giovedì 24 novembre 2016

ODE ALLA DONNA AMATA

Quello che provo per lei è qualcosa che è radicato nell'amore ma riesce a scendere ancor più in profondità se è possibile.
Prima di arrivare ad amarla l'ho ammirata, come si fa con un'opera d'arte.
Quando ho cominciato a conoscerla ne sono rimasto affascinato, per la semplicità con la quale mi spiegava il suo essere piacevolmente complicata. Mi ha confidato le sue paure, le sue ansie e tutto ciò che ha passato prima di conoscermi, sia nel bene, che nel male. E qualora qualcuno apre il proprio cuore, come ha fatto lei con me, ci si sente in dovere di proteggere chi si sta mettendo a nudo di fronte al giudizio o anche solo ad un'idea altrui. Non è una missione, è semplicemente la conseguenza dell'essersi perdutamente innamorato.
Pian piano mi ha rivelato il suo modo di vedere la vita e ho capito che per avere una visuale completa della mia, avevo necessariamente bisogno del suo punto di vista. Fino a quel momento ho vissuto dalla parte oscura della luna, e poi, magicamente mi si è accesa una luce, perché come una stella, lei era lì eppure non la vedevo, o forse non era il momento giusto per accorgermi del suo splendore.
Le sue parole, i suoi pensieri, l'intelligenza che ha dato prova di possedere senza che fosse in qualche maniera tenuta a dimostrarmi, mi aveva colto alla sprovvista, ma non perché non la ritenessi in grado; per carità, ma per  la sorpresa di essere stato chiamato a dovermi relazionare con lei, come se fossi stato insignito di un premio che non credevo di meritare, come se avessi tra le mani un bene talmente prezioso da preservare come un dono o un bene inestimabile; in poche parole, avevo l'onore di starle accanto e l'onere di non deluderla mai. Certo, una bella responsabilità, ma ogni attimo trascorso è stato ed è tutt'ora, come un tuffo rinvigorente in un mare fresco e rigenerante.
Quando abbiamo poi stabilito che le nostre strade non si sarebbero più separate, tutto ha assunto un altro senso, le cose avevano un altro sapore, persino le difficolta a cui siamo andati incontro non ci hanno mai abbattuto, anzi, hanno fatto in modo che il nostro rapporto ne uscisse più saldo e fortificato, forgiato da una nuova forza che comprendeva l'unione di due elementi e non più il singolo individuo. Siamo diventati una coppia, poi una squadra e dopo una famiglia ed il nostro tacito accordo di sorreggerci l'un l'altra, l'abbiamo addirittura ufficializzato in un luogo tanto lontano dai nostri abituali, quanto appartenente ad un passaggio della nostra storia, che simboleggia più di quanto noi stessi gli attribuiamo. E' stata un'azione dovuta ma al tempo stesso consequenziale, ovvero, il processo naturale delle cose.
Ho imparato a fidarmi ciecamente di una donna che rispetto più di ogni altra persona al mondo, non solo nelle questioni di cuore che è un elemento abbastanza scontato, ma ho riposto la mia fiducia nelle sue azioni e nei suoi pensieri; potrei guidare ad occhi chiusi e sarei certo di arrivare a destinazione sano e salvo perché sarebbe lei a guidarmi fino al traguardo. In effetti è davvero così che accade quando andiamo in giro in auto, però di questo ne parlerò in seguito, ora voglio solo dirle quanto le sono riconoscente per aver stabilito di trascorrere con me la sua vita, di aver deciso di mettere al mondo i nostri figli e quanto sia prezioso l'esempio che lei è per me.
Da ragazzo ero convinto che l'amore, quello vero, non esistesse; che fosse solo una storia inventata per scrivere poesie e canzoni. Poi mi è bastato rimanere imbottigliato nel traffico seduto accanto a lei per rendermi conto di quanto fossero errate le mie idee, di quanto avessi bisogno di dare tutto me stesso, anima e corpo, a colei che mi ha rapito totalmente il cuore ed il cervello, senza che nemmeno me ne accorgessi o che avessi fatto chissà quale ostico passaggio per venire a conoscenza della sua maestosità, mi è bastato guardarla per capire che non avrei avuto nessun'altra possibilità di salvezza se non amarla e se mi sento appagato e soddisfatto lo devo solo a lei.
Ogni giorno è buono per rendermi conto della sua bellezza, l'ho sempre pensato; ovvio, però c'è ogni volta qualcosa che non ho ancora scoperto del suo corpo, o che è mutato nel tempo migliorandosi, quasi come se avesse fatto un patto col diavolo per apparire ai miei occhi sempre stupenda. A volte mi fermo a guardarla per capire cosa adoro di lei, e non sto mentendo, quando dico che c'è sempre qualcosa che mi stupisce, che mi fa perdere la testa anche se sono dieci anni che stiamo insieme, ogni giorno mi lancia un pizzico della sua magia per restare stregato per i giorni successivi e via discorrendo. Tutto ciò che ha di bello dentro, è inevitabilmente manifestato anche fuori, entrambi gli elementi non potrebbero viaggiare separati, lei è così: perfetta. E' vero che la perfezione non esiste, cioè, ci hanno sempre detto questa frase, eppure non saprei definirla in maniera diversa, lei racchiude in sé tutto ciò di cui ho bisogno e non solo, ho persino il privilegio di avere anche di più.
Non ho altro modo per esprimere quanto provo, se non con queste parole scritte nero su bianco, così che, se a lei venisse voglia di sapere cosa provo anche quando non glielo dico apertamente, le basterebbe leggere cosa mi ha suggerito oggi il cuore.


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