mercoledì 29 aprile 2015

NATO NEGLI U.S.A.

Gli Stati Uniti sono un paese controverso, sotto molti aspetti spiccano praticamente su tutti i fronti, ma hanno delle politiche non propriamente felici sulla gestione del loro paese e soprattutto per quelli esteri. C'è da tenere presente, che per quel che riguarda le arti contemporanee sono una spanna sopra tutto il resto del mondo, perché investono molto sul capitale umano fatto di artisti e musicisti. Non credo vengano spinti da un grande senso artistico, penso siano consapevoli che portino nelle tasche degli stati un sacco di soldi, e poi sanno di farlo bene, perciò, ecco qui gli ingenti investimenti.
A volte mi chiedo, ma se fossi nato negli States, sarebbe cambiato qualcosa nella mia vita? Nulla togliendo a ciò che ho ora, per carità non cambierei una virgola; la mia è una curiosità prettamente artistico-musicale. Mi chiedo se avessi frequentato una scuola, o un'accademia, piuttosto che un gruppo di musicisti underground, cosa sarebbe venuto fuori? Magari nulla, però mi piace pensare, che in una vita parallela sarei potuto diventare un altro personaggio di spicco proveniente dall'America e che avrebbe potuto influenzare il mondo intero.
Perché no l'Italia?
Per il semplice motivo, che nel mio paese non c'è alcun interesse a far emergere nuovi artisti, ragion per cui anche in questo campo avviene la fuga di cervelli, ammessi che ce ne siano ancora.
Bye Bye.


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