martedì 9 febbraio 2016

PSICOSI DELLA MOTRICITA' URBANA

Da qualche anno a questa parte, uso la bicicletta per girare in città. Lo faccio per muovermi più liberamente, mantenermi in forma e non inquinare l'ambiente. Penso che queste siano la motivazioni che spingono la maggior parte dei ciclisti urbani a scegliere questo mezzo piuttosto che un altro, io ci aggiungo anche la psicosi nel ricercare un parcheggio per l'automobile. Non solo, ma anche spostarla dal parcheggio sotto casa mi procura parecchi problemi a riguardo, cioè, la penso così: quando trovo dove posizionare la mia vettura, vorrei poterla non spostare mai più. E' senza senso, me ne rendo conto, essendo un'auto-mobile, bisognerebbe adoperarla per lo scopo con la quale venne inventata il secolo scorso, ovvero: muoversi. Ma per me restare dentro l'abitacolo è come una specie di prigione se poi ci aggiungo anche il traffico, la detenzione diventa isolamento, infatti quando sono in auto da solo nel traffico, divento matto proprio come capita a chi resta nella cella in solitudine. Questa specie di psicosi la vivo anche quando l'auto viene usata da mia moglie, perché penso che potrebbe stare ore e ore a cercare un parcheggio con i bambini e non può sfuggire a questo disagio. Fortunatamente lei non ha questi di problemi, anzi, è abbastanza fortunata sotto questo aspetto, ma la mia preoccupazione in tal senso non cessa a diminuire mai.
A volte penso che la soluzione sarebbe non avere più la macchina, così vivrei sereno senza pensare a dove riporre quell'ingombro di metallo, gomme e carburante. Poi però cerco di guardare in faccia alla realtà e concludo dicendo che una famiglia numerosa come la mia, deve per forza avere un mezzo sempre pronto all'uso, o forse, vivendo in una società consumistica, è così che sono indotto a pensare.
Oggi per esempio, sono venuto a lavoro in bici nonostante sia venuto giù l'ira di dio di acqua, ma la cosa non mi ha minimamente scalfito, al contrario, se avessi dovuto prendere l'auto averi sclerato ad ogni centimetro fatto con estrema lentezza, proprio come quel filone di auto che ho sorpassato poche ore fa.
Non nascondo che a volte tornare a casa la sera asciutto, non è che mi dispiaccia poi tanto, sicuramente prendere l'auto ha i suoi vantaggi, però se non dovessi poi impazzire a cercare un parcheggio sotto casa, valuterei di prenderla più spesso, anche perché la pago pure quando sta ferma.
Un'altra  possibilità sarebbe quella di possedere un box, così non ci sarebbero problemi per quanto riguarda il parcheggio, però se ne avessi uno. ci metterei una bella batteria per poterla suonare o perlomeno custodirla in tutta tranquillità.
In sostanza, l'auto non fa per me.


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