domenica 27 marzo 2016

PERSONE INSOSPETTABILI HANNO IL ROCK DENTRO

Sono nato in un'epoca in cui gli artisti rock avevano un look decisamente esplosivo, o per meglio dire, hanno fatto scuola nel campo dell'abbigliamento, creando un'identità riconoscibile ed universale. Gli anni '80 sono stati un periodo di grande innovazione e sperimentazione, sia musicale, sia per quel che concerne la moda e quando questi due elementi si sono uniti hanno dato vita ad un fenomeno che non è mai tramontato, anzi, è duro a morire; è eterno.
Per le persone che andrò a parlare, non so bene cosa spingesse a presentarsi in questa maniera, cioè, a tutt'oggi non capisco se erano spinti più dalla moda del momento o dai gusti musicali. Per quanto posso credere di conoscere costoro direi: nessuno dei due. Andiamo a comprendere meglio cosa sto dicendo.
La mamma di un mio amico del cortile, aveva una grossa somiglianza con un cantante nostrano, non esattamente rock però deve essere annoverata tra i sosia più somiglianti di: Riccardo Cocciante.
Ok, capisco che non è edificante per una donna assomigliare ad un uomo, se poi questo è Cocciante anche meno, però sembravano due gemelli, anche se la voce della donna in questione era rotta dal fumo di un miliardo di sigarette, forse era più vicina a quella di Tom Waits che non di quella di Riccardino. C'è da dire che si vestiva in maniera piuttosto mascolina e qui la somiglianza diventa qualcosa di più, ossia diventa un clone.
Alla donna che sto per annunciare è andata anche peggio della precedente, potrebbe sembrare impossibile ma è così. Si trattava della mamma di una mia compagna delle elementari. La prima volta che la vidi rimasi sbalordito dall'enorme somiglianza con un artista che già conoscevo e apprezzavo per la sua musica controversa e il look terrificante, sto parlando di Alice Cooper!
L'avevo detto che era andata peggio a questa qua.
Assomigliare al re delle tenebre per una donna è peggio di un insulto, ma lo giuro su ciò che ho di più caro, che questa mamma era uguale a lui. Non me ne spiego il motivo però, dato che la figlia era abbastanza carina e il primo giorno di scuola rimasi piacevolmente colpito dalla bambina, ma sua madre, cribbio, era inguardabile. Aveva lo stesso naso appuntito, lo stesso viso, gli stessi capelli color della morte, la medesima tonalità degli occhi, le stesse rughe; si vestiva di nero sempre e per ogni occasione sfoggiava un look macabro, insomma era lui ma con l'accento fortemente siciliano.
Purtroppo per lei era una donna davvero brutta e se me ne accorsi io quand'ero un bambino senza malizia, si può stare certi dalla veridicità delle mia parole, però aveva il pregio di assomigliare un cantante rock geniale come Alice Cooper. E' da considerare come un complimento e lo dico veramente, ecco forse al cantante è andata peggio, fermo restando che, l'intento per gran parte della sua carriera è stata quella di spaventare il pubblico e grazie pure alla somiglianza con la mamma della mia ex compagna di classe, l'obiettivo l'ha sicuramente centrato al massimo.
L'ultima persona del post di oggi, mi tocca da vicino poiché si tratta di mia zia.
All'epoca in cui io e le mie cugine andavamo all'asilo insieme, ci portavano le nostre madri, o meglio per quel che riguarda me e mio fratello, ci accompagnava nostra madre, invece chi portava le mie cugine era Joey Tempest, sì il cantante degli Europe. Forse saranno stati i pantaloni di pelle con gli stivaletti corti, una giacca anch'essa di pelle e i capelli cotonati biondi a far sembrare la sorella di mia mamma uguale ad un mio idolo fanciullesco, fatto sta che è stata la zia più rock che abbia mai avuto, e ne vado pure fiero. Forse lei non ha mai pensato di assomigliare ad uomo, ma per carità Joey Tempest deve averne infranti di cuori, ok d'accordo rimane sempre una donna che assomiglia ad uomo, però si potrebbe anche vedere dal lato inverso, cioè, che il forntman degli Europe, quando ancora non aveva raggiunto un successo planetario, fosse per qualche motivo in giro per Rozzano a quei tempi, che avesse preso da mia zia il suo style look e l'avesse portato con fierezza in giro per il mondo. E' improbabile ma non del tutto impossibile, in effetti mia zia era davvero una rocker mancata e potrebbe aver anche lanciato una moda che ha preso piede in Svezia e poi ovunque.
Ho sempre sostenuto che Rozzano fosse una fucina di artisti impareggiabili.






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