mercoledì 14 dicembre 2016

NARCOLETTICO, IO?

Nel corso della mia vita ho attraversato diverse fasi: l'inappetenza (sembra strano, ma è così) la fame insaziabile (questo è più credibile) l'insonnia e da qualche tempo a questa parte, mi sembra di essere diventato pure narcolettico.
In effetti, lavorando di notte, mi sento sempre in debito con il sonno ma questo non è mai stato un problema per me, anche le poche ore di riposo non hanno mai costituito un disagio, anzi, dormire poco mi rendeva più attivo, invece ora le cose sono cambiate. Al risveglio sento il bisogno di dormire ancora, durante la mattina poi, mi si appesantiscono gli occhi e dopo mangiato faccio fatica a restare sveglio. Inframmezzato qua e là, ci aggiungo anche quei minuti passati sul divano, ebbene, appena mi ci appoggio il sonno comincia ad impadronirsi di me, quasi come se avessi passato la notte in bianco. La cosa ha dell'incredibile, tenendo pure conto del fatto che da tre mesi circa a lavoro mi hanno tolto un turno di notte, per cui in teoria, tutta questa sonnolenza non dovrei sentirla.
Sarà che il tempo che dedico al sonno notturno non supera mai le sei ore; ok, ci sta un po' di défaillance mattutina ma qui si rasente la patologia.
Non ho mai avuto la necessità di dormire tanto, per di più, non mai apprezzato il riposo in quanto tale, a dire il vero, ho sempre ritenuto una perdita di tempo restare nel letto a crogiolarmi tra le coperte. Anche in questo periodo penso la stessa cosa, ma il fisico richiama una certa dose quotidiana di relax, o se non è proprio relax, almeno un paio di minuti di stop.
In effetti non riesco mai a dormire in maniera profonda, cioè, quando perdo i sensi sul divano resto al massimo una mezz'ora e non di più, poiché se dovessi dormire un'ora abbondante mi sveglierei con un mal di testa da spezzarmi il cranio. Lo so perché le rare volte che è capitato che dormissi per più tempo del dovuto, al risveglio mi martellava in testa un picchio infervorato.
Tempo fa, un mio ex collega mi ha spiegato che il tempo necessario al risposo lo detta il corpo, non le convenzioni, cioè, dormire tanto, tipo le classiche otto ore notturne, non è detto che facciano bene a chi non necessita di stare nel letto tutto quel tempo. Io ho sempre ritenuto di appartenere a quella categoria di persone, proprio perché quando mi sveglio tardi la domenica mattina mi sento uno zombie. In mio soccorso comunque ci sono i miei gatti, che pure l'ultimo giorno della settimana grattano la porta alle 7.00 in punto.
In definitiva resto lo stesso una persona alla quale non piace molto dormire, ma con il passare degli anni, il mio fisico sta invecchiando e sente di aver dormito poco finora.
Cosa posso farci?
Che pizza a furia di scrivere, mi è venuto pure sonno.



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