martedì 28 aprile 2015

DIMMI COSA SOGNI E FINIRAI NEI GUAI.

Una nota principessa Disney cantava "I sogni son desideri" e su questo verte il problema di oggi.
Stamattina mi sono svegliato con un senso di colpa grande quanto un campo da golf, perché, durante la notte, il mio cervello ha dato libero sfogo alla proiezione di scene piuttosto spinte che avevano come protagonista me e una donna, non corrispondente a mia moglie. Si potrebbe pensare, che prendendo alla lettera le note disneyane, io desideri un'avventura extraconiugale. Oltre alla cara Cenerentola, si deve aggiungere anche l'interpretazione medico-scientifica del dott. Freud, che nell'interpretazione dei sogni ci riferisce: sia il subconscio ad dettare le immagini visionate durante la notte, perciò, a conti fatti, è ancora peggio di un desiderio.
Il danno poteva rimanere nei miei pensieri e tutto sarebbe passato inosservato, ma avendo appunto un grosso senso di colpa, ne ho parlato con la mia dolce metà, premettendo, che nel sogno ho rifiutato le attenzioni di questa donna immaginaria, prima che arrivassimo ad un punto di non ritorno. Ecco, io non ne ho parlato con lei per lavarmi la coscienza, bensì, per dimostrarle il mio grande amore, avendo rifiutato le avance di un'altra donna, persino in sogno. A lei non è importato nulla del mio atto eroico, anzi, si è inviperita come se fosse stato tutto vero e si è offesa a morte. Ovviamente mi ha citato le tesi freudiane e la hit di Cenerentola, quindi, nel rivelarle la mia devozione, mi sono tirato la zappa sui piedi da solo.
Vorrei che fosse chiaro a tutti: "Non ho nessun bisogno di avere relazioni con altre donne, che non siamo sposate con me". Detta così sembra che aspiri alla poligamia. Riprovo.
"Le donne dei miei sogni non centrano nulla con mia moglie." Così è pure peggio.
"L'unica donna che desidero ardentemente è quella che sta sempre al mio fianco." In questo modo, si potrebbe pensare che mi piaccia la mia vicina di casa. Ci ritento.
"Amo e voglio solo te!." Questo è a scanso di equivoci.




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