lunedì 25 agosto 2014

INCONTRO CON VECCHIO AMICO

Mr. D.- Ehy ciao A. come stai? E' da un sacco che non ci vediamo che mi dici?
A.- Bene dai, tutto normale sempre la solita vita. Tu piuttosto che mi racconti?
Mr. D.- Il lavoro è sempre quello, ho finito le ferie da un paio di settimane e aspetto il terzo figlio.
A.- Davvero? Complimenti, non perdi un colpo.
Mr. D.- Si diciamo che ci teniamo in movimento, non ci facciamo mancare nulla. E tu?
A.- Io di figli come sai, non ne ho e mai ne avrò, però qualcun altro a sfornato per me.
Mr. D.- Ah si e chi sono i fortunati?
A.- La V. e B. hanno avuto un figlio due anni fa credo, la M. e L. quest'anno sono diventati genitori anche loro.
Mr. D.- Oh finalmente non sono l'unico.
A. - Si, la compagnia del Tipota è cresciuta, hanno come dire, messo la testa a posto, aspetta però, non proprio tutti
Mr. D.- Immagino che gli altri siano i soliti debosciati.
A.- A chi ti riferisci? Tipo G. ,T. e il resto?
Mr.D.- Si esatto.
A.- Beh io non li frequento più molto, cioè di rado capito lì, però so quello che mi dicono la D. la E. loro stanno sempre lì, mi dicono che sono rimasti più o meno gli stessi di una volta.
Mr.D.- E quelle due come se la passano?
A.- Ma guarda, lavorano ogni tanto e vanno spesso al Tipota, La E. è diventata infermiera al San Paolo, invece la D. lavoricchia, cambia spesso lavoro. Quando trova qualcosa poi lo molla e si mette alla ricerca di uno nuovo, dice che si stufa in fretta. Ma lei non ha problemi, vive in casa ancora con i suoi e viene sovvenzionata dal padre.
Mr.D.- Ah però.
A.- Stava insieme ad un tizio, un mezzo sballato che lavorava fino a qualche tempo fa in un negozio vicino casa sua, se non sbaglio un panettiere. Però si prendono e si mollano due volte al mese. Mentre la E. sta con un tipo da tre anni quasi. Mi ha detto che a luglio dell'anno prossimo si sposano.
Mr.D.- Era ora!
A.- Si alla fine è stata sverginata, l'aveva messa sotto spirito.
Mr. D. - Ma non dico in quel senso.
A.- Si, si noi abbiamo pensato tutti a quello, fidati.
Mr. D.- Ma tu sei accompagnato?
A.- Si mi frequento con un tizio che ho conosciuto in Grecia. Per ora nulla di serio, vedremo...
Mr.D - Ma si dai tempo al tempo.
A. - Dove stai andando?
Mr. D.- Al lavoro.
A.- Di notte?
Mr. D - Già.
A. - Ma mica lavoravi lì...
Mr. D - Si questo però è un lavoro che faccio per arrotondare, in realtà scrivo e suono.
A.- Davvero?
Mr.D.- Si ho pubblicato da poco un libro e sto per pubblicare il secondo.
A. - Accidenti hai capito...
Mr. D.- Nulla di che, non credere non sono diventato ricco. Per quanto riguarda la musica a fine settembre o inizio ottobre incidiamo un EP però, non sono previste vendite record. Mi arrangio per quanto possibile a dare libero sfogo alla mia creatività. Se poi questa funziona tanto meglio.
A. - Bene, mi fa piacere complimenti.
Mr. D.- Grazie.
A. - Non ti voglio trattenere, va a finire che fai tardi.
Mr. D. - Comunque sono in bici, faccio presto.
A.- Facciamo così, vediamoci una sera per bere qualcosa insieme ti va?
Mr.D.- Ok perché no.
A. - il tuo numero è sempre quello?
Mr. D.- Mai cambiato.
A. Dai allora ci sentiamo.
Mr. D. Perfetto, buona serata.
A- Grazie, e buon lavoro ciao.
Mr.D.- Ciao.

Questa è la conversazione che avrei avuto con un vecchio amico, incontrato stasera prima di venire a lavoro, se non l'avessi superato. Penso che il colloquio sarebbe stato in questi termini. Perché non mi sono fermato a parlare con lui? Forse perché me ne sono reso conto quando ormai era troppo tardi, o magari perché dopo tanto tempo che non vedo qualcuno, mi passa la voglia di chiacchierare e di spiegare in due battute la mia vita. Sembra di dover dire per forza qualcosa di interessante e spiattellare le notizie più succulente senza dare il giusto peso alle parole. Oppure di dover dimostrare che in fondo non si è dei falliti in ambito lavorativo e allora si esagera un po' alterando un tantino la realtà. Poi se non mi sono fermato questa volta, non è detto che la prossima vada allo stesso modo, tra l'altro non so spiegarmi il motivo, ma mi sentivo che l'averi incontrato prima o poi, esattamente lui dico, ero sicuro di beccarlo me lo sentivo. Comunque caro A., questo è quanto sarebbe venuto fuori se ci fossimo messi a parlare. Alla prossima.


Nessun commento:

Posta un commento

COME UN ANNO FA

 L'anno scorso siamo rimasti rinchiusi per mesi a causa di un virus letale, sconosciuto e altamente aggressivo, dopo un anno siamo ancor...