mercoledì 28 settembre 2016

ALLA RIUNIONE DI CONDOMINIO

Ieri sera ero già pronto a menare le mani, a sguainare la katana e roteare la scure medievale che custodisco gelosamente accanto all'armatura da cavaliere di Camelot, gentilmente donata da mio zio Artù. Invece è stata una chiacchierata quasi piacevole, tra persone che solitamente saluto in maniera educata ogni giorno.
Ma come? E la rissa? Non c'è stata l'ambulanza fuori appostata e preparata al peggio. Nemmeno i poliziotti in assetto antisommossa con fucili spianati? Ma era davvero una riunione di condominio?
Quando abitavo nella vecchia casa, le riunioni condominiali erano proprio come quelle di Fantozzi, tipo di gente preparata per mesi al litigio con il vicino che non sopportano e allo scoccare del via si mordevano i polpacci. Oppure delle donne anziane in prima linea con i matterelli nelle borse, intente a fracassare la testa dell'amministratore non appena questo apriva bocca. Ho visto condomini cogliere la palla al balzo della parola presa, per sput^@#%£e pubblicamente il dirimpettaio, piuttosto che il portinaio. Ebbene ieri sera si è tutto concluso in maniera pacifica e sorprendentemente in modo rapido ed indolore. A dire il vero mi sono sentito un po' deluso, mi sarebbe piaciuto assistere ad una lotta senza esclusione di colpi come nelle Royal Ramble del Wrestling, per poi raccontare tutto a mia moglie e spettegolare fino a notte fonda. E' chiaro che mi sarei tirato indietro nelle dispute esattamente come accadeva in quelle passate, però come spettatore è uno di quegli show così divertenti che non si possono perdere.
Va beh, vivere in un stabile composto da persone civili è molto meglio, per carità; ma vuoi mettere il divertimento di vedere botte da orbi in situazioni come le riunioni?
Pazienza vorrà dire che ci saranno altre occasioni.



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