martedì 20 dicembre 2016

POSTA, SPEDIZIONI E CONSEGNE

In questo periodo di grandi acquisti, molte persone come me scelgono di comprare i regali su internet; perché è più comodo: cerchi, scegli, acquisti; perché è più rapido: nessuna fila in cassa, arriva direttamente a casa; perché a volte è più conveniente che non nei negozi.
Questo vale solo le cose vanno per il verso giusto, ma si sa, spesso il risultato cambia non appena ci proponiamo dei programmi da seguire. Come è capitato a me.
Chi si occupa dei regali è mia moglie, lei è brava in queste cose tanto che riesce a fare tutto senza problemi, anzi, addirittura trovi gli articoli che servono come niente fosse; di fatti il problema non è lei, bensì, l'organizzazione delle spedizioni.
I corrieri e le poste, dovrebbero in qualche maniera avere dei programmi che facilitino l'acquirente nel recapito degli acquisti, cioè, sicuramente ce l'hanno, ma fanno molta fatica a seguirli a dovere.
Mi spiego:
qualche giorno fa, era prevista la consegna di uno dei pacchi destinati ai nostri figli; dopo l'acquisto ci arriva una mail con la data di consegna ed il corriere interessato; perfetto, tutto come da manuale. Peccato che il pacco sia arrivato con un giorno d'anticipo senza essere avvisati.Quindi il corriere è passato con nonchalant, ha suonato il citofono ma non trovando nessuno in casa, se n'è andato con la stessa noncahant con la quale è arrivato. D'altronde se l'aspetto per un altro giorno già stabilito è normale non trovare nessuno che apra il portone. Ma a loro a quanto pare non importa. Siamo andati a verificare sul sito del corriere quando sarebbe ritornato e da quel momento in poi siamo rimasti a casa tipo arresti domiciliari.
Per ovviare a questo disguido mia moglie ha scelto l'opzione della consegna in posta, che sembra apparentemente più semplice e ribadisco sembra.
Dopo aver ricevuto la mail della consegna di alcuni pacchi, mi sono recato alla posta dove mi attendevano i regali. Ho preso il biglietto (tralascio le solite bagarre delle persone con gli sportellisti) e chiedo dei miei tre pacchi. La tizia che mi ha servito era una sciura che si era appena preso un paio di insulti da una affianco a me, comunque molto stizzita mi dice che non ci sono tre pacchi ma solo due. Io gentilmente le ho fatto notare che avevo una mail di conferma dell'avvenuta consegna proprio in quella posta. Non l'avessi mai fatto. La signora molto sgarbatamente mi ha detto di chiamare il numero verde della posta e di sbrigarmela con loro.
Stessa solfa, ho cercato il pacco con un corriere diverso da quello precedente, mi conferma che la posta è quella dove mi sono recato poco prima, ma poi mia moglie nota che in un'altra finestra appare una posta differente: quella della stazione centrale.
Il motivo per il quale solo quest'ultimo pacco sia andato a finire lì è ignoto, comunque, mi sono fatto coraggio e mi sono precipitato in stazione.
Data l'ora in cui mi ero mosso, ho creduto a torto, di non dover affrontare file enormi, ma appena ho staccato il numerino "dall'affare sputa biglietti", ha notato l'attesa interminabile di 20 persone prima di me. La fortuna ha voluto che mi cadesse l'occhio sopra un bigliettino con due numeri dopo quello che stavano servendo, ho tentennato un po' per i rimorsi di coscienza ma poi mi sono detto chissenefrega.
Lo sportellista nel momento in cui mi sono presentato aveva già cambiato il numero da servire, io ho fatto un poi la lagna e mi ha servito in maniera del tutto contrariata. Trovandomi lì di fronte, gli ho dovuto spiegare la situazione e ripeterla ben tre volte prima che capisse il mio problema. Alla terza volta che cercavo di trovare le parole più semplici per farmi capire mi ha chiesto:
"Ma il pacco dov'è?"
Io trattenendomi dal fargli del male, ho risposto che dovrebbe essere dietro di lui.
Così in effetti è stato.
La questione verte sul: ma perché in questi posti di lavoro gli sbagli degli impiegati o dei corrieri, rimangono impuniti? Nel senso che per ovviare ai loro errori, noi clienti siamo costretti a fare tutto ciò che non viene eseguito da chi viene pagato per farlo.
Mia moglie sostiene che la troppa indulgenza, o cortesia, viene sopraffatta da chi se ne frega del mal operato e per ciò rimane sempre impunito.
Che dire, ha ragione come sempre d'altronde, però ci sarà un momento in cui le persone pacate e tranquille verranno premiate.
Sono ancora in attesa di quel momento.


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