mercoledì 9 marzo 2016

L'INEVITABILE SEPARAZIONE

Arriva, per quanto si voglia rimandare il più possibile questo momento, alla fine arriva; senza preavviso e senza sconti sul dolore che porterà.
Non si è mai preparati a dire addio, o anche solo a pensare di doverlo fare, poiché il momento sembra collocato in qualche punto imprecisato del destino ed è per tale motivo che non viene mai considerato in quanto, lo si reputa un concetto astratto, imprecisato, soltanto teorico, immateriale. Esiste come idea ma non è reale finché non lancia i segnali del suo arrivo imminente, allora poi tutto cambia e si rivaluta, le cose assumono un altro aspetto, la vita stessa prende un'altra piega che lascia un solco indelebile infondo all'anima.
Nessuno ha mai chiesto di nascere, eppure, quando si ottiene il dono della vita, si cerca di conservarla e preservarla in tutti i modi, costi quel che costi. Nulla a confronto ha lo stesso valore perciò ci si attacca ad essa come il bene più prezioso in assoluto, che sia questa la nostra o quella di chi amiamo.
Il tempo è la vita sono due elementi indissolubili, quando termina l'uno, anche l'altra finisce e a noi esseri umani quello che abbiamo a disposizione sembra eterno; una vita appunto, ma se lo paragoniamo all'età della storia per esempio, noi non siamo altro che una goccia in un oceano immenso. Proprio per questa percezione che abbiamo del nostro tempo, siamo obbligati a riempirlo poiché non ci appartiene del tutto, è come se avessimo un muto da riscattare nei confronti di quello che ci è stato concesso e di conseguenza non va sprecato.
Dalla nascita alla morte possono passare lunghi anni e in questo periodo siamo costretti ad occuparlo crescendo, imparando, lavorando fino allo stremo delle forze e poi ci è chiesto di amare chi ci accompagna in questo lungo viaggio, per poi lasciare il nostro spazio a chi verrà dopo di noi, sarà così fino a quando anche il nostro pianeta non morirà.
A pensarci bene questo ciclo non ha molto senso, possiamo anche essere felici, vivere ogni giorno come se fosse l'ultimo, riempiendo ogni attimo di gioia e serenità, ma poi arriverà anche l'ultimo di questi giorni e allora non resterà che solo il ricordo del nostro passaggio, saremo ricordati solo da chi ha avuto l'occasione di trascorrere insieme del tempo e quando anche costoro andranno via, non rimarrà nulla. Si ricorderà in eterno solo chi ha fatto qualcosa di memorabile per l'intera umanità, per tutti gli altri è stabilito che la memoria sia limitata quanto la vita.
Alla domanda dei miei figli su cosa c'è dopo la morte, io rispondo che non è mai tornato indietro nessuno per raccontarcelo, quindi sono solito pensare che non esista nulla. Ma i miei bambini che sono delle menti ingenuamente fantastiche mi hanno risposto che si andrà dove uno desidera, dove potrà vivere i propri sogni, finalmente si arriverà dove ha sempre sperato di andare quando era in vita, ovvero nel luogo dei desideri infiniti.


Nessun commento:

Posta un commento

COME UN ANNO FA

 L'anno scorso siamo rimasti rinchiusi per mesi a causa di un virus letale, sconosciuto e altamente aggressivo, dopo un anno siamo ancor...