sabato 14 febbraio 2015

E POI FINALMENTE TU

E' nato! Sembrava un traguardo lontano, faticoso, irraggiungibile; eppure mia moglie ha dato alla luce il più piccolo di casa, con tutta la sua energia.
Quando siamo arrivati giovedì 12 alle 08.30 in pronto soccorso, ci siamo affidati a mani esperte per seguire un iter non del tutto naturale, piuttosto farmacologico direi; causato da una politica ospedaliera molto rigida, riguardo i neonati potenzialmente grossi. Certo, per evitare un cesareo abbiamo scelto il male minore, anche se in verità il male che si sente non è certo inferiore a quello canonico, poi, c'è da aggiungere che il nostro piccolo è arrivato prima, perciò, l'attesa si è ridotta di sette giorni. Ciò che però contesto è che si è fatto tanto rumore per nulla, visto che poi il mio pargolo è nato "solo" di 4kg e 100g, quindi non sarebbe successo nulla se avessimo aspettato un'altra settimana. Va beh, è arrivato prima e questo, in fin dei conti, è sempre un bene.
Alla quarta somministrazione di un ormone, di cui al momento mi sfugge il nome, è iniziato il travaglio quello vero; l'orologio segnava le 21.45. Le urla di mia moglie sono diventate sempre più intense ed acute, la posizione più comoda per lei, sembrava introvabile; per cui mi sono detto: si comincia.
Dopo poco più di un'ora, mia moglie ha emesso l'urlo finale, quello carico di tutta la forza della vita. E' un grido che squarcia il cielo e che di fatto, squarcia il corpo da cui proviene; il dolore arriva a dei picchi che un uomo non potrà mai comprendere, ma poi, subito dopo la tortura, arriva il pianto del piccolo e tutto assume un'altra forma. Io, in questa fase, mi sciolgo in una valle di lacrime ed è un pianto carico di emozioni e di gioia. Al mio, si è aggiunto anche quello di mia moglie ed era una liberazione per lei, una felicità immensa ed è anche uno sfogo per tutto quello che si è vissuto fino a pochi secondi prima. Alle 23.20 abbiamo conosciuto il piccolo che per nove mesi si è rifugiato nella pancia della mamma, finché ne ha avuto la possibilità, poi dopo l'espulsione, è stato messo sul petto della sua mamma, già in cerca di cibo. E' stato stupendo.
Abituati a vedere nei film, i bimbi appena nati che sono belli, puliti e spesso di qualche mese in più rispetto alla età inscenata sullo schermo, mi sorprende sempre vedere il neonato di un colore viola, tendente al blu; che lì per lì desta un po' di apprensione, ma poi quel colorito quasi innaturale per noi, abbandona la giovane carne e diventa rosso incandescente.
Il mio piccolino non ha pianto molto, si è messo subito a poppare, perciò il suo suono, era più simile ad un miagolio delicato e sommesso, il che mi ha suscitato una grande tenerezza.
Il giorno seguente a tutto il trambusto, è avvenuto l'incontro con i fratellini maggiori. Non mi sarei aspettato una reazione così amorevole, me la sono immaginata un po' più spigolosa; invece i miei figli, sono capaci di sorprendermi sempre. Hanno voluto che restasse sul letto più grande per stargli vicino e l'hanno riempito di carezze incerte e piccoli baci. Posso dire con certezza che il nostro piccolino è arrivato in una famiglia piena d'amore e non vedo l'ora che sia in casa per dimostrarglielo.
Benvenuto piccolo mio.


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