mercoledì 20 novembre 2013

A QUALE ETA' SI DEVE SMETTERE DI FARE L'AMORE?

In questi giorni oltre al mio anniversario di matrimonio, ho sentito di altri che hanno festeggiato per lo stesso motivo, ma con anni ben diversi dal mio. Chi ne ha festeggiati 35, chi 25, altri addirittura 50, cioè c'è un sacco di gente che sta insieme da sempre, ed è qui che è partita la mia riflessione. Penso quasi tutti risponderebbero che non si dovrebbe smettere mai, o per lo meno, finché il fisico regge si può tirare avanti. Però quello che mi incuriosisce, non è tanto il fattore fisico dell'uomo/donna e la sua capacità riproduttiva, bensì è il fattore umano dei rapporti tra coniugi, che mi porta a riflettere. Consideriamo una coppia di persone normali, che rimane fedele alla sua metà da quando ha pronunciato positivamente alla domanda: "Vuoi tu"...ecc, quando si sono resi conto che era meglio terminare con le gioie del sesso? Chi per primo ha affisso il cartello "CHIUSO PER SEMPRE" sul proprio organo riproduttivo? Poi una volta stabilito che non c'è più trippa per gatti, a quale rimedio si ricorre per non perdere del tutto le altri funzioni dei genitali? Facendo una rapida statistica, credo personalmente, che siano per prime le donne a porre fine agli obblighi espletati durante tutta la vita con il marito. Perché si sa, le donne ad un certo punto, non sentono più la necessità fisica del rapporto sessuale, vuoi la menopuasa o perché sono più mature e profonde. Magari la continua richiesta da parte di un partner vetusto, ma ancora arzillo sul quel fronte, le facciano sorgere un naturale rifiuto fisiologico alla pratica in sé, è comprensibile. Ma l'elemento su quale posso dire con certezza che all'uomo la voglia non si affievolisce mai, si basa sulla visione di maschi attempati dentro le loro auto, che si accostano di notte lungo i marciapiedi della città. E' innegabile che da sempre il maschio, sia un avventore abituale di prostitute, soprattutto quando vede negare le possibilità di conquista di una donna col passare degli anni. Detto questo, la mia domanda resta irrisolta. Se vedo me stesso tra 30 anni ne avrò 62, un'età che al giorno d'oggi compete benissimo con i cinquantenni e forse anche meno, quindi ancora abile a svolgere le effusioni romantiche in totale armonia, mi auguro. Come dovrò gestire la voglia di carnalità? Se fra 30 anni mia moglie mi dirà, "Ok io il mio dovere l'ho fatto per tutto questo tempo, ora non ne ho più voglia, ma guai a te se guardi un'altra!" Cosa faccio in quel caso? Forse sto sviando, non volevo incappare in questa dinamica. Mi premeva fare una riflessione sulla continuazione dei rapporti tra due adulti, dopo una vita trascorsa insieme. Diventerà grigia come il colore dei capelli a cui saremo destinati portare sulla testa? O forse ci delizieranno altre cose, come la stretta di mano quando si passeggia, un bacio sulla guancia a mo' di saluto, l'accorgersi che nonostante tutto si sta ancora insieme dopo tanti anni? Immagino di si. Se poi alla fine, dopo aver preso coscienza che la via del tramonto si avvicina, ma abbiamo ancora in serbo delle cartucce da sparare, resta sempre il viagra.

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