sabato 2 maggio 2015

THE DAY AFTER

Come era prevedibile, ieri sono avvenuti gli scontri da guerriglia urbana per manifestare contro l'Expo. Ho visionato le immagini sul web e non mi sono stupito per niente di vedere cosa accade durante i cortei a cui partecipano i famigerati Black Bloc. Quello che però fatico a capire è: cosa credono di ottenere con quel tipo di azioni?
Manifestare è giusto, anzi, è sacrosanto, in vita mia ho partecipato molte volte al diritto di opposizione, ma mai mi avrei pensato di vandalizzare o distruggere auto, negozi, vetrine, cassonetti e tutto quel che può servire a creare caos in città. Ma non perché sono uno stinco di santo, ma perché ai fini della protesta non serve a nulla. E' chiaro che se distruggono i beni intorno al corteo, l'opinione pubblica si focalizza solo sui danni e non sull'obiettivo della manifestazione, quindi poi è facile accomunare il resto dei partecipanti, come un'invasione di teppisti. Credo che però, a questa gente, non importi nulla né dello spirito della protesta, né di passare per teppisti, dato che sono esattamente quello che sono e colgono l'occasione di fare gravi danneggiamenti in giro, perché non hanno nulla di meglio da fare.
Va bhe non voglio fare il moralista o dei discorsi retorici, perciò la finisco qui dicendo:
Protestate, protestate e protestate! Come sosteneva il mitico Bivona, però prima con il cervello e poi con il cuore.


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