venerdì 17 luglio 2015

E...STATE AL CALDO

Dopo le ferie sapevo che ci avrebbe accolto un caldo torrido a Milano, ma finché non mi sono abbrustolito per bene, non ci ho creduto veramente, o almeno, speravo che si sarebbe riproposta un'estate fresca come quella dell'anno scorso. Ebbene, i giorni trascorsi dopo il mio ritorno sono stati infernali. Ho la sensazione di vivere perennemente all'interno di un enorme forno a microonde, tant'è che mi sembra opportuno andare in giro con qualche condimento addosso e delle guarnizioni ad hoc per l'occasione. L'aria fresca è stata venduta al miglior offerente e a noi, poveri cristi, ci è stata regalata solo l'afa.
In casa si schiatta, fuori si arde vivi, l'ombra è un miraggio e l'aria condizionata è un lusso. Ogni cosa è una sofferenza, anche compiere il più piccolo gesto quotidiano per mandare avanti la gestione familiare, non solo, persino dormire è una tortura! Di notte mi sveglio coperto da un lago di sudore, nonostante sia con il ventilatore puntato in faccia. Questo è il momento della giornata che odio di più, perché mi sveglio poi l'indomani, privo di energia; quasi come se avessi corso per tutta la notte e con l'incombenza di cambiare continuamente posizione. Le federe dei cuscini, che cambio di ora in ora, mi si appiccicano addosso e sento l'urgenza di svegliarmi per andare a bere. Fare almeno due docce al giorno non comportano nessun rimedio, anzi, appena ho finito sudo peggio di prima! Una volta un tizio mi disse che per contrastare il calore esterno, bisogna fare la doccia calda. Ma com'è possibile? L'unico momento di goduria ce l'ho quando mi scende sul corpo l'acqua corrente fredda. Non posso rinunciare a quei pochi minuti di refrigerio; tanto alla fine, ritarderei solo di qualche secondo l'arrivo della calura, quindi che senso ha?
Odio l'estate, la detesto, la disprezzo! Mi fanno impazzire gli interminabili giorni che compongono questa dannata stagione, così irrimediabilmente avvilente e senza un valido rimedio che possa contrastarla. D'inverno ci si può coprire per combattere il freddo, ma d'estate, più che essere nudi non si può e comunque non serve a niente. Se si potesse stare meglio senza pelle, me la strapperei con le mie mani, ma purtroppo mi arriverebbero uno sciame di mosche a mangiare la mia carne in putrefazione per il caldo e puzzerei come lo schifo più schifoso dello schifìo.
Lo so per certo, nella mia vita precedente ero un orso polare e per aver mangiato troppi pinguini, sto scontando la pena di vivere nel fuoco estivo. Voglio andare a vivere su Plutone, lì sì che stare ben al fresco...



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