venerdì 11 luglio 2014

QUELL'ANIMALE E' UN UOMO

E' da molto tempo che giro intorno a questo post, nel senso che vorrei scriverlo, però poi desisto, allora ci ripenso e oggi mi sono deciso. La titubanza sta nel fatto, che fondamentalmente quello che mi accingo a scrivere, non vorrei doverlo fare ma è doveroso dopo ciò che ho letto della ragazza in herasmus a Milano.
Io sono un essere umano, appartenente alla categoria uomo-maschio. Questa definizione molto spesso, viene accomunata a ciò che nella lingua italiana viene identificato con un termine inequivocabile, ossia: essere spregevole. Purtroppo la definizione calza a pennello addosso a certi individui, che come unico obbiettivo hanno solo una cosa nel cervello bacato. Non ci vuole una scienza per capirlo. Il solo ed unico pensiero che mai sfuggirà in una mente maschile è il sesso. Parlo con cognizione di causa essendo io stesso, facente parte della categoria. Non ci sono mezze parole, l'uomo non pensa ad altro che all'organo sessuale femminile, ma non alla donna nel suo insieme, soltanto al suo apparato riproduttore, a ciò che serve per nutrire i bambini, senza escludere quello che serve per sedersi. La donna viene sezionata in tre parti e su ognuna di quelle viene focalizzata l'attenzione maschile, meglio dire l'ossessione maschile. Non è un caso se la quasi totalità dei reati a sfondo sessuale sono commessi da uomini, difficilmente si sente di donne che stuprano uomini soli nei parchi o vengano molestati su mezzi pubblici. Io da quando ho prestato attenzione sull'argomento, non ho mai sentito di donne che facciano lo stesso al sesso opposto. Non ci sono giustificazioni a tal punto, non esiste un attenuante sul un modo brutale di ottenere delle attenzioni, per così dire, del gentil sesso, è inammissibile, eppure in natura in tutte le specie animali presenti sul globo, il maschio si comporta sempre mosso dall'istinto sessuale. Sarà che siamo proprio fatti male. Però prendendo visione dei limiti che il genere maschile ha, questo deve venire supplito dal rispetto per le donne che viene semplicemente insegnato, prima dalle famiglie, poi dalle istituzioni come la scuola. Chi agisce seguendo gli istinti di violenza, obbligando a chi si para davanti di eseguire quanto preteso, lo fa perché in qualche modo si sente legittimato ed è questo il vero dramma. Finché la società impone alle donne di sentirsi come oggetti sessuali, seguendo dei canoni di bellezza esasperati dalla frustrazione di apparire come dei poster ambulanti sempre disponibili e compiacenti,  il fenomeno dell'abuso non avrà mai fine.
Io ho due figli, una femmina, un maschio e sono preoccupato di darli in pasto a gente che potrebbe far loro del male o (nel caso del maschio) possa provocare del dolore, nei confronti di chi è più debole. Ne morirei in entrambi i casi, ma nel mio piccolo, cercherò di insegnare a pretende il rispetto e a darlo, a chi come loro lo pretende. Questa credo sia l'unica soluzione sul sedare qualunque tipo di violenza, poi mi affido alla fortuna per il resto.
Mi capita a volte quando sono in giro, di essere guardato male dalle donne, perché pensano che io possa essere pericoloso ed è una cosa rammaricante. Non si dovrebbe aver paura degli uomini (in un mondo perfetto) però capisco perfettamente la diffidenza che possano avere per chiunque passi loro vicino. Sentendo poi quello che succede nelle strade, nelle famiglie e dappertutto ci sia di mezzo una femmina, mi nasce dentro un senso di vergogna e di colpevolezza tale, da rinnegare la mia natura di uomo, anche se non ho mai fatto e farei nulla di male ad una donna. Purtroppo però, avendole vessate per secoli e non credo che la cosa sia cessata, sarà sempre più normale per una donna, dubitare delle intenzioni di un maschio se lo si incrocia per strada magari in tarda ora. L'unica cosa che mi viene da dire è che mi dispiace davvero di cuore se ragioniamo in base al nostro istinto sessuale. E' primitivo, limitante ed avvilente. Chissà se un giorno la questione si possa risolvere in maniera definitiva. Quel giorno avverrà nel momento in cui anche gli uomini partoriranno con dolore, forse solo così si potrà limitare un atto deplorevole come la violenza sessuale.


Nessun commento:

Posta un commento

COME UN ANNO FA

 L'anno scorso siamo rimasti rinchiusi per mesi a causa di un virus letale, sconosciuto e altamente aggressivo, dopo un anno siamo ancor...