venerdì 30 dicembre 2016

NEL MONDO ESISTE TROPPA VIOLENZA

Stamane, mentre ero in ospedale per la visita del mio piccolino, ho ricevuto un messaggio da mia madre che è solita fornirmi notizie sconvolgenti; anche oggi ha mantenuto fede al suo obiettivo. Purtroppo però questa volta l'avvenimento catastrofico riguarda la mia famiglia. Mi ha detto che un mio cugino di Napoli è stato aggredito a scopo di rapina ieri mattina all'alba. Le dinamiche ancora non sono chiare dato che le condizioni di mio cugino sono gravi, per cui, non ha ancora potuto spiegare com'è andata la situazione, ma nonostante ciò, non è in pericolo di vita anche dopo essergli state inferte ben sette coltellate.
Quando ho letto il suo messaggio con tanto di foto allegata, sono rimasto esterrefatto dalla brutalità con la quale ha subito una squallida rapina, e che per poco non ci lasciava la pelle solo per un portafogli e un cellulare.
Cioè, siamo arrivati a questo?
Si può arrivare ad uccidere per così poco?
A quanto pare sì.
Per fortuna a quell'ora è passato di lì un altro ragazzo che ha soccorso mio cugino e per questo, hanno riservato anche a costui due coltellate all'inguine, solo per aver difeso un ragazzino di appena ventidue anni.
Come si suol dire, la vita è proprio beffarda a volte. Mio cugino si trovava a Napoli per le feste natalizie dato che sono anni ormai che studia in Canada, dove con molta probabilità una situazione del genere è ben lontana dall'essere quotidiana, ma il caso ha voluto che dovesse essere lui la vittima quella mattina e così è stato.
Per riuscire ad elaborare la faccenda ho bisogno di poterla scrivere sennò continuo a pensarci e ripensarci all'infinito, poiché proietto su di me una situazione analoga, mettendomi nei panni dei miei zii e conseguentemente, morire di paura e dispiacere per un figlio finito male.
Odio la natura vile umana, capace di compiere efferatezze per futili motivi ma quello che detesto ancor di più sono le persone come queste bestie che la passano sempre liscia a scapito della vita di un innocente.
Perché non c'è mai giustizia per quelli che subiscono i disagi esistenziali di personaggi senza scrupoli?
Perché si arriva a questo?
Spero che mio cugino si riprenda in fretta, dimentichi questa pessima storia (pur essendo difficile visto che si porterà le cicatrici addosso) ritorni a studiare in Canada e che non metta più piede in questo paese in cui non esiste il rispetto per nessuno, per primi i più deboli.

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