giovedì 1 settembre 2016

OLTRE AL MARE IL NULLA

Ieri è stato l'unico giorno di brutto tempo da quando siamo in viaggio e per ammazzare un po' il tempo abbiamo fatto una gita nei dintorni. Il paese più vicino a Torino di Sangro è Fossacesia e fino a qualche giorno fa eravamo sicuri fosse una cittadina piccola ma vivace, specialmente il lungomare, ebbene, ieri non c'era nessuno. L'attenuante può essere il cattivo tempo, però non c'è alcuna struttura che possa far credere ci sia della vita lungo quel tratto di strada, a dire la verità, forse l'unica attrazione del posto eravamo noi, poiché siamo una piccola carovana di persone.
Non ci siamo persi d'animo, dopo neanche dieci minuti dal nostro arrivo, siamo ripartiti alla volta di Torino di Sangro, d'altronde dove siamo noi è la frazione marittima del comune, ci è sembrato doveroso visitare la parte principale della cittadina. E' da premettere che il centro del paese o meglio del "baese" come viene definito qui, si trova molto in alto e le strade tutte curve e tornanti sono un po' antipatiche da praticare, però non è di certo come andare a Saint Vincent, è molto più semplice.
Mia moglie si è documentata prima sulle attrattive del luogo ed è venuta a conoscenza di un rinomato cimitero britannico, che pare sia una delle opere più belle del mondo (leggendo i commenti di chi l'ha visitato) poi un ponte particolare di cui ora non ricordo il nome, il lungomare.
La cosa dopo aver visto Fossacesia puzzava un po' di bufala.
Fatto sta, che ci inerpichiamo fino al centro del "baese" sulla strada individuiamo il cimitero britannico, ma avendo un panfilo al posto di una semplice auto, ci è stato difficile fermarsi, per cui proseguiamo. Le strade verso il centro si fanno sempre più strette e gli automobilisti del posto comunque sia, si piazzano noncuranti del passaggio di noi forestieri, al centro della carreggiata per scambiare quattro chiacchiere. Dopo alcune prodezze ginniche con lo Scudone, finalmente si arriva a Torino di Sangro centro. Una desolazione pari solo alle città fantasma dei film western, case tutt'intorno vecchie e fatiscenti, file ad intermittenza di anziani seduti fuori ai portoncini, piuttosto che a qualche timido esercizio commerciale e poi salite a non finire. Per poter dare uno sguardo più approfondito ci siamo fermati davanti ad un altro cimitero, al che sono giunto alla conclusione che a Torino di Sangro ci sono più morti che vivi.
Siamo riusciti a fare un buco nell'acqua e uno sui monti perciò, niente di fatto, in questa zona ci sono solo desolazione e brutture architettoniche stop.
Mi chiedo ma un giovane che abita da queste parti come trascorre le sue giornate? Mia moglie ha ipotizzato che qui i giovani si fanno di eroina per tutte le carte stagnole buttate a terra e devo essere sincero, non fatico a crederlo.





Nessun commento:

Posta un commento

COME UN ANNO FA

 L'anno scorso siamo rimasti rinchiusi per mesi a causa di un virus letale, sconosciuto e altamente aggressivo, dopo un anno siamo ancor...