martedì 16 febbraio 2016

PE' FA 'NA VITA MENO AMARA...

No, non ho "comprato 'na chitara" anche perché con gli strumenti musicali ho delle discussioni in atto in questo periodo, perciò meglio lasciarli da parte, bensì, ho comprato un dolcetto, cioè forse più di uno.
La gola è il mio punto debole e la mia volontà si annienta davanti ad una prelibatezza dal gusto delicato, amabile e zuccherino. Mi si riempie il cuore di gioia quando vedo del cioccolato, non riesco a resistere davanti ad una torta, mi sciolgo difronte alla marmellata di fragole; se non fosse del tutto chiaro sì lo ammetto, impazzisco per i dolci.
Quando sento dire che le persone si rifugiano nei dolci lo fanno a causa di carenze d'affetto, rimango sempre un po' stranito. Non dico che sia del tutto falso, poiché il dolciume può dare una soddisfazione pari ad un abbraccio in certi casi, nel senso, di un conforto, una consolazione, anche se penso ci sia una buona scusa un po' velata dietro, però per quel che mi riguarda, non è affatto così, io sono solo un golosastro da strapazzo. Purtroppo i dolci fanno male alla salute, ai denti, alla linea e mi domando il motivo di tanta crudeltà. Se un alimento dolciario provoca un piacere, non dovrebbe fare male altrimenti sarebbe un dispiacere, giusto? Allora perché le cose buone sono pericolose e quelle che solitamente hanno un sapore che va dalla suola delle scarpe ai mobili di cartone dell'Ikea, dovrebbero essere salutari? Che razza di gioco perverso è questo? Degno dei miri dell'antica Grecia.
Se dovessi mai diventare uno scienziato di fama mondiale, la mia missione sarebbe di ribaltare proprio questa incongruenza tra il salutare ed il gustoso. Al di là che diventerei uno scienziato osannato come un dio da tutto il mondo, ma poi potrei finalmente abbuffarmi di dolciumi senza remore o rimpianti. Questa sì, che sarebbe una scienza utile all'essere umano, altro che la crema abbronzante (per dirne una) o il lifting corporeo. (per dirne due) La ricerca italiana dovrebbe andare verso questa direzione, in questa maniera si conterrebbe persino la fuga di cervelli che tanto ci rammarica. Allora cervelloni italiani, trovate una soluzione definitiva per poter godere dei piaceri del palato senza ricadere nell'obesità o nel diabete. Nell'ambito sessuale il preservativo è abbastanza vicino a questo genere di problematica, ossia, proteggersi per non incorrere in pericolosi danni alla salute. Forse bisognerebbe inventare una specie di preservativo da applicare sulla lingua, o meglio allo stomaco, così si potrà assaporare ogni leccornia e non ingrassare. Ok mi offro come cavia per sperimentare una protezione totale dal male che il dolciume provoca, a patto che, mi venga regalata una pasticceria personale.
Per ingolosire i lettori propongo di leggere questo post con un bel pezzo di cioccolato tra le mani e come sottofondo Sweet Emotion degli Aerosmith; se non fossi a lavoro ci proverei immediatamente.


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