sabato 22 ottobre 2016

HUB SAMMARTINI

Nel mio quartiere da qualche mese a questa parte, è stato aperto un centro di prima accoglienza: l'HUB SAMMARTINI; questo rifugio pensato per un centinaio di persone (forse qualcosina di più) ogni giorno si trova a dover affrontare più del triplo dell'eccedenza di gente che richiede un primo sostentamento. Chi fa parte degli avventori del centro sono persone provenienti dal corno d'Africa piuttosto che dal medio oriente, per la precisione somali e siriani, i quali affrontano ore interminabili di viaggio per ricevere un primo e doveroso soccorso. La stragrande maggioranza della gente è composta da uomini e ragazzi, ma non mancano anche donne con bambini al seguito, che a vederli in quelle condizioni stringe letteralmente il cuore. Gli arrivi giornalieri dei richiedenti asilo sono un centinaio al giorno e si è arrivati ad un picco massimo di quasi duemila individui in poco meno di una settimana giusto poco tempo fa, una vera invasione che fatica ad essere soddisfatta. Data la scarsa possibilità di ospitarli all'interno del centro, costoro si riversano nelle strade adiacenti, il che rende questo problema umanitario anche un vero caso politico, infatti non c'è un giorno in cui non si parla sulle testate giornalistiche del problema dell' hub e dalle conseguenze derivate dai suoi ospiti.
Ogni giorno la mia famiglia ed io, passiamo davanti a questo centro per accedere dall'altra parte della zona e per recarci a scuola, ebbene, tutte le volte assistiamo a scenari tristi e deprimenti di ragazzi che dormono nelle gallerie per riparasi dal freddo e quando piove, anche dall'acqua. La situazione igienico-sanitaria di queste persone è un problema sia per loro, ma anche per tutti gli altri cittadini, in quanto non avendo un posto adeguato dove poter eseguire la più basilari attività si lavano in strada, mangiano con lo smog delle auto in faccia, lasciando residui ovunque e anche i bisogni corporali vengono espletati in ogni angolo, in poche parole la condizione è presto degenerata da primo soccorso a continua indigenza.
La politica di accoglienza del comune di Milano, ha ricevuto decine e decine di critiche da parte dei partiti contrapposti che non perdono l'occasione di rinfacciare quanto sia difficile una situazione di ospitalità precaria come quella che l'hub può offrire a questa povera gente. Eppure per quanto gridino allo scempio i partiti, piuttosto che gli esponenti politici italiani, non muovono un dito per facilitare il compito dell'hub Sammartini, per non parlare del resto d'Europa che sembra che la questione sia solo milanese. Il problema principale che i rifugiati stanziano nel centro per un periodo indefinito dato che non hanno il permesso di poter andare negli altri paesi europei, per cui gli arrivi sono continui e posti a disposizione sono sempre meno.
Facendo un rapido giro di fronte all'entra, si può vedere bene quanto sia alto il bisogno di aiuto di cui ha bisogno il centro, nonché, lo stato di abbandono degli individui che sono costretti a rimane fuori perché non c'è posto per tutti.
Alla mattina chi è stato costretto a dormire fuori, viene svegliato dal traffico cittadino se va bene, ma il più delle volte, sono le forze armate che, in maniera non troppo garbata, li costringono ad alzarsi dal marciapiede per non arrecare disturbo ai passanti, i quali per non calpestarli, proseguono il tragitto in mezzo alle macchine in velocità.
Non voglio fare il buonista a tutti i costi, avere questa gente lasciata a se stessa è un problema che colpisce tutta la comunità, poiché avere individui fuori controllo, rende difficile la convivenza; sia chiaro da entrambi le parti. Per fortuna non sono ancora capitate le sommosse dei migranti che richiedono una condizione migliore e nemmeno le incursioni dei cittadini che si sentono gli inquisitori del nuovo millennio; ecco, diciamo che in una condizione così precaria come questa, c'è sempre un po' di tolleranza.
Però non è detto che possa durare in eterno, già si è scoperto (e non era nemmeno così difficile immaginarlo) che molte ragazze appena arrivate sono state assoldate dalla prostituzione e sicuramente i ragazzi andranno a rafforzare le file degli spacciatori di droga. Bisogna risolvere questa situazione prima che si arrivi ad un punto di non ritorno, e lo si deve fare subito!
Aprite le orecchie e date una mano.



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