mercoledì 9 ottobre 2013

MEA CULPA

Essere genitori non è una cosa semplice. Me lo sono sentito dire da una vita e lo sto provando sulla mia pelle anche ora che il genitore sono io. Questo però non autorizza a compiere degli errori in nome dell'educazione, facendo subire ai figli ciò che si ritiene giusto, vuoi per consuetudine, o perché così è stato fatto per prima a noi, o proprio perché al momento sembra la cosa più giusta da fare. La punizione in quanto tale non paga, che sia essa corporale, verbale o psicologica. Posso dire anche il motivo del mio dissenso a tali pratiche con una certa cognizione di causa, ovvero perché ci si sente male nel darle, anzi ci si sente degli idioti. I bambini sono delle spugne apprendono da noi ogni cosa, a maggior ragione se diamo loro dei castighi. Io aborro ogni forma di violenza, tremo all'idea di procurare del dolore ai miei figli, eppure anch'io sono caduto nell'infamia della punizione. E' chiaro che non ho toccato nemmeno con un dito mio figlio, la mia è stata una punizione di carattere psicologico, ma non per questo meno grave, mi sento uno schifo esattamente come se l'avessi percosso. Non ho idea di come io abbia fatto a partorire dalla testa una cosa del genere, ma al momento non ho pensato che mio figlio ne potesse risentire, magari con dei traumi. Avrei dovuto pensarci non una, ma un milione di volte. Meglio ancora se non l'avessi fatto punto e basta. Non starò a descrivere in che cosa consista l'oggetto del mio disdegno, in primis perché me ne vergogno, in secundis perché qualcuno potrebbe pensare che in realtà non sia stata una cosa così grave, e si sbaglierebbero. Il risultato della mia genialata è stato il pianto di mio figlio, che io abbia fatto o meno qualcosa di grosso, dunque a conti fatti, non cambia nulla. Dato che mi sono sentito uno straccio dopo, ho persino chiesto a mio figlio se aveva capito il senso del mio provvedimento, ovviamente mi ha detto di si. Gli ho chiesto scusa e lui mi ha perdonato. In realtà mi aveva perdonato già quando la punizione era finita e io mi sono sentito anche peggio. Sono un idiota, un mostro e anche di più, mi sto chiedendo da 24 ore come abbia potuto. Si dice che errare sia umano e perseverare sia diabolico, per me non è così. Si parte ad essere diabolici già dall'errore. Si può imparare con gli sbagli certo, ma a spese dei più piccoli. Ovviamente non rifarò mai più una cosa del genere, ciò non toglie che però mio figlio sia stato segnato. Mi dispiace enormemente.

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