mercoledì 2 luglio 2014

LA GATTA DAI CALZINI BIANCHI

Oggi è un mese esatto che abbiamo la nostra piccola Nala a casa, sembrerà strano ma comincia a diventare grande anche lei. Dopo trenta giorni esatti posso dire con precisione come si è comportata con noi, il responso è: un amore. Obbiettivamente è un po' come non averla, nel senso che è talmente autonoma che sembra di avere un peluche. Lo sforzo nell'accudirla è davvero minino, basta darle da mangiare, pulirle la sabbietta e farle un paio di coccole ma per il resto della giornata sparisce, si nasconde, dorme tant'è che spesso la chiamo per vedere se è ancora in casa oppure no. Il momento in cui si fa sentire è quando sono ai fornelli per preparare la cena, lì dà il meglio di sé in miagolii infiniti finché non le arriva la pappa anche a lei. Una volta riempita la panzetta, come tutti i cuccioli, le viene voglia di giocare. Quello che forse non ha capito molto bene, secondo me, è la differenza tra il giorno e la notte perché li scambia vicendevolmente, nel senso che di notte si sbizzarrisce in prodezze feline attaccando chi vorrebbe dormire (il suo bersaglio preferito è mia moglie) e di giorno schiaccia dei contagiosi pisolini.
Anche la reazione dei miei figli è notevolmente cambiata, all'inizio ne avevano timore, si spostavano appena lei accennava ad un movimento, ora la rincorrono per prenderla in braccio appena la trovano in giro per casa, a detta loro, per farle le coccole ma in verità la strapazzano come un uovo. Il posto preferito della nostra piccola tigre è sul balcone, ma essendo lei una spericolata, si arrampica come Reihnold Mensner quello è per lei un luogo off limits senza che ci sia qualcuno a darle un occhio e nonostante la vigilanza attenta dei nostri 8 occhi, trova sempre il modo per sfuggire e vedere cosa c'è di sotto.
Per concludere potrei dire che ora la Nala è una di famiglia, forse è quella più pelosa e mordace ma non sarebbe possibile pensare noi quattro senza di lei, perché sembra che sia sempre stata con noi quindi, brava Nala, ci hai conquistato.


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