mercoledì 22 giugno 2016

IL MERCATO

Esiste un luogo d'incontro più antico del mercato? Dove la domanda e l'offerta si ritrovano sullo stesso suolo evitando gli intermediari? Direi proprio di no.
Io personalmente l'ho sempre detestato fin da piccolo, perché mi sembrava,(in verità è) un luogo incasinato, pieno di gente che si muove a rilento, mercanti che si sgolano nei dialetti più disparati, anche per i forti odori che pungono l'olfatto e la persistenza delle intemperie climatiche, fanno di questo luogo, un posto detestabile.
Da bambino, ero uno dei pochi sfigati che andava a scuola anche di sabato, per questo motivo ogni tanto, chiedevo a mia madre di farmi restare a casa come molti dei miei compagni del cortile. In questo caso purtroppo, la mia cara mammina mi portava con sé al mercato, non tanto per punizione, piuttosto per una gestione della mia presenza in casa più facilitata. Ebbene, io facevo il diavolo a quattro pur di non andare dato che il mercato era molto lontano da casa mia, poi con tutte le premesse fatte prima, non era di certo un posto dove andare allegramente.
Da qualche settimana, la mia dolce mogliettina, ha deciso di fare gli acquisti della frutta e della verdura al mercato del mercoledì sotto casa; dice che le piace quello che compra (in effetti è molto più buona di quella del super) si trova bene con i fruttivendoli che la servono con il sorriso (devo ammettere che sono simpatici e allungano sempre un frutto per farlo assaggiare) e gli acquisti non sono frenetici come nei grandi magazzini (sì è vero il mercato ad una certa ora diventa più vivibile).
Quando mi aveva esposto la sua idea, non l'avevo minimamente considerata come una soluzione alla nostra alimentazione, perché io sono uno snob e mi piace la comodità anche durante la spesa, non sopporto la gente che si affolla e poi non riesco a gestire i venditori insistenti.
La prima volta che andai a Londra, mi ritrovai in mezzo ad un mercato molto affollato. Lì ebbi la conferma che anche in Inghilterra, (zona notoriamente snob, anche più del sottoscritto), la gente comprava al mercato e che oltretutto i venditori urlavano esattamente come quelli in Italia.
Questo che significa?
Che il mercato è un luogo dal quale parte una tradizione di scambi lunga secoli, che in ogni angolo del mondo ce n'è almeno uno più noto degli altri e che le massaie da millenni si incontrano lì per acquistare, spettegolare e passare la mattinata. Sicuramente però in tutto questo tempo, ci sarà stato anche qualcuno che in ogni epoca ha odiato il mercato, ebbene in questa attuale quel qualcuno sono io.

Nessun commento:

Posta un commento

COME UN ANNO FA

 L'anno scorso siamo rimasti rinchiusi per mesi a causa di un virus letale, sconosciuto e altamente aggressivo, dopo un anno siamo ancor...