mercoledì 9 luglio 2014

LO SLALOM SUL CEMENTO

La mattina è il momento della giornata in cui sono costretto a correre, ma non solo io purtroppo, anche i miei figli mi seguono come delle macchinette a ruota libera. Forse l'avevo scritto in qualche post vecchio, della mattinata che inizia con la tirannia del tempo che mi frusta per non arrivare in ritardo alle scuole dei miei figli. Più che altro sembra un conto alla rovescia in funzione nell'attimo esatto in cui apro gli occhi, fino alla chiusura delle porte delle elementari di mia figlia e dell'asilo di mio figlio. Durante il tragitto, che di per sé è abbastanza lungo e faticoso, ci sono disseminati qua e là una miriade di deiezioni canine che rendono la strada impraticabile. E' una cosa oscena sia a vederla che a parlarne soltanto. Nonostante le zone colpite siano nei pressi di scuole dove a camminare sono le gambette distratte della futura classe "dirigente del paese", il fenomeno di maleducazione non cessa a diminuire, anzi ogni giorno se ne vedono sorgere come se fosse la cosa più naturale del mondo, lasciare i ricordini dei cani al passeggio. Non ci fossero le aree cani dico io, anche se questo non giustifica il gesto della maleducazione dei padroni, ma nelle vicinanze ce ne sono a profusione perciò di posto dove scaricarsi ne hanno eccome. Non ci vuole poi tanto e non capisco il motivo per il quale debbano lasciarle a terra. Basta andare in giro con i sacchettini e una volta che il cane ha fatto quello che doveva la si raccoglie e puff te ne dimentichi. Invece quando questo non avviene, chi ha la sfortuna di pestarla se la ricorda per almeno tutta la giornata. Che odio mi sale quando ci penso, io metterei la faccia del padrone dentro la "torta" del caro amico a quattro zampe. Ovvio l'animale non ha colpa, in fondo per lui un posto vale l'altro, sta nell'intelligenza della persona che lo accompagna, accorgersi che il luogo non è quello consentito. Una volta, stremato di dover fare l'Alberto Tomba milanese in allenamento sull'asfalto, ho pensato di tappezzare la zona circostante di manifesti in cui si insultavano tutti quei disgraziati delle persone maleducate. L'inattuabilità del gesto di protesta è venuto subito a galla. tipo: l'orario notturno delle affissioni non mi sarebbe stato permesso, poiché di notte lavoro. L'altro sarebbe un esborso di soldi esagerato per le mie tasche e non sarebbe sicuro nemmeno dell'effetto educativo. Comunque sarebbe da provare. Faccio appello a qualche filantropo milanese, di produrre dei manifesti offensivi nei riguardi di chi sporca le strade, perché quello messo in giro dal comune di Milano sembra troppo delicato e amichevole, per cui il messaggio non è ben recepito dai duri di comprendonio, giudicate voi.


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