siamo rifugiati in quella più piccola, stravolgendola diverse volte pur di ottenere l'attuale sistemazione. La cosa è andata liscia fino a quando mia moglie non si è resa conto che nella nostra stanza è impossibile muoversi in maniera agile, se poi ci aggiungiamo una culla dalle fattezze del sommergibile Toti, la richiesta di metri quadri diventa un bisogno impellente. Inoltre abbiamo constatato fin da subito, che ai nostri figli piace di più giocare nella nostra stanza piuttosto che nella loro. Il motivo è davvero inspiegabile, però sono lì che si svolgono la maggior parte delle loro avventure ludiche.
L'altro giorno la mia dolce ristrutturatrice d'interni, mi accenna a questo scambio improvviso. Io sulle prime non ho colto l'innovazione, anzi, mi è sembrato di fare un torto ai pargoli, poi però l'architetto di casa, mi ha esposto punto per punto tutti i vantaggi che ne ricaveremmo noi come famiglia da questo scambio. Ovviamente ho accettato.
Il problema più grosso è quello di far passare il nostro letto e gli armadi nell'altra stanza che sta proprio di fianco. Se ultimamente non avessi messo nel corridoio un'armadiatura enorme quanto le teste di Rapanui, il passaggio del mobilio non sarebbe così difficoltoso, ma dato che c'è ed è impossibile spostarla, mi devo mettere l'anima in pace e smontare pezzo per pezzo ogni componente che occupa le stanze. Per evitare tutto ciò, ho pensato di far scorrere l'arredamento da parte a parte facendolo passare tra le porte, inclinando, spostando, appiattendo e nel mentre imprecando, tutto quello che avrà una nuova destinazione; poi con l'aiuto della Fata Smemorina e la sua bacchetta magica, fare in modo che nulla venga distrutto. Purtroppo per me la Fata è andata in pensione da quel dì, quindi significa che dovrò fare da solo. Ho provato anche a contattare Mago Merlino, ma mi hanno detto che è deceduto e il Genio della Lampada di Aladino è impossibilitato a venire in Italia, visti i grossi problemi politici che affliggono il Medio Oriente da qualche tempo a questa parte (rischierebbe di perdere la testa). Onde evitare un macello diplomatico come quello dei Marò, mi rimboccherò le maniche, mi armerò di cacciavite e smonterò tutto ciò che ho comprato all'Ikea, con la speranza di non ridurre in briciole tutto il lavoro di sapienti designer svedesi che prima di dare i nomi ai mobili si sbronzano di sana pianta, e restare con un sacco a pelo matrimoniale ed un attaccapanni come quello che avevo preso da Zabriskie Point, quando andai a vivere con mia moglie all'inizio della nostra storia d'amore, fatta di traslochi, ristrutturazioni e idee lampanti.





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