lunedì 2 febbraio 2015

EINS - ZWEI - EINS- ZWEI

Da qualche giorno a questa parte, nel mio ufficio non è più possibile accedere a nessun sito dai pc, poiché l'antivirus è diventato inespugnabile. Personalmente l'uso che ne faccio, che esula dal lavoro, è di tenere aggiornato il mio blog. Questa sana abitudine potrebbe venire meno, proprio per la nuova politica aziendale, e la cosa mi disturba alquanto. Non vado a vedere i film in streaming, o mi collego a qualche social network, perché non ne ho. Mi limito soltanto a scrivere qui su questo blog e sul mio computer. Ebbene sarà difficile fare entrambe le cose, dato che anche scrivere in maniera del tutto distaccata con mezzi autonomi, è vista una cosa non attuabile sul posto di lavoro. Per riempire le ore notturne, ci sono stati commissionati dei lavori marginali; che ho fatto prima di scrivere, però...che pizza! Non dico di non voler lavorare, per carità; ma una corda meno tirata, sarebbe l'ideale. Ok, si, sono in ufficio, e dovrei lavorare, ma come faccio a diventare uno scrittore, se invece di poter dare libero sfogo alle mie idee, devo stare dietro ai compiti assegnatomi dall'azienda? E' un aspetto che dovrei discutere con le alte sfere. Già m'immagino quello che potrebbero dirmi:

"Per cui lei vorrebbe fare lo scrittore?"
"Sì, è uno dei miei tanti sogni."
"E' lodevole da parte sua, davvero. Non è da tutti, bravo."
"Va beh, ma è solo un sogno, non è detto che ci riesca e soprattutto che ne abbia le capacità."
 "Mi dica, ha già pubblicato qualcosa?"
"Sono in procinto di pubblicare il mio secondo libro."
"Complimenti...e di che cosa parla?"
"E' una storia abbastanza complessa, un po' contorta, alquanto triste, direi..."
"Sembra interessante..."
"Sì, a parer mio, lo è. Per sapere anche il suo, dovrebbe comprarlo e poi potrebbe dirmi che cosa ne pensa."
"Sta cercando di vendermi il suo libro?"
"Forse, perché no."
"Mi tolga una curiosità."
"Mi dica."
"Dato che lei ha una famiglia numerosa e lavora di notte..."
"Si..."
"Quando trova il tempo per scrivere?"
"Di notte."
"Cioè, qui a lavoro?"
"Beh sì."
"Ah perfetto! Quindi lei ha sottratto delle ore lavorative, per comporre le sue opere."
"No, no, affatto."
"Ascolti, io conosco bene i tipi come lei. Per farsi assumere lei ha dato la preferenza a lavorare di notte, ma poi in ufficio fa quello che le pare!"
"Non è vero!"
"Facciamo in questo modo; visto che lei si è sottratto a lavoro, e per di più, si è prodigato a portarne avanti un altro, gli introiti che arriveranno dalla vendita del suo libro, li darà 3/4 a me e lei si tiene il resto e il suo lavoro da impiegato. A me sembra più che onesto. Che ne dice, ci sta?"
"Preferirei di no, dato che non ho sottratto nessun'ora di lavoro. Lei è un aguzzino!"
"E lei è un mio dipendente, un sottoposto, uno schiavo!"
"Ha ragione. Facciamo così, i soldi glieli porto direttamente a casa sua, tanto so dove abita..."
"Stia attento Mr.D che io la denuncio!"
"Anche lei dott. X, sentirà parlare di me molto presto."
"Io la rovino!"
"E io...ehi aspè'... Mi potrebbe dare del tu.?"
"Come prego?"
"Sì, potrebbe ripetere la minaccia, dandomi del tu, per favore?"
"Per quale motivo?"
"Non faccia storie, Mi dia del tu e ripeta quello che ha detto prima, sennò non viene."
"Che cosa non viene?"
"La mia replica. Avanti, ripeta dandomi del tu, grazie."
"Ok, allora.. Io ti rovino!"
"E io tiro l'acqua per far scendere uno str°#ç@ come te! Ahahah!


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