sabato 16 aprile 2016

IL MESTIERE DEL MAESTRO

L'insegnamento è una vera e propria dote, non si può insegnare a tutti ad essere un docente, un professore, un maestro o qualunque altra figura che implichi la trasmissione di un sapere ad un altro. C'è bisogno di quel fattore denominato come: vocazione, sennò è inutile cimentarsi qualora questa qualità non sia presente. Si può essere il migliore in assoluto nel proprio ambito, che sia questa l'istruzione, lo sport, la musica però non è consequenziale saper istruire coloro che vogliono apprendere; è vero forse il contrario, ossia, se si trova qualcuno che non sappia impartire delle lezioni, si rischia di far disinnamorare coloro che siano disposti ad imparare. Lo sto vivendo proprio sulla mia pelle.
Con il mio maestro di batteria non scorre buon sangue, a dire il vero, penso di essergli decisamente antipatico, nella stessa misura di quanto lui sta a me. Eppure appena sono entrato a far parte di quella scuola, mi era sembrato disponibile e comprensivo, poi con il passare dei mesi la situazione si è incrinata, sia perché ho poco tempo per svolgere le esercitazioni, sia perché lui non va al di là del suo smisurato ego. Penso che la colpa sia nel mezzo, ovvero, per quel che mi riguarda potrei trovare maggior tempo per studiare, lui dal canto suo, potrebbe scendere da quel piedistallo e provare a vivere come una persona comune.
Quando torno a casa il lunedì pomeriggio, spesso ho il morale sotto i tacchi a causa dei continui rimproveri del maestro. Certo, non sono un bambino per cui non dovrei farmi avvilire dal comportamento poco professionale del docente musicista, eppure, quel suo modo di fare non mi sprona a continuare, mi deprime e non mi permette di credere in me stesso. Fino a poco prima della mia iscrizione ero quasi convinto di essere portato per il mio strumento preferito e persino quando suono con la band, ho avuto la presunzione di considerami addirittura bravo, invece a quanto dice il maestro non è affatto così. Tempo fa gli ho mostrato il video del mio gruppo, mi ha detto che quello che faccio, non significa saper suonare. Io ci sono un po' rimasto male, non lo nego.
L'ultima volta ha esordito dicendo che una persona normale in un mese diventa professionista se dedica dieci ore al giorno a studiare. Quando la mia risposta è stata di non aver a disposizione tutto quel tempo (perché lavoro di notte, ho una famiglia e tutto il resto...) lui ha concluso sbraitando che non è affar suo e che non può pagare lui le conseguenze della mia vita. Sono rimasto senza parole.
Se le lezioni fossero un favore nei miei confronti potrei anche capire il suo comportamento, ma io ho sborsato una considerevole cifra per seguire le sue lezioni e nonostante tutto, mi propone di andare a studiare da un'altra parte, cioè, non è stato così esplicito sennò me ne sarei andato seduta stante, ma una volta mi ha detto che devo valutare l'idea di riscrivermi ancora a fine anno. Ovvio che non andrò più da lui, ma non voglio andarmene via prima per non dargli questa soddisfazione. Se per lui sono una perdita di tempo, allora gli farò perdere tempo, se per lui sarò un caso disastroso, allora si renderà conto che così facendo il disastro non può cambiare.
La mia intenzione era quella di imparare nuovi ritmi, di poter leggere uno spartito e di capire bene la musica e magari, dico magari, un giorno diventare anch'io a mia volta un maestro di batteria. Invece sono partito dal principio con una modalità che non sembra faccia al caso mio, di nuovi ritmi non ne ho imparati, gli spartiti li so leggere solo fino ad un certo punto e l'eventualità di diventare un maestro, non se ne parla nemmeno, anzi a suo dire, potrebbe diventare al massimo un hobby di lusso, altrimenti potrei darmi all'ippica tanto sarebbe uguale.
Quando ne parlo con mia moglie lei si infuria come una biscia, poiché conosce bene la tipologia di quel tipo di persone. Avendo fatto il conservatorio da piccola, la mia dolce metà sa benissimo di che pasta siano fatti gli inarrivabili maestri, sono presuntuosi, poco umili, egocentrici, credono che la vita ruoti intorno alla musica e tutto il resto non abbia valore, vivono su un altro pianeta e molto probabilmente sono pure straricchi. Dato che io non ho nessuna delle caratteristiche che contraddistinguono i docenti di musica posso anche evitare di diventare un maestro un giorno, ma se per qualche strano motivo ci riuscissi, di sicuro sarei un maestro migliore del mio, questo è poco ma sicuro.



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