martedì 29 ottobre 2013

LA VOGLIA DI CRESCERE

Pochi giorni fa, ho visto la foto di un mio cugino che da tempo non vedo di persona. Credo abbia una dozzina di anni in meno di me. Da quella foto ho potuto riconoscere le famose acconciature da barba, che ogni ragazzo alle prime armi con la peluria del viso, mostra con fierezza. I maschi si cimentano per quello che possono con baffi, pizzetti, barbe incolte, basettoni e via discorrendo. Mi fa sorridere la cosa, perché più o meno tutti, non vedono l'ora di mostrare quanto è diventato adulto. La maggior parte delle volte sono dei peli molto radi, baffetti appena percettibili (tipo baffo da filippino) quasi delle ombre che sovrastano le labbra. Ma per chi li possiede, sembrano delle foreste vergini cresciute senza controllo, che si accaparrano della levigatezza del volto di fanciullo, come edere in salita verso l'età adulta. Per domare la flora del volto è necessario ogni strumento per estirparla, modellarla e renderla volutamente invisibile, quindi si acquistano le migliori attrezzature per la rasatura. Schiuma da barba in gel, che la renda morbida e facile al taglio, rasoi di ultima generazione, che tagliano come delle scimitarre ma solo il pelo senza intaccare anche la pelle, serie di lame in acciaio semplici da pulire e belle persino a vederle. Poi per finire con l'after shave (che sa di pioggia e la 24 ore...) dalla fragranza più alla moda ma delicato al tempo stesso. Si perché oggigiorno il dopo barba è più un eau de toilette, raffinato, trandy, giovane e molto altro ancora. Ma quando vedevo ed emulavo mio padre dopo la rasatura, quello che mi mettevo in faccia era una specie di acido solforico da corrodere le guance, il collo e ancora prima le mani. Una vecchia pubblicità recitava DENIM PER L'UOMO CHE NON DEVE CHIEDERE MAI. Ci credo, ormai con la pelle sciolta è inutile chiedere, al massimo una faccia nuova. La voglia di mostrarsi grandi viene anche alle ragazze, mica solo ai maschietti. Certo perché quando queste ottengono il permesso di truccarsi, si vedono delle vere opere pittoriche degne di Pollok, Basquiat, Lichtenstein e tutti i grandi del colore. Vero è, che sulla tela l'estro della cromia fa un effetto, sulle facce delle giovani donzelle ne fa decisamente un altro. Quando poi si vedono un ragazzo con i disegni fatti con la barba e la ragazza con quintali di trucco colorato sul viso, è uno spasso vederli insieme. Già vanno d'accordo a prescindere, poiché guardare un disegno colorato è sempre piacevole, mette proprio allegria.

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