sabato 21 novembre 2015

SUL LAVORO NIENTE FIGLI

Lo Stato italiano ogni anno lamenta un drastico calo demografico di nuove nascite da parte dei suoi cittadini, e per venir meno a questo grave problema, solo idealmente, supporta e spinge i neo-genitori a procreare tanti bei bambini. Dico solo idealmente, perché di fatto non ci sono molti aiuti che permettano di mantenere la prole dei futuri genitori, ovvero, la maternità delle donne è breve e pagata pochissimo, non ci sono agevolazioni né per i nidi e né per le strutture comunali paritarie; non è neppure contemplato una paternità obbligatoria per i padri, come invece avviene nei paesi del nord Europa, gli assegni familiari sono pressoché ridicoli e tra le tante cose manchevoli del nostro Stato ci si mette anche il posto di lavoro ad osteggiare chi, come me, ha una prole numerosa; non solo da mantenere, ma anche da vivere.
L'esempio è presto fatto.
Qualche giorno fa, in vista delle feste natalizie, ho chiesto qualche giorno di ferie per poter godere dei giorni di festa più attesi dell'anno, da trascorrere con i miei figli, ebbene, le mie richieste non sono state minimamente prese in considerazione, anzi, nei giorni clou del Natale, lavoro sempre.
Ora dico io, ma che cavolo serve per stare a casa un paio di sere e di notti, in occasione della festa familiare per antonomasia? Cribbio ho tre figli e mi piacerebbe trascorrere dei momenti speciali con loro, invece no! Devo stare seduto in ufficio come un pistola a soldo di quei pazzi scellerati che osano chiamare per ogni minimo intervento. Francamente mi sono stufato. Si potrebbe fare uno sforzo e affidare qualche volta un mio turno a chi non ha una famiglia, oddio, certo che una famiglia ce l'hanno tutti, però a molti giovani non interessa fare le feste in modo tradizionale e questo, lo so per certo perché molti colleghi me lo dicono. Allora per quale motivo non si possono affidare a costoro quei giorni di "noia" natalizia? Invece, magicamente se ne stanno a casa a spaccarsi di cibo e si rompono anche qualcos'altro.
Per avere dei giorni di riposo ho chiesto le ferie che sono state scartate, il che significa, che dovrei separarmi da mia moglie l'anno prossimo, così ragionando con la loro mente perversa, potrei trascorrere qualche giorno a casa. Mi fanno ridere!
Mi tocca andare a fare qualche cambio turno con qualcuno, che mosso a pietà, sarebbe disposto a scambiarci le sere e le notti. Ma dove lo trovo quest'anima pia che si sacrificherebbe per me, dopo che ha avuto dall'azienda il nullaosta a starsene a casuccia?  Da nessuna parte.
Ah, e grazie mille! Tanti auguri anche a voi, farabutti.



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