martedì 8 marzo 2016

LE CRONACHE DI ROMA

Mi ha molto turbato l'omicidio di quel ragazzo nell'appartamento di Roma, sia per la brutalità con la quale è avvenuto, sia per l'inutilità di quel gesto efferato, ma anche e soprattutto con la facilità con la quale si trasformano i ruoli come: da ragazzo normale a vittima, da persona insospettabile a carnefice. Non c'è bisogno di un passato oscuro, di una vita relegata in qualche angolo remoto di una periferia ancora più remota, per diventare una persona dalle facili inclinazioni violente, anzi a onor del vero, le persone che hanno un background del genere, capita che ottengano un riscatto sociale, una rivincita su tutto e ne vengano fuori a testa alta, da quel mare di pantano nel quale hanno vissuto. Di solito la noia e i soldi tramutano una persona in una bestia e quando questo processo avviene, nessuno può riconoscere chi si cela dietro la faccia da mostro.
I genitori degli assassini si meravigliano per ciò che è stato compiuto dai loro figli; lo credo bene! Ma ritengo impossibile che non abbiano mai dimostrato nessun tipo di disagio, che non sia stato lanciato qualche segnale d'aiuto a chi li ha messi al mondo; se questo campanello d'allarme non è stato captato, significa che non si è mai instaurato un dialogo tra loro.
E' facile parlare, per chi come me, vede da spettatore inorridito ma bisogna essere consapevoli che i figli crescono e diventano degli individui sempre più lontani da quelli che si conoscevano da bambini, maturano dei pensieri propri con annessi problemi e problematiche, si deve cercare di conoscerli in tutte le loro sfaccettature, specialmente quando diventano grandi.
La cosa che davvero mi manda ai matti, è sapere che nessuno è mai davvero al sicuro, basta poco per tramutare una bravata in una tragedia ed è altrettanto semplice trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato. La vulnerabilità, sia fisica che psichica, degli esseri umani mi sconvolge. Ci sono al mondo milioni di mine vaganti che aspettano solo di esplodere, la sfortuna può far capitare chiunque davanti alla detonazione e venire travolti dall'onda d'urto della violenza.
Immagino l'umanità come un esteso campo di uova fragili e deteriorabili. Nessuno può ritenersi incolume dagli eventi, poiché tutto ciò che avviene intorno, è frutto di una conseguenza precedente compiuta da qualcuno che potrebbe avere avuto in testa mille idee diverse. E' un gioco perverso quello che gli uomini hanno deciso di giocare con il libero arbitrio, perché non è sicuro che la coscienza sia linda e affidabile. Intorno a noi vivono miliardi di esseri umani e tra questi, ce ne sono troppi che sotto il volto celano delle sembianze bestiali.
Non si deve piangere per avvenimenti come quelli di Roma, non si dovrebbe piangere affatto per chi ha perso la vita a causa di pazzi scellerati che vivono con il male di vita dentro, perché non è giusto che il corso degli eventi sia così avverso con persone innocenti.
Non è giusto e basta.


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