mercoledì 19 marzo 2014

VIVERE=PAGARE

Oggi sono decisamente avvilito e demoralizzato, per un semplice motivo, che sia mia moglie che il sottoscritto, ma mettiamoci anche tutto il resto del mondo, vive facendo estremi sacrifici per ricevere uno stipendio che se ne va in tasse. E' assurdo che la totalità dei lavoratori, si ammali di stress, si porti dietro le problematiche dell'impiego e tutte le ore spese a risolverle, si imbruttiscano il carattere e sprechi i 3/4 della vita per non avere in cambio nulla. Parlo a titolo personale dicendo, che il ritorno monetario del mio lavoro è perssoché minimo rispetto a quanto ci metto nell'eseguirlo a dovere, se ci aggiungo anche tutte le ore di sonno perse e i disagi che questo comporta, mi verrebbe da dire che sono sottopagato. A fronte di quanto detto, quei quattro soldi che percepisco, vengono spesi inutilmente almeno la metà, per far fronte alla chiamata dello Stato nel quale mi obbliga a pagare, ogni mese per dei servizi inutili o addirittura inesistenti. La mia busta paga è dimezzata ogni quindici del mese, per colpa del costo del lavoro ed è assurdo se ci penso, perché significherebbe che per avere la grazia del lavoro, il mio datore spende dei soldi che ovviamente si rifanno su di me, quindi pago per lavorare. Tra l'altro queste grandi cifre che mi vengono sottratte vanno a finire in un calderone di ignota destinazione, non contento il mio Bel Paese, aggiunge tasse su tasse per ogni cosa. Se avessi un riscontro concreto su ciò che mi viene tolto in automatico in busta paga ed il sovrapprezzo che pago su ogni servizio, lo vedessi materializzare davanti ai miei occhi, sarei ben contento di contribuire con la mia parte a formare uno Stato che funzioni, cioè non pretendo che mi si regali nulla, se consumo è giusto che io paghi. Ma quando invece sono costretto a pagare per non ottenere niente e in più, questi soldi vengano utilizzati in modo oscuro e non giustificabile, allora non ci sto. L'Italia credo che sia il paese con più tasse tra quelli mondiali. L'erario spreme fino all'ultimo centesimo ogni cittadino, un momento non tutti, solo quelli che non fanno parte della casta dei ricchi, nella quale includerei senza ombra di dubbio tutti i migliaia di politici, che inventano altre tasse, stando comodamente seduti in parlamento ad architettare altri modi per sottrarre i pochi euro dello stipendio. Se dovessi fare l'elenco di tutto ciò che aumenta in basse al ricarico dei dazi, starei a pigiare sulla tastiera fino a domani. Non c'è alternativa a non pagare per me comune mortale, perché se evadessi, sarei perseguito fino alla morte e oltre, mentre chi beatamente imbosca capitali di milioni o raggira per il proprio tornaconto, ciò che noi siamo costretti a sborsare, ecco queste persone non vengono nemmeno indagate. Il motivo è che siamo dentro una ragnatela gigante sulla quale pochi e privilegiati ragni mangiano a più non posso, tutte le povere mosche intrappolate su i fili appiccicosi dei pagamenti obbligatori. E' un sistema malato ed ingiusto ma in atto da quando l'uomo ha capito che non bisogna essere onesti, ma bensì furbi, per vivere meglio. Penso che chi ci governa, prima di incamminarsi sulla strada della politica, fosse mosso da grandi ideali, ma quando poi ha capito che sedendosi sulle comode poltrone, poteva anche dimenticare i sentimenti aulici della giustizia e della democrazia e cominciare così ad ingozzarsi di ogni benefit e privilegio, non abbia più smesso, ritenendo il suo operato una giusta conseguenza della figura del politico. In Italia ci sono una quantità ingiustificata di partiti e di politici, che per godere del vitalizio e dei super stipendi, inventa manovre, tasse, legislature, che come scopo hanno quello di rendere immutabile questa assurda situazione. Anche se un giorno il popolo italiano dovesse arrivare a compiere una rivoluzione, chi verrà dopo questi parassiti, in poco tempo si comporterebbe in egual modo a chi li ha preceduti, non lo dico io, ma la storia insegna quanto sostengo. Che tristezza, non posso nemmeno immaginare di fare qualcosa di bello per me e per la mia famiglia, perché devo fare i conti ogni mese su ciò che devo pagare e tolto questo, mi restano solo i soldi per sopravvivere, ma è vita questa? Sono in una gabbia e non c'è verso che io scappi, anzi semmai ci fosse, dovrei pagare una tassa per essere scappato e una per aver lasciato la gabbia incustodita. Vi odio tutti.

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